Debora Caprioglio è un’attrice che incarna il concetto di metamorfosi sia sulla scena che nella vita personale. Oggi al Teatro Manzoni di Milano, è protagonista nello spettacolo “Plaza Suite” insieme a Corrado Tedeschi. La sua carriera è stata costellata di cambiamenti e ruoli diversificati, riflettendo la verità che il successo per un attore risiede nella capacità di diventare qualcuno di diverso, notte dopo notte. Questa intervista offre uno spaccato del suo percorso, le sue scelte audaci e il modo in cui ha affrontato le sfide e i giudizi del settore.
Le prime esperienze e l’incontro con Klaus Kinski
Debora Caprioglio si allontana da un percorso professionale tradizionale per intraprendere la carriera di attrice. Cresciuta in una famiglia in cui la medicina era un percorso privilegiato, ha esplorato diverse strade, dal liceo classico alla giurisprudenza, fino a rinunciare a tutto per seguire un sogno. A soli 18 anni, partecipò a un concorso di bellezza a Venezia, dove la sua vita subì una scossa con l’incontro di Klaus Kinski, un attore di fama mondiale che all’epoca diventò il suo compagno. Questa fase della sua vita rappresenta un passaggio cruciale, un salto da una realtà limitata a una vita di fama e cinema.
Il suo debutto nel film “Paganini“, diretto da Kinski, segnò l’inizio di una carriera internazionale. Debora ricorda quel periodo come un’opportunità unica che ha aperto le porte in un mondo di cui non aveva mai osato sognare. Nonostante la giovane età, l’attrice si rivelò determinata a proseguire, coerente con la sua scelta di vita che, pur iconoclasta all’epoca, ha delineato la sua identità artistica.
La lotta contro pregiudizi e stereotipi
La carriera di Debora Caprioglio è stata costellata di pregiudizi e stereotipi, legati alle sue scelte audaci, tra cui la relazione con Kinski. “Ho sempre fatto scelte controcorrente”, afferma l’attrice, sottolineando le difficoltà affrontate a causa di decisioni considerate anomale dalla società dell’epoca. La differenza di età con il celebre attore ha suscitato scalpore, ma Caprioglio ha continuato a scegliere con determinazione cosa fosse meglio per lei e per la sua carriera, affrontando ogni sfida con coraggio e resilienza.
Se inizialmente è stata proposta a fare sempre gli stessi ruoli, Debora ha cercato altre opportunità per diversificare la sua carriera. Questo ha incluso una lunga parentesi in televisione, dove ha riscosso un notevole successo lavorando con Maurizio Costanzo. La sua presenza ha portato a un incremento degli ascolti, dimostrando di avere il carisma e il talento per affermarsi anche nel piccolo schermo. Tuttavia, ha sempre mantenuto una certa distanza dalla televisione, percependola come un ambiente competitivo e frenetico, lontano dalla sua naturale inclinazione artistica.
L’evoluzione da sex symbol a attrice di teatro
Negli anni ’90, Debora è diventata un sex symbol grazie al film “Paprika” di Tinto Brass, un percorso che, pur portando grande notorietà, ha creato anche pressioni. “Ho sempre affrontato questa etichetta con ironia,” spiega, dimostrando di aver gestito le aspettative altrui con leggerezza e resilienza. Tuttavia, la transienti della fama non l’ha mai intimidita; piuttosto, ha cercato di valorizzare il suo aspetto fisico attraverso il lavoro svolto e le scelte artistiche fatte.
Con il passare degli anni, l’attrice ha deciso di orientarsi verso una carriera teatrale, abbracciando un nuovo capitolo della sua vita artistica. La svolta è arrivata grazie a Francesca Archibugi, che le ha offerto un ruolo in “Con gli occhi chiusi“, segnando l’inizio di una fase più intima e autorale nel suo percorso. Questo cambiamento le ha consentito di esplorare nuovi orizzonti artistici e di evolversi come interprete, riflettendo una nuova consapevolezza e un rinnovato desiderio di autenticità.
La salute e il futuro della carriera di attrice
Oggi, l’età non scocca come un campanello d’allerta per Debora Caprioglio. Malgrado le preoccupazioni legate alla salute, l’attrice si sente fortunata a poter ancora lavorare nel settore. La maturità le ha conferito una nuova autorità, permettendole di affrontare la vita e il lavoro con serenità. “Desidero lavorare come attrice fino a 90 anni,” ribadisce con un sorriso, rivelando una spiccata determinazione colta in una carriera che continua a sorprendere e a far riflettere.
Anche se può aver scelto di allontanarsi dai riflettori, Debora Caprioglio non ha intenzione di fermarsi. La sua carriera è un continuo movimento, una danza tra vari ruoli e opportunità, ripopolando ogni volta il palcoscenico con la sua presenza unica. Cominciando dal Teatro Manzoni, cappello di un’esperienza artistica ricca e vibrante, il legame con la recitazione cresce e si rinnova costantemente, preparando il terreno per futuri successi.