Recensione
Crawl – Intrappolati – Recensione: il super predatore che è in noi
Una piscina, una ragazza, una gara di nuoto e la tensione che incombe, pulsa e toglie il respiro prima del tuffo in acqua: così inizia “Crawl – Intrappolati”, disaster movie di Alexandre Aja. Prodotto da Sam Raimi, il film parte da un gioco cinefilo, rimandando a omaggi e citazioni che pescano sia dal cinema attuale che dalla Hollywood anni ’90, da “Twister” a “La forma dell’acqua” e segue il filo di un “triplo” senso: crawl, inteso come tecnica di nuoto a stile libero, amato dalla protagonista, come significato del verbo “strisciare”, movimento tipico degli alligatori e, infine, come “crawlspace” che identifica il seminterrato tipico delle case americane in cui non si può stare in piedi.
Una pellicola low cost, dal cast ridottissimo e una location “univoca”, che vede protagonisti un padre ed una figlia, nel loro legame intimo e frastagliato e un animale feroce e ancestrale, l’alligatore, nel ruolo del cattivo di turno.
Un uragano generatore, interiore ed esteriore, che ricongiunge Haley, una studentessa universitaria campionessa di nuoto, interpretata da Kaya Scodelario, al suo mentore, il genitore, che ha sempre puntato con incisività sulle infinite capacità della sua bambina.
Nonostante una sceneggiatura che non brilla per originalità, sia nelle scene d’azione che nel risvolto melodrammatico dominante dato al rapporto padre-figlia, il film risulta piacevole, adrenalinico e dal montaggio incalzante.
I due protagonisti “umani” offrono una prova recitativa convincente, meno la ricostruzione in computer grafica dell’alligatore, comunque minaccioso e inquietante, soprattutto nascosto dall’ombra, ma annunciato da un sonoro sinistro.
Crawl – Intrappolati, il potere dell’affetto
Continui flashback di ricordi d’infanzia a voler consolidare un legame emotivo importante, causa ed effetto dell’intera pellicola, in cui una famiglia disgregata e dilaniata da sensi di colpa taciuti, si ritrova e con essa lo spirito di squadra quindi “saremo testardi, ma non ci arrenderemo e sconfiggeremo questi lucertoloni senza cervello” come recita una battuta il protagonista.
Una fotografia a tratti suggestiva e un’ambientazione buia e claustrofobica dispersa tra cunicoli, che inquieta e mette pressione, come la pressione dell’acqua stessa in continuo aumento, portano a continui jump scare che colpiscono improvvisamente e lasciano il segno, anche grazie a una regia calibrata e raffinata, che tende ad alzare l’asticella a ogni sequenza del film e sullo sfondo, come un vero fil rouge dell’intera vicenda, si suggella una intensa storia d’amore familiare ed una figlia che si rivelerà una vera superoina a tutti gli effetti, perchè come diceva la Allende “tutti noi abbiamo una riserva insospettata di forza dentro che emerge quando la vita ci mette alla prova”
Chiaretta Migliani Cavina
Trama
- Regia: Alexandre Aja
- Cast: Kaya Scodelario, Barry Pepper, Ross Anderson, George Somner, Ami Metcalf, Colin McFarlane
- Genere: Horror, colore
- Durata: 87 minuti
- Produzione: Usa, 2019
- Distribuzione: 20th Century Fox
- Data di uscita: 15 agosto 2019
“Crawl – Intrappolati”, prodotto da Sam Raimi, è un horror intriso di suspense in cui la protagonista è in lotta contro le forze della natura. Haley Keller, interpretata da Kaya Scodelario, si ritrova sola a combattere contro un’orda di coccodrilli per salvare suo padre, mentre fuori impazza un potentissimo uragano.
Crawl – Intrappolati: sopravvivenza al limite
Haley Keller è una ragazza come tante, costretta ad affrontare un’esasperante prova di coraggio, quando un uragano di potenza 5 sconvolge la Florida, distruggendo la sua città natale e mettendo in serio pericolo la vita di sua padre.
La giovane donna sembra essere una delle poche sopravvissute al disastro, ma il suo incubo è appena iniziato: Haley è infatti bloccata in una casa allagata, nella quale il livello dell’acqua si alza sempre più. La presenza di un branco di alligatori affamati peggiora ulteriormente la situazione. Nella casa non ci sono vie di fuga, così Haley dovrà cercare in ogni modo di avere la meglio su dei famelici coccodrilli.
Crawl – Intrappolati: un horror low cost
Il regista francese Alexandre Aja, già noto per il remake dell’omonimo film di Sam Raimi “Le colline hanno gli occhi”, 2006, e per “Piranha 3D” del 2010, decide di portare avanti il suo nuovo progetto seguendo l’esempio del campione di incassi “A Quiet Place – Un posto tranquillo“, ovvero utilizzare un budget low cost, per realizzare una pellicola minimalista che solletichi l’inquietudine dello spettatore, intrappolandolo in un vertice di tensione. Oltre a “Crawl – Intrappolati”, anche “Alligator”, “Rogue” e “Lake Placid” incentrano le loro storie su sanguinose battaglie tra giovani coraggiosi e il terrore delle acque della Florida: gli alligatori.
“Crawl” è distribuito nelle sale italiane da 20th Century Fox.