Recensione
Drive – Recensione : un film intriso d’amore e violenza di rara bellezza, dall’aura vintage
C’è poco da dire, “Drive” è senz’altro uno dei migliori film mai distribuiti in Italia. Il regista danese Nicolas Winding Refn, alla sua prima esperienza hollywoodiana, ha realizzato una pellicola intrisa d’amore e violenza, entrambe espresse agli estremi limiti umani, un film “di poche parole” ma che pur con i suoi silenzi riesce a dire molto.
L’astro nascente Ryan Gosling è Driver, un meccanico full time e stuntman part time che, sfruttando la sua estrema abilità alla guida, a volte lavora come autista per la malavita. Fatta la conoscenza della sua dolce vicina di casa Irene e del figlio Benicio, Driver suo malgrado si trova incastrato e braccato per aver aiutato Standard, il marito di Irene, implicato in loschi traffici. Nel tentativo di scoprire la verità e, soprattutto, di salvare la vita a Irene e Benicio, Driver è costretto a lasciare dietro di sé, prima dell’epilogo, una lunga scia di sangue.
Un cast fa-vo-lo-so per un film che rimarrà nella storia
Con appena una quindicina di battute in tutto il film, Gosling sa essere più espressivo di quanto non sia lecito immaginare: sguardi, sorrisi, lacrime e gestualità dicono tutto quello che c’è da sapere riguardo questo ragazzo silenzioso, misterioso e, a suo modo, buono, ma costretto alla violenza dalle circostanze e dall’amore, estremo e incontrollato.
Carey Mulligan, sua partner nei panni di Irene, è il contraltare perfetto ai silenzi di Driver: solare, sorridente, discreta ma comunque espressiva, è il motore che muove le azioni del protagonista, che si getta volontariamente in un vespaio pur di salvare la vita a una donna che, già lo sa, non sarà mai sua.
Il regista Refn, che presto sarà a lavoro proprio con Gosling per il suo nuovo film, dichiaratosi un “non violento”, ha realizzato un film di rara bellezza, pur nella sua estrema crudeltà e con i suoi momenti di violenza gratuita. Sembra quasi di trovarsi di fronte a una pellicola anni Ottanta, sia per la fotografia che per le scenografie, nient’affatto ultramoderne ma dall’aura vintage, decisamente adatte a una storia così poco convenzionale.
Daria Ciotti
Trama
- Regia: Nicolas Winding Refn
- Cast: Ryan Gosling, Bryan Cranston, Carey Mulligan, Albert Brooks, Oscar Isaac, Ron Perlman, Christina Hendricks, Jeff Wolfe, Tiara Parker, Chris Muto, Tina Huang, Joe Pingue, Christian Cage, James Biberi, Steve Knoll
- Genere: Azione, Drammatico, colore
- Durata: 95 minuti
- Produzione: USA, 2011
- Distribuzione: 01 Distribution
- Data di uscita: 30 settembre 2011
“Drive” è un film del 2011 diretto da Nicolas Winding Refn e basato sull’omonimo romanzo di James Sallis. La pellicola drammatica ha vinto il Premio per Migliore Regia al Festival di Cannes del 2011.
Thriller elegante dalle immagini sbalorditive: un film neo-noir
The Kid Driver, un uomo con la passione per le automobili, divide la sua vita diurna tra il lavoro di meccanico e quello di stuntman per il cinema e, in quella notturna, saltuariamente, si trasforma anche in autista per criminali e rapinatori.
Mentre il suo capo officina Shannon gli procura un accordo con un potente boss locale per introdurlo alle corse professionistiche, lui conosce e si innamora di Irene, sua vicina di casa con un figlio a carico e il marito in galera.
Quando questi torna in libertà, la malavita arriva a minacciare la donna ed il bambino. Preoccupato per la loro sorte, The Kid decide di mettersi a disposizione dell’uomo come pilota per il colpo che dovrebbe consentirgli di saldare il debito ed affrancarsi: ma niente va per il verso giusto, e la situazione si complica ulteriormente…
Nel cast del film, oltre al protagonista Ryan Goslin (“La La Land” del 2016 di Damien Chazelle e “Blade Runner 2049” del 2017 di Denis Villeneuve), troviamo Carey Mulligan (“Suffragette” del 2015 di Sarah Gavron e “Shame” del 2011 di Steve McQueen), Bryan Cranston (“Breaking Bad – Reazioni collaterali” Serie TV 2008-2013 creata da Vince Gilligan e “L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo“del 2015 di Jay Roach), Oscar Isaac (“Star Wars – Il Risveglio della Forza” del 2015 di J.J. Abrams e “A proposito di Davis” del 2013 di Ethan e Joel Coen) e Christina Hendricks (“The Neon Demon” del 2016 di Nicolas Winding Refn e “Lost River” del 2014 di Ryan Gosling).