Recensione
Cena con delitto – Knives out – Recensione: un gioiello di perfezione
Che Rian Johnson sia un regista talentuoso era già chiaro ai tempi di “Looper“. La sua più grande abilità è quella di prendere generi molto definiti e, pur rispettandone le regole, ribaltarli, creando qualcosa di nuovo, unico e inaspettato.
Questa sua grande capacità è stata un’arma a doppio taglio nel caso di “Star Wars: Gli ultimi Jedi“, poco apprezzato dai fan proprio a causa della sua spiazzante originalità. Nel caso di “Cena con delitto – Knives Out”, invece, questa dote gioca tutta a suo favore.
Rispetto a tutte le sue opere precedenti, questo film è di gran lunga il più riuscito. È un opera di genere perfetta, pur avendo la forte impronta personale del regista. Qui Johnson ha trovato modo di giocare al meglio tutte le sue carte. E quelle carte sembrano essere state realizzate su misura per creare un giallo alla Agatha Christie.
Cena con delitto – Knives out: stravolgere il genere pur rispettandolo
Il titolo italiano, “Cena con delitto“, cerca di esplicitare meglio l’appartenenza al genere, rimandando così apertamente sia a titoli del passato, sia agli spettacoli teatrali interattivi che andavano molto di moda in Italia qualche anno fa. Proprio per questo non è un buon titolo. Trascura tutta l’originalità del film. Il titolo originale (“Knives Out” in italiano significa: “Fuori i coltelli“) è decisamente più appropriato.
Negli anni in cui scriveva, Agatha Christie fu un’innovatrice. Lei utilizzava i suoi personaggi per criticare la società dei suoi tempi, nascondendo tra gli ingranaggi del genere un discorso politico più complesso.
Rian Johnson, invece di riprodurre le “macchiette estetiche” del “colonnello Mustard” e del “maggiordomo“, ha scelto di modernizzare il tema. Ha mirato a replicare l’anima profonda dei gialli della Christie senza imitarne solo la forma.
Nasconde all’interno della “famiglia disfunzionale” composta dai suoi sospettati un critica alla nostra società moderna, realizzando un giallo originale seppur fedele nello spirito ai grandi classici del passato.
Cena con delitto – Knives out: bisogna essere seri quando si scherza
In questo film Rian Johnson riesce a mantenere un equilibrio difficilissimo tra la voglia di “giocare” con il genere giallo e la serietà nel trattarlo.
Nel film si ride, e tanto. È pieno di auto-ironia e il gioco viene dichiarato fin dalle prime battute, quando uno dei poliziotti commenta, a proposito dell’abitazione della vittima: “Quest’uomo viveva nel tabellone di Cluedo!”
Al contempo, il giallo scritto da Rian Johnson funziona benissimo. Il regista-autore tratta il materiale con grandissima capacità e rispetto. Non ci sono incongruenze, rispetta le regole del genere alla perfezione, pur giocando con esse in continuazione. Tutte le (numerosissime) battute ironiche sono sempre in linea con i personaggi, non esagera mai e non tradisce mai lo stile, mantenendosi rigoroso fino alla fine.
Forse proprio grazie a questo rigore, oltre a degli interpreti in stato di grazia, la comicità funziona alla grande, e il film risulta così dannatamente divertente.
Nicola De Santis
Trama
- Titolo originale: Knives Out
- Regia: Rian Johnson
- Cast: Daniel Craig, Chris Evans, Lakeith Stanfield, Ana de Armas, Michael Shannon, Jamie Lee Curtis, Toni Collette, Katherine Langford, Riki Lindhome, Christopher Plummer
- Genere: Azione, colore
- Durata: 130 minuti
- Produzione: USA, 2019
- Distribuzione: 01 Distribution
- Data di uscita: 5 dicembre 2019
“Cena con Delitto – Knives Out” è un film del noto regista e sceneggiatore Rian Johnson (“Brick-Dose Mortale” del 2015, “Looper” del 2012, “Star Wars: Gli Ultimi Jedi” del 2017). Ispirato ai romanzi della regina del giallo Agatha Christie, è stato presentato in anteprima al Toronto International Film Festival 2019.
Definito come whodunit o giallo deduttivo, “Cena con Delitto – Knives Out” è un murder mistery in cui tutti, nessuno escluso, potrebbero rivelarsi come il possibile assassino.
Cena con Delitto – Knives Out: un incredibile cast in un giallo a intrigo
Harlan Thrombey, un agiato e sagace romanziere, (Christopher Plummer) la mattina dopo la festa per il suo ottantacinquesimo compleanno, svoltasi nella sua vasta proprietà, viene ritrovato morto in circostanze misteriose. A risolvere il caso, viene incaricato il celebre detective Benoit Blanc (Daniel Craig) un uomo carismatico e dall’intuito straordinario che sospetta si tratti di un omicidio. Tutti, nessuno escluso, sono potenziali sospettati. Ogni componente della numerosa famiglia del defunto, infatti, in perfetto crime style, avrebbe una motivazione valida per sbarazzarsi del vecchio Harlan Thrombey.
Le indagini si svolgono in maniera approfondita e continuativa, fino al giorno della lettura del testamento. In quest’occasione, la famiglia di Harlan rivela tutta la sua avida e disfunzionale natura: personaggi variopinti e appartenenti a generazioni in contrapposizione tra loro per età, obiettivi e stili di vita.
Nessun segreto sarà più al sicuro quando anche Marta (Ana de Armas), la giovane e bella infermiera sudamericana di Thrombey, si ritroverà implicata nel caso.
Nel cast Daniel Craig (“Spectre” del 2015 e “Skyfall” del 2012 di Sam Mendes), Chris Evans (“Avengers: Endgame” del 2019 di Anthony e Joe Russo), LaKeith Stanfield (“Selma – La strada per la libertà” del 2014 di Ava DuVernay), Ana de Armas (“Blade Runner 2049” 2017 di Denis Villeneuve), Michael Shannon (“La forma dell’acqua” 2017 di Guillermo del Toro), Jamie Lee Curtis (“Halloween” del 2018 di David Gordon Green), Toni Collette (“Little Miss Sunshine” 2006 di Jonathan Dayton e Valerie Faris), Katherine Langford (“Tredici” serie tv del 2017 di Brian Yorkey), Riki Lindhome (“Changeling” del 2008 di Clint Eastwood) e Christopher Plummer (“Dickens: L’uomo che inventò il Natale” del 2017 di Bharat Nalluri).