Festa del Cinema di Roma 2016: Alice nella città premia due opere prime, Premio Young/Adult a “Kicks”, Premio Taodue Camera d’Oro a “Little Wing”.
Kicks: è in scena la violenza, in tutta la sua banalità
La giovane giuria di Alice nella città, composta da 27 ragazze e ragazzi tra i 14 e i 19 anni, selezionati su tutto il territorio nazionale, e i direttori artistici Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, hanno consegnato il Premio come miglior film del concorso Young/Adult a “Kicks” opera prima del regista americano Justin Tipping. Il film racconta la storia di Brandon, quindicenne che sogna un paio di nuovissime Air Jordans. Appena riesce a mettere le mani sul meraviglioso paio di scarpe, però, gli vengono rubate da una gang di zona. Brandon e i suoi due amici affronteranno una pericolosa missione attraverso Oakland per riaverle.
La motivazione della giuria: “Per la realtà feroce messa in luce da un continuo e potente scambio tra immagini e suono, che eleva la tragica e violenta condizione delle periferie a personale odissea urbana del giovane Brandon. Il film sorprende per la propria originalità, facendo riflettere sulla futilità della violenza e sull’orrore che inevitabilmente scatena se applicata”.
Little Wing: bambini già adulti e adulti che non vogliono o non riescono a crescere
Il premio Taodue Camera d’Oro per la miglior opera prima o seconda è stato assegnato, all’unanimità dalla giuria presente, a “Little Wing” della regista finlandese Selma Vilhunen. Il film racconta la storia di Varpu, una ragazza di 12 anni che è in rapida crescita verso l’età adulta e di sua madre Siru che non vuole crescere. Varpu vive con la madre e non ha mai conosciuto suo padre. Una notte ne ha abbastanza dei suoi compagni di equitazione e di sua madre, decide quindi di rubare una macchina e guidare verso Nord alla ricerca di suo padre, di cui conosce solo il nome. Ma suo padre non è esattamente quello che si aspetta. Incontrarlo innescherà qualcosa nella vita di Varpu e Siru, portandole a riflettere sul loro ruolo nella vita l’una dell’altra, e nel mondo.
Di seguito la motivazione della giuria: “Per la straordinaria capacità di raccontare un viaggio di formazione spiazzante, in cui i rapporti tra genitori e figli apparentemente si ribaltano; e per la capacità di emozionare grazie alle strade parallele cui ti costringono la vita e l’arte quando ti attraversano.”
Il Premio Camera d’Oro Taodue è stato consegnato alla presenza della giuria presieduta dall’attore Matt Dillon e composta dalla produttrice Camilla Nesbitt, l’attrice Anna Foglietta, il regista Gabriele Mainetti, il regista Claudio Giovannesi e gli sceneggiatori Giordano Meacci e Francesca Serafini.
Maria Grazia Bosu