“Encanto” è l’ultimo film d’animazione Disney ad aver raggiunto un successo planetario. Questa è ormai una cosa che non stupisce più: da tempo questo tipo di film è sempre più amato sia dai bambini che dagli adulti, e questo è probabilmente uno dei punti di forza dei prodotti Disney. Riuscire a coinvolgere persone di tutte le età non è facile, ma è sicuramente un aspetto a cui si fa sempre più attenzione.
Ma da cosa deriva di preciso il successo di “Encanto”?
Tanto per cominciare, “Encanto” parla di famiglia: qualcosa in cui tutti si possono riconoscere. I protagonisti di “Encanto” sono infatti i membri della famiglia Madrigal, sfuggiti da un conflitto che aveva colpito la loro città natale e rifugiatisi in un villaggio nascosto tra le montagne e protetto da una magia. I Madrigal sono costretti ad affrontare molte difficoltà, che riusciranno a superare soltanto lavorando insieme.
Un altro aspetto importante che ha contribuito al successo di Encanto è la rappresentazione di una cultura diversa dal solito: infatti, non è ambientato in un non precisato paese europeo o americano ma in Colombia. Questa attenzione verso la rappresentazione di culture diverse è un aspetto a cui Disney (e non solo) sta ponendo molta attenzione negli ultimi anni. Di recente anche l’Italia ha avuto il suo momento di rappresentazione nel film “Luca”, ambientato sulle coste delle Liguria.
“Encanto” non è però semplicemente un film ambientato in Colombia: è un film che parla della Colombia. Anche se la storia è di pura fantasia, e ci sono componenti magiche che ovviamente non trovano riscontro nella realtà, molti temi affrontati sono però estremamente familiari per chi in Colombia ci vive davvero. Ad esempio, il forte senso di famiglia o il desiderio di trovare una casa da condividere con i propri parenti. La presenza di conflitti locali, inoltre, è qualcosa che purtroppo caratterizza realmente questo paese, ed è uno dei motivi che, prima dell’uscita del film, aveva spinto a pensare che “Encanto” potesse contenere molti stereotipi negativi. Invece non è stato così: a detta di moltissime persone di cultura colombiana o a essa vicine, “Encanto” riesce a descrivere in modo accurato quello che accade nel paese ma non in termini negativi.
Una colonna sonora da amare
A rendere “Encanto” un film così amato non è però soltanto l’impegno sociale: come ogni film Disney che si rispetti, gran parte del suo successo dipende infatti dalla sua colonna sonora. In originale, diverse canzoni sono state composte da Lin-Manuel Miranda, famosissimo attore e musicista americano noto soprattutto per i musical, come il pluripremiato Hamilton; nella versione italiana, queste canzoni sono cantate in italiano ma mantengono la forza della versione originale.
La popolarità di questa colonna sonora è arrivata al punto da fare concorrenza a “Frozen – Il Regno Di Ghiaccio”, che con la sua “Let It Go” (“All’Alba Sorgerò” nella versione italiana) aveva conquistato il pubblico di tutto il mondo. È riuscita infatti ad arrivare in cima a tutte le classifiche, e sembra resistere anche a distanza di mesi dall’uscita del film.
Encanto: il potere dei social ha reso “We Don’t Talk About Bruno” virale
Al successo della colonna sonora ha contribuito anche TikTok, il social utilizzato soprattutto tra i più giovani. La canzone “We Don’t Talk About Bruno” (“Non si nomina Bruno” nella versione italiana) viene utilizzata molto spesso nei video condivisi su TikTok. Questa canzone è molto particolare: musicalmente si tratta di un motivo non particolarmente complesso, caratterizzato da una progressione incalzante; si sposa però perfettamente col progredire della trama all’interno del film, e per questo è forse la canzone più importante di “Encanto”.
Si potrebbe quasi affermare che la musica di “Encanto” sia ciò che più di ogni altra cosa lo abbia aiutato a diventare così popolare. Inizialmente, infatti, la pellicola non aveva riscosso molto successo di pubblico, complici probabilmente anche le restrizioni dovute al Covid-19. La diffusione e la condivisione sui social delle varie canzoni, però, ha suscitato curiosità in chi non aveva ancora visto il film, che così è diventato pian piano un successo planetario. Questo lo si può notare anche dall’aumento di ricerche su Google dedicate sia a “Encanto” che alla sua colonna sonora: con il passare del tempo, sempre più persone hanno cercato informazioni al riguardo.
Proteggersi dai pericoli dei social e di internet
Usare i social e cercare informazioni su Internet è uno strumento molto efficace, e ha contribuito alla popolarità del film: può però essere anche un potenziale pericolo. Navigare online senza alcun tipo di protezione rende infatti vulnerabili agli attacchi informatici, ed è molto importante impedire che questi vadano a buon fine. Considerando poi che il target di “Encanto” comprende anche i bambini più piccoli, è ancora più importante fare in modo che anche un bambino curioso non possa cadere vittima di un attacco informatico.
Per proteggere i propri dispositivi e i propri dati personali la soluzione migliore è quella di usare una VPN: si tratta di una rete privata virtuale che permette di crittografare il traffico, in modo che nessun hacker sia in grado di impossessarsi dei dati scambiati. Inoltre, con una VPN è possibile anche mascherare il proprio indirizzo IP, nascondendo così la provenienza del traffico e proteggendo la propria identità. Utilizzare una VPN è molto facile: basta scegliere uno dei tanti fornitori di questo servizio e installare una VPN gratis. Solitamente è sufficiente scaricare un’apposita app sul proprio computer, smartphone o tablet, ma chi è un po’ più pratico può installarla anche sul router in modo da proteggere tutti i dispositivi collegati.
Daniele Romeo
09/02/2022