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Claire Denis dirigerà horror cannibale ispirato al film di Mauro Bolognini con una rivisitazione narrativa innovativa

La regista francese Claire Denis ha svelato il suo imminente progetto cinematografico durante un importante evento internazionale a Berlino, dove sono stati annunciati dettagli che hanno catturato l’attenzione degli addetti ai lavori. Il nuovo film, realizzato in lingua inglese, rappresenta un remake dell’insolito Gran Bollito, opera del regista Mauro Bolognini del 1977, e rielabora una storia oscura e inquietante. La pellicola si ispira anche ai delitti realmente compiuti da Leonarda Cianciulli, conosciuta come la “saponificatrice di Correggio”, la quale trasformò in maniera macabra i corpi delle sue vittime. I protagonisti di questa vicenda, inclusi personaggi come Shelley Winters nella versione originale, e i produttori Lucas Foster e Salvatore Sclafani, sono tutti parte integrante di un progetto che unisce thriller poliziesco e horror cannibale, elementi destinati a dare nuova linfa a un racconto già intriso di mistero e violenza.

Annuncio del remake horror cannibale

Durante l’evento di Berlino, Claire Denis ha presentato il remake di Gran Bollito, confermando così l’inizio di una nuova fase per il cinema horror. La rinomata regista francese ha spiegato che l’idea nasce dalla volontà di reinterpretare il grottesco racconto originario, portando in scena una storia in cui il terrore e il dark humor si intrecciano. Secondo quanto riferito, il film rivisiterà la vicenda della killer seriale interpretata da Shelley Winters, che nel racconto prestava la sua presenza a un personaggio impegnato in atti estremi, trasformando il macabro destino delle sue vittime in un elaborato rituale culinario che comprendeva la preparazione di zuppe, torte e dolci. In questa nuova versione, il processo di trasformazione diventa il veicolo attraverso cui si esplorano temi quali il confine tra amore e morte, così come la distorsione della normalità in situazioni estreme. La scelta dei mercati internazionali, con Berlino quale cornice per l’annuncio, testimonia l’intenzione di rivolgersi ad un pubblico globale, interessato sia alla tradizione del genere horror che all’approccio innovativo della regista. Claire Denis ha sottolineato come la sua interpretazione intenda rendere omaggio al cinema cult degli anni ’70, mantenendo intatta la crudezza della narrazione ma arricchendola con elementi moderni di suspense e mistero. Le dichiarazioni rilasciate durante l’evento lasciano intravedere un progetto ambizioso, che si propone di fondere tecniche di racconto classico e innovazioni stilistiche per raggiungere un vasto pubblico di appassionati del genere. L’attenzione dei critici e degli addetti ai lavori è alta e la presentazione ha già fatto discutere varie interpretazioni, segno della forte polarizzazione che il genere horror è capace di suscitare.

Claire Denis dirigerà horror cannibale ispirato al film di Mauro Bolognini con una rivisitazione narrativa innovativa

La scelta del remake, da parte di una regista del calibro di Claire Denis, ha suscitato non poche aspettative, sia per la capacità di rielaborare un testo già noto ad un pubblico di cultori del genere, sia per la volontà di avvicinare nuove audience a tematiche storiche e reali. In questo contesto, il richiamo alla figura di Leonarda Cianciulli, tristemente celebre per le sue azioni, aggiunge un ulteriore strato di inquietudine alla narrazione. La regista ha dichiarato che la trasposizione cinematografica sarà fedele allo spirito originale, ma approntata con una sensibilità moderna capace di enfatizzare il carattere disturbante degli eventi narrati. L’annuncio ha fatto eco in vari circoli cinematografici, dove si discute già delle tecniche artistiche e narrative che saranno adottate, segnando l’inizio di una nuova avventura nel panorama dell’horror contemporaneo.

Il progetto di The Soap Maker

Con il titolo provvisorio di The Soap Maker, il nuovo film di Claire Denis si posiziona come un thriller poliziesco che si declina in chiave horror, riportando in auge atmosfere cupe e misteriose che ricordano film come Il silenzio degli innocenti e Seven. Il progetto, che intende essere girato in esterni in Italia, sfrutta location autentiche e suggestive per rafforzare il senso di inquietudine e realismo. Un elemento centrale della trama è l’adattamento del diario scritto da Leonarda Cianciulli durante il suo periodo nel carcere psichiatrico, durante il quale fu costretta ad affrontare il peso dei crimini commessi. Attraverso questo documento, il racconto intende ricreare fedelmente la ritualità e lo pseudo-fascino che la figura della “saponificatrice di Correggio” esercitava sui membri della comunità, attirando le sue vittime con un apparente carisma oscuro. I produttori Lucas Foster e Salvatore Sclafani hanno investito significative risorse per assicurare una ricostruzione minuziosa dell’epoca e del contesto in cui le vicende iniziali si svolsero, cercando di bilanciare la componente drammatica con quella horror.

Il concept di The Soap Maker si propone di intrecciare la narrativa di un thriller investigativo a quella di un racconto macabro, mettendo in scena una serie di accadimenti che sfidano il confine tra realtà e immaginazione. La regista ha evidenziato come il processo creativo abbia richiesto un’attenta ricerca storica, finalizzata a interpretare in chiave moderna fatti realmente accaduti. Il racconto si snoda attraverso una scrupolosa rielaborazione dei dettagli, in cui ogni elemento è studiato per creare una tensione costante e una suspense inarrestabile. I piani di ripresa in esterni in Italia offriranno scenari ricchi di suggestioni, capaci di enfatizzare il contrasto tra la bellezza del paesaggio e la crudezza degli eventi narrati. Tra gli aspetti innovativi vi è l’uso di tecniche cinematografiche che puntano a trasmettere allo spettatore una sensazione di disorientamento, attraverso un montaggio dinamico e una fotografia intensa. La fusione dei generi, che spazia dal thriller al body horror, fa di questo progetto una proposta ambiziosa e inedita sul panorama cinematografico attuale, destinata a lasciare il segno nelle discussioni critiche e tra il pubblico appassionato di storie angoscianti e disturbanti.

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Fede Petrini

Fede Petrini

Sono Fede Petrini, laureato in lingue e amante del mondo dello spettacolo. Mi appassionano gossip, programmi TV, cinema e serie TV, che esploro con entusiasmo e curiosità.

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