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Due eroine della narrativa italiana: il confronto tra Alice Allevi e Costanza Macallè

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Il panorama delle serie televisive italiane è arricchito da adattamenti di romanzi che catturano l’attenzione del pubblico. Tra questi, spiccano le storie di Alice Allevi e Costanza Macallè, due personaggi creati dalla penna di Alessia Gazzola. Queste protagoniste, pur presentando similitudini, offrono al pubblico esperienze e sfide diverse, rendendo le loro storie uniche e coinvolgenti. Analizziamo i tratti distintivi di entrambe le serie e il loro impatto sul pubblico.

L’ascensione di Alice Allevi

La serie “L’Allieva“, andata in onda su Rai1 dal 2016 al 2020, ha visto come protagonista Alice Allevi, interpretata da Alessandra Mastronardi. Alice è una studentessa di medicina che si trova a un bivio cruciale della sua vita: deve decidere quale specializzazione intraprendere. La sua vita prende una piega inaspettata quando la morte della badante della nonna la coinvolge in un caso di medicina legale. Questo evento la spinge a esplorare il mondo della criminologia, un campo che la affascina e la spaventa allo stesso tempo.

Alice è caratterizzata da una personalità goffa e insicura, tipica di una giovane ventenne che cerca il proprio posto nel mondo. La sua vita è un mix di relazioni familiari complicate, amicizie stravaganti e una convivenza con una coinquilina giapponese che aggiunge un tocco di eccentricità alla sua quotidianità. La sua interazione con il Dottor Claudio Conforti, interpretato da Lino Guanciale, è centrale nella trama, poiché lui rappresenta sia un mentore che un ostacolo. La loro dinamica, che si sviluppa in un contesto di indagini e misteri, è arricchita da un triangolo amoroso che coinvolge anche Arthur, un personaggio dolce e premuroso.

Costanza Macallè: una nuova eroina

Dopo il successo di “L’Allieva“, Alessia Gazzola ha introdotto un’altra protagonista: Costanza Macallè. Questa nuova figura, interpretata da Miriam Dalmazio, si distingue per il suo background professionale in paleopatologia, una disciplina che studia le malattie del passato attraverso i resti umani. La serie, ambientata a Verona, si sposta da Roma e offre una nuova prospettiva sulla criminologia, esplorando le origini storiche delle malattie e dei misteri.

Costanza è costretta a trasferirsi al Nord per cercare opportunità lavorative, lasciando la sua Sicilia. Qui, si ritrova a gestire una vita complessa, con una figlia da accudire e relazioni amorose che si intrecciano. La sua storia è caratterizzata da un triangolo amoroso che coinvolge un ex fidanzato, Marco, e un nuovo interesse, Ludovico. A differenza di Alice, Costanza è una donna più matura e con maggiore esperienza, ma con le stesse fragilità e disordini che la rendono umana e relatable.

Stile e narrazione: similitudini e differenze

Entrambe le serie si caratterizzano per uno stile narrativo leggero e spensierato, nonostante affrontino temi complessi e talvolta dolorosi. Mentre “L’Allieva” si concentra sulle avventure quotidiane di una giovane studentessa, “Costanza” si addentra in una narrazione storica, alternando scene moderne a ricostruzioni medievali. Questo approccio narrativo offre una dimensione unica alla storia, permettendo al pubblico di esplorare non solo il presente, ma anche il passato.

La voce narrante di Costanza, che funge da podcast, ricorda il monologo interiore di Alice, creando un legame tra le due protagoniste. Entrambe, infatti, affrontano le sfide della vita con un mix di umorismo e introspezione, rendendo le loro storie accessibili e coinvolgenti per il pubblico.

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Giulia Barone

Giulia Barone

Sono Giulia Barone, un'appassionata di cinema che ama esplorare il mondo del grande schermo. Condivido recensioni, curiosità e riflessioni sui film che mi hanno emozionata, dai classici intramontabili alle ultime novità. Seguo con grande interesse i programmi tv e il gossip.

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