La Lega del Filo d’Oro ha festeggiato il suo sessantesimo anniversario il 19 novembre a Roma, un evento carico di significato e con la partecipazione di due icone della cultura italiana. Renzo Arbore, testimonial della Lega dal 1989, e Neri Marcorè, che ha assunto il testimone nel 2014, hanno messo in luce il lavoro svolto dall’associazione per le persone sordocieche. Con il tema “60 anni non si festeggiano, si fanno. Insieme”, la manifestazione ha rappresentato un’importante occasione di riflessione sulla missione della Lega del Filo d’Oro e su come quest’ente abbia cambiato le vite di migliaia di persone.
Un bilancio significativo dell’associazione
Nel corso della celebrazione, è stato presentato il bilancio delle attività della Lega del Filo d’Oro, evidenziando l’arrivo a un numero record di assistiti: attualmente, sono 1.200 le persone supportate. Questo traguardo segna un importante passo in avanti per l’associazione, che da sei decenni si dedica a creare un ponte tra il mondo delle persone sordocieche e la società. Spesso invisibile e isolata, questa fascia di popolazione ha trovato, grazie all’impegno della Lega, un punto di riferimento fondamentale.
La Lega si è distinta nel suo operato, non solo per il numero di assistiti, ma anche per la qualità dei servizi offerti. Crescendo nel corso degli anni, ha saputo rispondere ai bisogni complessi di una comunità sempre più vulnerabile. L’approccio personalizzato e la cura dedicata a ogni individuo sono tra i pilastri su cui si basa il lavoro della Lega, mirato a garantire un futuro di dignità e inclusione.
La disabilità sensoriale in Italia: dati allarmanti
Uno dei temi trattati durante l’evento è stato il rapporto stilato dall’ISTAT, in collaborazione con la Lega del Filo d’Oro, che ha rivelato una realtà preoccupante: in Italia ci sono oltre 360mila persone con disabilità sensoriali e plurime. Questi dati, aggiornati al 2023, pongono l’accento su una popolazione spesso trascurata e invisibile. Tra le statistiche presentate, è emerso che il numero di minori al di sotto dei 15 anni è sottostimato, illuminando la necessità di un intervento più incisivo anche in questo settore.
Le conseguenze di tale isolamento per le persone sordocieche sono devastanti. Poche opportunità di interazione sociale e assistenza spesso inadeguata rendono la loro vita complessa e solitaria. La Lega del Filo d’Oro, consapevole di questo contesto, ha messo in atto iniziative per migliorare l’accessibilità e l’integrazione delle persone con disabilità, portando avanti un messaggio di speranza e cambiamento.
Le testimonianze di Renzo Arbore e Neri Marcorè
Il palco della manifestazione ha visto avvicendarsi le parole ispiratrici dei testimonial. Renzo Arbore, presente sin dall’origine dell’associazione, ha sottolineato l’importanza del supporto fornito dalla Lega, evidenziando come il loro operato riesca a trasformare le vite delle persone assistite. “Per me è un privilegio essere parte di questa famiglia”, ha dichiarato Arbore, raccontando la missione dell’associazione e la sua capacità di connettere le persone, creando ponti tra mondi distanti.
Neri Marcorè, dal canto suo, ha condiviso l’esperienza di essere stato coinvolto nel progetto dal suo predecessore e la crescita personale che ne è derivata. “La Lega del Filo d’Oro mi ha insegnato a guardare e ascoltare oltre”, ha affermato, evidenziando come l’impegno collettivo possa realmente cambiare il destino delle persone. Il suo intervento ha sottolineato come alla base della lotta contro l’isolamento vi siano storie di famiglie e volti di persone che, giorno dopo giorno, affrontano sfide enormi.
L’evento non solo ha celebrato i successi della Lega del Filo d’Oro, ma ha anche rinnovato l’appello alla solidarietà e al supporto continuo per chi vive una disabilità complessa. La manifestazione si è conclusa con un messaggio chiaro: il lavoro svolto fino ad oggi è solo l’inizio di un percorso che richiede l’impegno di tutti.