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Ennio Doris: il pioniere della consulenza finanziaria italiana e il suo eredità

Ennio Doris, figura chiave nell’evoluzione del settore della consulenza finanziaria in Italia, ha lasciato un segno indelebile grazie alla sua visione innovativa e al suo impegno sociale. Fondatore di Mediolanum, il suo percorso professionale si è intrecciato con storie di successo, grazie a un approccio unico che ha saputo unire il mondo della finanza con le esigenze delle famiglie italiane. La sua vita è caratterizzata da traguardi significativi, dall’imprenditoria sociale all’impegno personale, unendo sempre il business con i valori umani.

Gli inizi: la formazione e le prime esperienze lavorative

Nato nel 1940 a Tombolo, un piccolo comune veneto, Ennio Doris cresce in un contesto familiare modesto, dove i valori del lavoro e della perseveranza sono trasmessi fin dalla giovane età. Dopo aver conseguito il diploma in ragioneria, la sua carriera in ambito finanziario inizia come venditore porta a porta per una banca locale. Questa esperienza non solo gli permette di comprendere le dinamiche del risparmio e della consulenza, ma gli consente anche di sviluppare abilità relazionali fondamentali per il suo futuro.

Ennio Doris: il pioniere della consulenza finanziaria italiana e il suo eredità

Negli anni ’60, Doris si immerge nel mondo della consulenza finanziaria, un settore emergente all’epoca. Con la sua capacità di anticipare le esigenze dei clienti e un forte spirito imprenditoriale, inizia a pensare a un modello di business che potesse offrire una consulenza più completa e integrata. Questo approccio sarebbe poi diventato la base su cui costruire il suo impero finanziario.

Il periodo trascorso a contatto con i cittadini, ascoltando le loro necessità e preoccupazioni, ci mostra un Doris sensibile alle dinamiche sociali e alle richieste dei risparmiatori. Queste esperienze formative si rivelano cruciali e si riflettono nella direzione che prenderà con Mediolanum.

La nascita di Mediolanum: un’idea rivoluzionaria

Nel 1982, Ennio Doris da vita a Programma Italia, la prima rete di consulenza finanziaria globale in Italia. Questo progetto innovativo trova slancio anche grazie all’appoggio di Silvio Berlusconi, che riconosce il potenziale di un’idea così avanguardistica per l’epoca. Programma Italia si propone di cambiare il modo in cui gli italiani si rapportano al risparmio e agli investimenti, portando la consulenza finanziaria a un pubblico più vasto e variato.

L’attività cresce rapidamente e, nel 1996, la società viene quotata in Borsa, un passo fondamentale che segna la fiducia dei mercati nel progetto di Doris. Un anno dopo, nasce Banca Mediolanum, con Ennio Doris a ricoprire il ruolo di presidente. L’azienda inizia a consolidarsi come uno dei principali attori nel panorama finanziario italiano, riuscendo a distinguersi per l’approccio innovativo e l’attenzione al cliente.

Il modello di consulenza lanciato da Doris si basa su una rete composta da promotori finanziari, i quali non solo assistono i clienti ma diventano un punto di riferimento per le famiglie. Questa rete diffusa e capillare è una delle chiavi del successo di Mediolanum, che si differenzia per la capacità di avvicinare i professionisti ai risparmiatori, instaurando relazioni di fiducia e trasparenza.

Un imprenditore socialmente responsabile e appassionato

Nonostante il grande successo ottenuto nel mondo della finanza, Ennio Doris mantiene un forte legame con le sue origini e la sua famiglia. Sposato dal 1966 con Lina Tombolato, Doris si dedica in modo attivo alla crescita dei suoi figli, Massimo e Sara, che ricoprono ruoli di leadership all’interno della società. Questo impegno familiare dimostra una coscienza sociale radicata nei valori che ha sempre voluto trasmettere.

Nel corso della sua carriera, Doris si distingue non solo come imprenditore, ma anche come filantropo. Un esempio del suo impegno sociale si manifesta nel 2020, durante la pandemia di COVID-19, quando decide di donare 5 milioni di euro alla regione Veneto per sostenere la lotta contro il virus. Questo gesto sottolinea la sua volontà di restituire alla comunità e di essere un riferimento non solo nel settore economico, ma anche sociale.

Doris coltiva anche passioni al di fuori del mondo finanziario, come quella per il ciclismo, che lo ha spinto a scrivere diversi libri sull’argomento. La sua versatilità e il suo amore per le attività intellettuali mostrano un uomo che va oltre il ruolo di banchiere, cercando di arricchire la propria vita e quella degli altri.

L’eredità di Ennio Doris: un esempio da seguire

Pochi giorni prima della sua morte avvenuta nel novembre 2021, viene presentato il cortometraggio “L’uomo che inventò il futuro”, diretto dal regista Ferzan Ozpetek. Questo progetto artistico racconta la vita di un uomo che ha saputo guardare avanti, anticipando tendenze e opportunità nel mondo finanziario. Nel 2018, il suo patrimonio è stimato attorno ai 3 miliardi di dollari, attestandolo come uno degli uomini più ricchi d’Italia.

Tuttavia, il vero lascito di Ennio Doris va oltre le quantità economiche: è rappresentato dalla capacità di aver trasformato il settore della consulenza finanziaria nel nostro Paese. Mediolanum continua a rimanere un punto di riferimento per imprenditori e risparmiatori, incarnando i valori di innovazione, fiducia e trasparenza che Doris ha sempre sostenuto. La sua visione imprenditoriale e il suo impegno sociale rimarranno nella memoria collettiva come un esempio da seguire.

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