Recensione
Cosa sarà: Francesco Bruni porta sullo schermo se stesso
“Cosa sarà” è un film commovente e divertente in egual maniera, il protagonista Bruno Salvati, scopre casualmente di avere una forma di leucemia, e inizia quel percorso di cure, ricerca del donatore, chemio, comune a tutti i malati, che lo cambieranno profondamente. Per lo script il regista – sceneggiatore ha attinto al suo doloroso vissuto.
In un film pulsante affiora l’attaccamento alla vita, la disperazione mista a speranza, la rielaborazione degli affetti, dei rapporti umani, l’ovvia ridistribuzione della scala delle priorità che queste situazioni impongono. Il film, grazie ad un eccezionale montaggio, racconta il momento di difficoltà di Bruno, con rimandi alla sua infanzia che si sovrappongono al presente e al recente passato. In un misto di lacrime e risate lo spettatore sta incollato alla poltrona, sperando in un lieto fine che ristori il cuore.
Kim Rossi Stuart regala un’interpretazione intensa
Quella di Kim Rossi Stuart, che ha collaborato ad una revisione della sceneggiatura, è un’interpretazione superba, in un film corale che buca lo schermo; perché se è vero che è Bruno al centro delle vicende, è altrettanto vero che la precisa definizione degli altri personaggi dona alla narrazione una vitalità prorompente che coinvolge ed ammalia. L’attore è bravissimo nel mostrare lo sgomento, la preoccupazione, quel senso d’incertezza che si trasforma in paura, quando si prende coscienza che la vita ti pone di fronte ad un grande ostacolo. Il suo corpo cambia, il suo volto porta i segni della sofferenza.
Deliziosa Lorenza Indovina nel vestire i panni dell’ex moglie di Bruno, una figura rassicurante la sua, e sempre bravo Giuseppe Pambieri, lui è il singolare papà del protagonista, depositario di un segreto di famiglia che cambia le carte in tavola. Nel cast anche Barbara Ronchi e Raffaella Lebboroni, quest’ultima moglie del regista, che portano sullo schermo due figure femminili che coinvolgono. Tutti gli interpreti colpiscono per la bravura con cui danno vita ai loro personaggi, particolarmente simpatico l’infermiere Nicola, che ha le fattezze di Nicola Nocella.
La malattia fa parte della vita
In un clima di grande preoccupazione per la propria salute, come quello in cui viviamo con la grave crisi sanitaria dovuta alla diffusione del Covid 19, “Cosa sarà” ci ricorda forse che esistono anche altre malattie con cui fare i conti, che la vita va vissuta a pieno, e che gli affetti non sono scontati.
Bella Livorno, malinconica e dolce, nelle riprese del regista.
Il film, presentato in chiusura alla Festa del Cinema di Roma 2020, in una scena mostra un cinema dentro l’ospedale, che fa pensare a quanto la kermesse capitolina faccia da anni in collaborazione col Policlinico Gemelli, per portare la Festa tra i malati. Pronto per le sale a Marzo, la crisi pandemica e la conseguente chiusura dei cinema ne ha fatto rimandare l’uscita in sala ad Ottobre, portando il regista a modificarne il titolo da “Andrà tutto bene” a “Cosa sarà”.
Maria Grazia Bosu
Trama
- Regia: Francesco Bruni
- Cast: Kim rossi Stuart, Lorenza Indovina, Barbara Ronchi, Giuseppe Pambieri, Raffaella Lebbroni
- Genere: Drammatico, colore
- Durata: 101 minuti
- Produzione: Italia, 2020
- Distribuzione: Vision Distribution
- Data di uscita: 24 ottobre 2020
Presentato come film di chiusura al Festa del Cinema di Roma 2020, “Cosa sarà”, diretto da Francesco Bruni, è incentrato sulla vita poco soddisfacente di un uomo, interpretato da Kim Rossi Stuart.
Cosa sarà: trama
Protagonista di “Cosa sarà” è Kim Rossi Stuart, che interpreta Bruno Salvati. L’uomo sta attraversando una fase difficile della sua vita, sia dal punto di vista professionale che da quello personale.
Il lavoro non va: fa il regista ma i suoi film non sono mai riusciti ad ottenere successo e ora il produttore fatica a metter su un nuovo progetto. A casa non si respira un’aria migliore: Bruno si è da poco separato dalla moglie Anna, che sembra già avere un nuovo uomo. I figli, Adele e Tito, hanno rispettivamente 20 e 17: Bruno non riesce a essere per loro il padre che vorrebbe. Non comprende la loro età particolare e non sempre sa relazionarsi nel modo giusto.
In questo scenario già buio, arriva un altro brutto colpo per Bruno: scopre di avere una forma di leucemia. Il percorso verso la guarigione, nel quale è accompagnato passo passo da una competente ematologa, sarà lungo e tortuoso. Bruno teme sempre più di non farcela. Per prima cosa, è necessario trovare un donatore di cellule staminali compatibili e i primi tentativi non avranno un buon esito. Una svolta arriverà dal padre di Bruno, Umberto: quest’ultimo gli rivelerà uno sconvolgente segreto sul suo passato, dal quale Bruno riceverà una nuova speranza.
Bruno e la famiglia intraprenderanno un viaggio al fine di trovare chi possa esser loro di aiuto. Nell’inatteso percorso di rinascita, i rapporti dei personaggi cambieranno e Bruno, in particolare, uscirà dal suo ego e imparerà a fare attenzione agli altri.
Cosà sarà: il titolo
Il regista Francesco Bruni ha dichiarato di aver scelto il titolo “Cosa sarà” in quanto gli è parso esprimesse molto bene “l’incertezza in cui vive il protagonista e in cui tutti possiamo riconoscerci, ora più che mai”.
Con l’occasione, riguardo il titolo del film precedente ha precisato: “Andrà tutto bene, scelto più di un anno fa, se al principio sembrava profetico (poiché quell’espressione risuonava ovunque), con l’andare del tempo – ironia della sorte – ha finito per risultare fuorviante, soprattutto perché il nostro film non parla affatto della pandemia che ha colpito il mondo intero in questi ultimi mesi”.