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Donnie Darko

Recensione

Donnie Darko – Recensione: una fiaba nera dai risvolti fantascientifici

Donnie Darko 1

Onirico e visionario, scritto e diretto dall’esordiente Richard Kelly, “Donnie Darko” è avvolto in un’atmosfera da fiaba nera in cui si assiste alla danza alternata di elementi tratti dalla commedia di costume, dal mistery e dal thriller fantascientifico.

In una provincia, americana costruita su misura per una società benpensante, Donnie Darko, giovane studente, vive la sua realtà alienata, alterata da tranquillanti e allucinazioni.

“Il mondo finirà tra ventotto giorni!” sussurra il coniglio Frank, che lo invita, durante una notte sonnambula, a uscire dalla propria abitazione, salvandogli in questo modo la vita. Donnie si ritrova il mattino seguente su un campo da golf e, rientrando a casa, scopre che un motore d’aereo è misteriosamente precipitato sul suo letto.

Solitudine, sofferenza e rifiuto della società in “Donnie Darko”

L’instabilità del giovane da questo momento sembra travolgerlo e trasportarlo in un vortice di sofferenza e solitudine attutita in parte dalla presenza della dolce Gretchen, diseredata anche lei a causa di un dramma famigliare.

Donnie è mosso da una voce irriconoscibile, all’interno di una schizofrenia che lo isola e lo spinge ad agire contro quella società perversa – molto vicina e simile a quella di “American Beauty” – sana solo in apparenza, di cui ha compreso i meccanismi malati. Armato di un arcano manuale improvvisato, l’eroe compie il suo viaggio convinto di poter arrivare all’alterazione del tempo e del destino.

L’ispirazione di Kelly per “Donnie Darko”

Ispirato da registi come Weir (“The Truman Show”, “Witness – Il Testimone”) e Terry Gilliam (“Brazil”, “L’esercito delle dodici scimmie”) Kelly sembra voler cogliere nei suoi personaggi una nudità emozionale, isolandoli da qualsiasi contesto affettivo, per rendere più credibile il loro delirio. Le figure che si muovono nella storia sono in parte debitrici della poetica Lynchiana, per lo spiazzamento in cui lo spettatore viene posto, nel momento in cui gli vengono proposti enigmi la cui soluzione rimane aperta.

Riuscita l’ambientazione scolastica e la descrizione degli anni Ottanta, supportata da una colonna sonora ben riconoscibile, dove vengono collocati dei personaggi facilmente identificabili e a cui ci si affezione per buona parte della narrazione relegandola ad un godimento immediato ed piacevole.

Laura Calvo

Trama

  • Regia: Richard Kelly
  • Cast: Jake Gyllenhaal, Noah Wyle, Drew Barrymore, Patrick Swayze, Holmes Osborne, Daveigh Chase, Maggie Gyllenhaal, Katharine Ross, Seth Rogen, Mary McDonnell, Jena Malone, James Duval, Jerry Trainor, Joan M. Blair, Sarah Hudson, Fran Kranz, Scotty Leavenworth, Arthur Taxier, Mark Hoffman, David St. James, Tom Tangen, Jazzie Mahannah, Jolene Purdy, Stuart Stone, Gary Lundy, Alex Greenwald, Beth Grant, David Moreland, Kristina Malota, Marina Malota, Carly Naples, Tiler Peck, Patience Cleveland, Lisa K. Wyatt, Rachel Winfree, Jack Salvatore Jr., Lee Weaver, Phyllis Lyons, Ashley Tisdale, Alison Jones
  • Genere: Drammatico, colore
  • Durata: 108 minuti
  • Produzione: USA, 2001

Donnie DarkoÈ il 1988 quando Donald “Donnie” Darko, giovane americano proveniente da una famiglia agiata ha uno strano incontro durante un attacco di sonnambulismo. Un gigantesco coniglio di nome Frank gli annuncia che il mondo sta per finire. L’incontro che avviene fuori casa gli salva la vita, paradossalmente messa a rischio della caduta sul suo letto del motore di un aereo.

“Donnie Darko” è stato il film che ha lanciato la carriera del giovane protagonista Jake Gyllenhaal, facendone conoscere le ottime capacità recitative al grande pubblico.

Trailer

Donnie Darko

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