In un evento speciale a Parigi, Demi Moore ha presentato la prima francese del suo nuovo film “The Substance“, ricevendo allo stesso tempo un riconoscimento alla sua carriera presso la Cinémathèque française. Durante il suo intervento, l’attrice ha tracciato un parallelo tra le tematiche del film horror diretto da Coralie Fargeat e le attuali tensioni politiche che stanno caratterizzando le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, sottolineando la complessità della società americana.
Critiche alla società americana
Sul palco dell’importante evento parigino, Demi Moore ha espresso in modo diretto e incisivo le sue opinioni riguardo agli Stati Uniti, descrivendoli come un paese “costruito su puritani, fanatici religiosi e criminali“. Queste parole forti pongono l’accento su una sensazione di disillusione presente in parte della popolazione americana, specialmente in concomitanza con le elezioni presidenziali, che si preannunciano cruciali per il futuro della nazione. Moore ha richiamato l’attenzione sul fatto che la società statunitense appare divisa e le sue scelte politiche riflettono questa frattura, alimentata da valori tradizionali e norme culturali restrittive.
L’attrice ha messo in luce come queste caratteristiche culturali stiano influenzando le decisioni elettorali, suggerendo che “la paura e l’ignoranza nei confronti di aspetti fondamentali della vita, come la sessualità e il corpo, sono elementi che emergono continuamente nel discorso pubblico“. Tale critica rivela non solo il disappunto nei confronti di un paese che sembra resistere al cambiamento, ma anche la necessità di una maggiore apertura e accettazione.
La sessualità e il corpo nel cinema
Durante il suo intervento, Demi Moore ha posto l’accento sulla questione della sessualità, descrivendola come un tabù profondamente radicato nella cultura americana. “C’è molta paura in America riguardo al corpo,” ha affermato, evidenziando come questa paura sia contraria alla celebrazione del corpo nell’arte e come, di fatto, possa influenzare negativamente la cultura cinematografica. L’attrice ha condiviso la sua personale esperienza di attrice, sottolineando di non aver mai compreso questa avversione verso il corpo e la sessualità, che spesso ha portato a scelte artistiche controverse nella sua carriera.
In questo senso, Moore ha messo in evidenza come il suo recente lavoro in “The Substance” cerchi di sovvertire tali convenzioni sociali. L’attrice ha spiegato che “la paura di mostrarsi vulnerabili e autentici può condurre a un isolamento emotivo, che a sua volta genera solitudine“. Attraverso la narrazione del film, Moore e Fargeat mirano a incoraggiare una maggiore accettazione dell’individualità e della bellezza del corpo umano, opponendosi a quelle norme che tendono a stigmatizzare l’espressione sessuale.
“The Substance”: Un film coraggioso e innovativo
“The Substance” rappresenta il primo lungometraggio in lingua inglese diretto da Coralie Fargeat, noto per il suo coraggio nel trattare temi scomodi e controversi. Il film è abitato da un cast di formidabili talenti, tra cui Demi Moore, Margaret Qualley e Dennis Quaid, ognuno dei quali contribuisce a una narrazione che si propone di affrontare e sfidare le paure e i tabù della società contemporanea.
Girato con un’attenzione particolare ai dettagli e un forte impatto visivo, “The Substance” promette di portare il pubblico in un viaggio emotivo e riflessivo. La storia, che ruota attorno a dinamiche di potere e ricerca di liberazione, si discosta dai canoni tradizionali del genere horror, rendendolo un’opera innovativa che stimola il dibattito e la riflessione sui valori culturali prevalenti.
La perdita di Ray Liotta, comico e attore collaudato che inizialmente doveva far parte del cast, ha offerto a Dennis Quaid l’opportunità di unirsi al progetto, dando vita a una collaborazione che ha ripagato in termini di performance. Con “The Substance“, Fargeat e Moore non solo intendono intrattenere, ma anche provocare una discussione su temi sociali di grande rilevanza, desiderando che il pubblico esca dal cinema con nuove prospettive e interrogativi.