Il mondo della musica si prepara a brillare di nuove emozioni con l’arrivo dei Latin Grammy, e tra i candidati spicca un nome italiano: Fabrizio Mocata, un talentuoso pianista e compositore siciliano. La sua ultima creazione, l’album «Tango Cruzados», realizzato in collaborazione con l’armonicista argentino Franco Luciani, è stato nominato nella categoria «Mejor album de tango». Questa visibilità porta in primo piano non solo il talento di Mocata, ma anche la ricchezza culturale del tango, un genere che affonda le radici nella storia dei migranti italiani in Argentina.
L’arte del tango nuda e cruda
Fabrizio Mocata, che ha iniziato la sua carriera artistica in Sicilia, esprime con passione il suo legame con il tango, un genere musicale che ha storicamente rappresentato la migrazione e l’incontro di culture. La sua riflessione su come gli italiani siano spesso poco coinvolti in questo mondo è emblematica. “A volte mi chiedono come mai un italiano faccia tango, ma io mi interrogo su perché non ci siano più italiani in questo campo,” afferma Mocata, evidenziando l’importanza della cultura e della musica come linguaggio universale. Nato nel 1977, il pianista sottolinea il contributo fondamentale degli italiani alla nascita di questo genere, ricordando nomi illustri come Troilo e Piazzolla, molti dei quali hanno origini italiane.
Dalla tradizione all’innovazione musicale
La passione di Mocata per il tango è esplosa durante i suoi studi al conservatorio di Firenze. L’incontro casuale con un fisarmonicista che suonava Piazzolla ha acceso un interesse che lo ha accompagnato nel corso della sua carriera. “Fino a quel momento, non avevo mai sentito parlare di tango,” racconta il pianista. Oltre al tango, Mocata ha sempre amato il jazz, e nei suoi progetti attuali cerca di mescolare questi due generi musicali. Quest’idea di fusione rappresenta una significativa evoluzione della musica tradizionale, come spiega: “Faccio esperimenti, magari inserendo armonie jazzistiche.” Entrambi i generi condividono una storia ricca, con radici culturali che si intrecciano, e Mocata si propone di mettere in luce queste similitudini attraverso la sua musica.
Riscoprire il tango in Italia
La scena musicale del tango in Italia ha visto un notevole revival negli anni ‘90, specialmente attraverso il ballo. Tuttavia, Mocata avverte che si ascolta ancora principalmente la musica delle orchestre vecchie, trascurando le innovazioni moderne. Attraverso i suoi concerti e workshop, cerca di stimolare un rinnovato interesse accademico e popolare per il tango, sperando di chiarire un percorso didattico per i giovani artisti. “In Italia siamo pieni di milonghe e festival, ma c’è bisogno di un’offerta più moderna,” sostiene. Mette in evidenza come la sua proposta musicale punti a suscitare un rinnovato interesse verso il genere, portando freschezza e creatività.
Aspettando i Latin Grammy: un passo verso la storia
La cerimonia dei Latin Grammy che si terrà il 14 novembre a Miami rappresenta per Mocata un’opportunità unica. “Se vinco, rimpiangerò per tutta la vita di non esserci andato,” afferma, dimostrando un mix di entusiasmo e determinazione. La nomination ai Grammy arriva in un momento difficile della sua vita artistica, regalando una gioia immensa e la consapevolezza che il suo lavoro, sebbene autoprodotto e pubblicato da un’etichetta di nicchia, ha avuto riconoscimenti di grande rilievo. “Questo risultato fa capire che c’è ancora speranza per la musica fatta in maniera onesta,” conclude. Mocata rimane fiducioso nel potere della musica di unire culture e di far brillare il talento italiano sulla scena internazionale.