Un nuovo lutto per il cinema italiano: ci lascia, alla veneranda età di 85 anni, il grande regista e sceneggiatore Ettore Scola, maestro indiscusso del secondo Novecento che, durante la sua lunga carriera, ha collaborato con un gran numero di artisti dando vita a capolavori come “C’eravamo tanto amati” del 1974, e “Una giornata particolare” del 1977.
Addio a uno degli ultimi stendardi del grande cinema italiano: Ettore Scola lascia la scena all’età di 85 anni
Il cinema italiano piange un altro grande artista: Ettore Scola è morto oggi 19 Gennaio 2016 a Roma, circondato dalla famiglia, dalla moglie Gigliola, anch’essa regista e sceneggiatrice, e dalle figlie Paola e Silvia.
Regista e sceneggiatore di un gran numero di capolavori della storia del cinema italiano, Ettore Scola lascia in eredità pellicole come “C’eravamo tanto amati”, “Una giornata particolare” (per il quale ottenne anche una nomination agli Oscar nel 1978 per il Miglior Film Straniero, insieme agli altri capolavori del genere “I nuovi mostri”, “Ballando ballando”, “La famiglia”), o ancora “Brutti, sporchi e cattivi”, che gli garantì la vittoria come Miglior regia al Festival di Cannes nel 1976.
Critica della società e ricerca intellettuale: le pellicole di Ettore Scola hanno fatto la storia del cinema sin dagli anni Cinquanta
Era il 1952 quando un appena vent’enne Ettore Scola, studente in Giurisprudenza presso l’Università di Roma, esordisce con la sua prima sceneggiatura, “Canzoni di mezzo secolo”, proseguendo l’anno successivo con ben tre script per film di Sergio Grieco, Mario Mattoli e Domenico Paolella.
L’esordio come regista è del 1964, con “Se permettete parliamo di donne”, pellicola che schierava tra i protagonisti grandi nomi delle scene italiane quali Walter Chiari, Vittorio Gassman e un giovane Gigi Proietti.
Durante la sua carriera, Scala ha collaborato poi con un numero ampissimo di personaggi di rilievo nel panorama cinematografico italiano della sua epoca, come Alberto Sordi, Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi e Sophia Loren.
Un maestro del cinema italiano: ultimo saluto a Ettore Scola
Il compianto regista ha ricevuto, nel 2001, la medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte “Per la particolarità del suo cinema che è quella di lasciare degli spazi al pubblico, spazi di riflessione autonoma nei quali ognuno può trovare se stesso, i propri sogni, impulsi, desideri, delusioni. È considerato uno dei massimi registi italiani, per molti… un maestro”.
Triste giorno per il cinema mondiale e soprattutto per quello nostrano; l’ultimo lavoro del regista risale al 2013: si tratta di “Che strano chiamarsi Federico”, un film dedicato alla figura del grande maestro e collega Federico Fellini, (presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2013). Da quel momento in poi Scola si era tenuto lontano dalle scene, fino alla morte avvenuta questa notte, quando il cuore del grande regista e sceneggiatore si è fermato.
Marzia Meddi
19/01/2016