Trama
- Regia: Alain Gomis
- Cast: Véro Tshanda Beya Mputu, Gaetan Claudia, Papi Mpaka, Nadine Ndebo, Elbas Manuana, Diplome Amekindra, Célestin Mokono, François Kasonga, Prince Mbasi, Ferdinand Minga, Aziza Kengumbe
- Genere: Drammatico, colore
- Durata: 123 minuti
- Produzione: Francia, Belgio, 2017
- Distribuzione: Kitchen Film
- Data di uscita: 31 agosto 2017
“Félicité” è una storia drammatica che ha come protagonista una donna del Kinshasa, in Congo.
Félicité – titolo del film e nome della protagonista – è un’affascinante cantante di grande talento, che lavora presso un locale del luogo, spesso movimentato da litigiosi avventori.
Quella che sembrerebbe la vita di una donna forte e capace di prendersi cura da sola di sé stessa e della sua famiglia, cambia radicalmente quando il figlio adolescente è vittima di un gravissimo incidente, in seguito al quale rischia di perdere una gamba. Per impedire l’amputazione, è necessaria una grossa somma di denaro che la donna si appresta a mettere da parte nel più breve tempo possibile, se non fosse che, al suo ritorno in ospedale, scopre essere arrivata troppo tardi.
In quello stesso momento, tutto inizia ad andare sempre peggio, fino a che nelle esistenze dei due protagonisti, non compare la figura di Tabu, un uomo che diventerà per il ragazzo quasi un padre.
Félicité: un film tratto da una storia vera
La storia di questa toccante pellicola, come dichiarato dal regista senegalese Alain Gomis, è stato un lungo viaggio di esperienze e riflessioni che è riuscito a portare sul grande schermo la storia vera di una donna forte e apparentemente impossibile da piegare; pronta ad affrontare la vita a testa alta, ma inevitabilmente costretta a prendere atto del fatto di doversi sottomettere alla volontà degli altri e del destino.
Ad ispirare il lungometraggio, una vicenda familiare dello stesso Gomis, che ha visto un cugino diciassettenne abbandonare per sempre la spensieratezza della sua età a causa di un terribile incidente e della carente assistenza sanitaria. Vani sono stati i tentativi della madre di aiutarlo, dopo essere stata accusata dei più loschi magheggi.
La morale è che a volte la rassegnazione è l’unica strada da prendere per affrontare le situazioni che la vita ci pone davanti, perché la realtà è inspiegabile e l’impotenza è parte integrante delle nostre esistenze.
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