Trama
- Regia: Paolo Franchi
- Cast: Emmanuelle Devos, Fabrizio Gifuni, Giulio Brogi, Giulia Michelini, Fausto Cabra, Hippolyte Girardot, Yorgo Voyagis, Jean-Pierre Lorit, Valentina Cervi, Naike Rivelli
- Genere: Drammatico, colore
- Durata: 97 minuti
- Produzione: Italia, 2017
- Distribuzione: Lucky Red
- Data di uscita: 12 ottobre 2017
Protagonista delle vicende del film di genere drammatico diretto da Paolo Franchi e intitolato “Dove non ho mai abitato”, è Francesca (interpretata da una splendida Emmanuelle Devos), una cinquantenne che vive a Parigi con la famiglia – una figlia adolescente e suo marito Benoît (Hippolyte Girardot), finanziere di poche parole, ma estremamente protettivo – ormai da diversi anni.
Manfredi (Giulio Brogi) è il padre di Francesca; noto architetto, che vive Torino dopo essere rimasto vedovo e vede la figlia solo in sporadiche occasioni, per via della distanza. A causa di un incidente domestico, l’uomo non potrà occuparsi del progetto di una splendida villa sul lago che gli è stato commissionato e metterà Francesca a capo dei lavori.
Per tutta la durata dell’incarico, la donna non sarà sola, ma affiancata da Massimo (Fabrizio Gifuni), un fidato collaboratore del padre, estremamente ambizioso e dedito alla sua carriera d’architetto, a tal punto da aver stabilito con la sua compagna Sandra (Isabella Briganti), un tipo di rapporto molto libero e indipendente.
I due scopriranno presto di avere molto feeling e tra loro nascerà una forte affinità professionale e personale, che gli permetterà di sentire per la prima volta, di essere davvero se stessi.
Dove non ho mai abitato: una riflessione sull’amore
“Dove non ho mai abitato” è una pellicola fortemente riflessiva, che distrugge le illusioni. Costruire una casa per altre persone, felici e innamorate, porterà la protagonista e il suo compagno di viaggio Massimo, a scoprire una grande verità su se stessi, ovvero quella di non essere riusciti a costruire, nella propria vita, un posto altrettanto sicuro e confortevole. I due, infatti, si renderanno conto di aver preferito circondarsi di affetti mediocri, piuttosto che vivere con coraggio un sentimento d’amore reale, forte e a cui entrambi probabilmente, hanno sempre avuto paura di affidarsi completamente. Così questa casa che non gli appartiene, diventa metafora della vita che i due non hanno vissuto e tempio di un amore nato e rimasto tra quelle mura.