Recensione
Era d’estate – Recensione: uno sguardo umano su Falcone e Borsellino
L’operazione registica di Fiorella Infascelli punta decisa verso uno spostamento dell’asse del discorso: uno sguardo nuovo, intimo e familiare, su due personaggi cardine della storia italiana recente, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Nell’ambientazione suggestiva e a tratti misterica dell’isola dell’Asinara, la reclusione a cui i due magistrati sono costretti insieme alle rispettive famiglie dalla protezione statale – in seguito a minacce ricevute – assume così nella rappresentazione una vena lirica malinconica e minimale, tesa a costituire un complesso di sfumature umane ed esistenziali attorno al perno storico che fa da base.
Siamo nell’agosto del 1985: a stretto giro di posta avrà inizio il maxi-processo penale contro la mafia, di proporzioni inaudite e dalle conseguenze tragiche subite in primis dai due magistrati, eliminati fisicamente negli attentati di Capaci e di via D’Amelio tra il 23 maggio e il 19 luglio 1992. Ma la vicenda storica nella sua integrità produce nel film un’interferenza solo tangenziale: la dilatazione narrativa di un segmento ben delimitato nello spazio e nel tempo segue un percorso originale, lavorando sui tempi morti, sulla convivenza forzata, sulle dinamiche familiari, sulla caratterizzazione dei personaggi.
Il grado romanzesco è molto elevato, anche se corroborato da una base di ricerche meticolose e testimonianze d’eccezione, in primis quelle della stessa famiglia Borsellino. I dialoghi, gli sfoghi individuali e gli intrecci relazionali sono tesi verso la ricostruzione poetica dei caratteri e delle inclinazioni dei due celebri magistrati: Borsellino, colto e razionale, che cita Shakespeare a memoria; Falcone, impetuoso nei suoi slanci emozionali e malinconico nell’approccio alla vita, che si vanta dell’arguzia delle sue freddure.
A ruotare attorno ai due protagonisti ci sono le famiglie, così diverse nella costituzione come unite nel vincolo della minaccia esplicitamente subita e sempre incombente: da una parte Francesca, compagna di Falcone; dall’altra Agnese con i tre figli, due dei quali latori di problematiche adolescenziali dilatate dall’emergenza della situazione.
Era d’estate: esperimento linguistico riuscito a metà
L’atmosfera suggerita dall’isola dell’Asinara, nel cui carcere di massima sicurezza è detenuto nello stesso periodo Raffaele Cutolo, sembra voler assecondare la successione altalenante degli stati d’animo: alla stretta sorveglianza poliziesca che impedisce la possibilità di movimento fa da contraltare l’immensità del mare, ripreso in momenti diversi e sempre eretto a simbolo, nell’oscurità plumbea ed agitata come nella cristallina bellezza delle giornate soleggiate.
L’esperimento è audace e interessante da un punto di vista linguistico e rappresentativo, ma l’efficacia dell’ampliamento lirico è potente solo a tratti, in singoli momenti isolati: alcuni dialoghi, alcune inquadrature ben restituiscono lo stato di complessità conflittuale che permea la convivenza forzata e l’imminenza di un evento storico di enorme portata, con tutto il carico di aspettativa, disillusione e timore che tale evento porta con sé. La costruzione risulta però spesso artificiosa, forzata, debole da un punto di vista poetico e di strutturazione della profondità psicologica.
Le interpretazioni offerte da Giuseppe Fiorello e Massimo Popolizio sono solide e onorano l’impegno senz’altro gravoso, ma non riescono ad elevare la qualità di una sceneggiatura che finisce spesso per sfociare nella ridondanza e nella lentezza gratuita; resta la validità di base dell’idea, che non viene però dispiegata e valorizzata in tutte le sue potenzialità.
Marco Donati
Trama
- Regia: Fiorella Infascelli
- Cast: Beppe Fiorello, Massimo Popolizio, Valeria Solarino, Claudia Potenza, Giovanni Anzaldo, Lidia Vitale, Francesco Acquaroli, Elisabetta Piccolomini
- Genere: Drammatico, colore
- Durata: 100 minuti
- Produzione: Italia, 2015
- Distribuzione: 01 Distribution
- Data di uscita: 23 Maggio 2016
Fiorella Infascelli dirige Beppe Fiorello e Massimo Popolizio in “Era d’estate”, film drammatico che li vede alle prese con due ruoli impegnativi: quelli di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
La storia ha inizio nel 1985: per motivi di sicurezza, i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino vengono portati in totale segretezza all’Asinara e confinati ad un temporaneo isolamento assieme alle famiglie. Impossibilitati a completare il maxi processo anti mafia, i due decidono di godersi questo periodo di tranquillità che gli è stato imposto dalle circostanze, non sapendo quando potranno nuovamente abbassare la guardia vista la pericolosa missione che hanno deciso di intraprendere.
“Era d’estate” si concentra principalmente sul rapporto tra i due e sulle loro riflessioni e scelte di vita che li hanno portati fino a quel momento. Trattandosi inoltre di una sorta di ‘prigionia forzata’, il film analizza molto anche questa condizione, creando un ambiente ‘chiuso’ sia fisicamente che metaforicamente, in cui nessuno può scappare dagli altri o da se stesso.
La regista Fiorella Infascelli ha preparato il film entrando in contatto per prima cosa con le famiglie dei due uomini, cercando di comprendere non solo loro, ma anche le persone che gli stavano intorno e l’opinione che ne avevano.
Trailer
https://www.youtube.com/watch?v=KBV5Fv8iCgs