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Carlo Verdone come Guest Director al Torino Film Festival 2019

La trentasettesima edizione del Torino Film Festival, che si svolgerà dal 20 al 30 novembre 2019, può vantare Carlo Verdone come Guest Director.

Una selezione ricca di poesia

carlo verdone regista

Carlo Verdone come Guest Director al Torino Film Festival 2019

L’attore e regista ha deciso di presentare al pubblico della kermesse la selezione di cinque film intitolata “Cinque grandi emozioni”, che contiene al suo interno le pellicole “Ordet” di Carl Theodor Dreyer; “Buon compleanno Mr. Grape” di Lasse Hallström; “Divorzio all’italiana” di Pietro Germi; “Oltre il giardino” di Hal Ashby e “Viale del tramonto” di Billy Wilder.

Verdone ha affermato che, nonostante le opere da lui selezionate possano sembrare molto lontane tra di loro, si tratta di film talmente ricchi di dettagli e di fascino che lui in quanto audience li ha rivisti tutti almeno tre volte. “In un film cerco insomma la poesia,” ha dichiarato il regista.

Gusti eclettici per una kermesse onnivora

oltre il giardino film

Ha poi raccontato del suo rapporto con ognuna delle pellicole selezionate, partendo da “Ordet” e parlando di come il suo fascino risieda nel rigore delle riprese in bianco e nero, che ben si sposano con il tono austero della vicenda.

“Buon compleanno Mr. Grape”, in originale “What’s Eating Gilbert Grape”, è stato riscoperto e lanciato in Italia da Verdone stesso, il quale è responsabile di averlo disseppellito dagli archivi della Cecchi Gori Group e di avergli trovato un titolo per le nostre sale, consacrando un film delizioso ma dimenticato al successo oltremare.

Per quel che riguarda “Divorzio all’italiana”, Verdone lo considera la sua opera preferita di Pietro Germi, nonché un grande film che può vantare la presenza del grande Mastroianni. Il regista poi ha definito “Oltre il giardino” “poesia pura”, lodando l’interpretazione di Peter Sellers.

“Viale del tramonto” rappresenta, secondo Verdone, il lato spietato e incurante di Hollywood e del cinema, mostrando gli anni del declino come carichi di umiliazione e di morte in una spirale che porta alla follia. L’attore e regista italiano ha affermato che, sebbene veda queste cinque pellicole come inarrivabili dal punto di vista artistico, si tratta comunque di opere che l’hanno formato come spettatore e come artista con un contributo a dir poco inestimabile.

Emanuela Martini, direttore del Torino Film Festival, ha parlato di come Carlo Verdone rappresenti un’icona non solo della sua generazione, ma anche del gusto onnivoro per il cinema a 360 gradi che questa edizione della kermesse vuole incarnare con la propria selezione.

Gaia Sicolo

08/10/2019

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