Una vivace celebrazione della cultura messicana si svolge questo weekend a San Lazzaro e Daste, dove ha luogo la settima edizione del festival “In Messico la morte è cultura viva“. Questa manifestazione è dedicata al Dia de Muertos, una tradizione profonda e significativa per il popolo messicano, caratterizzata da allegria, musica, danze e prelibatezze culinarie, in onore dei defunti che ritornano tra i vivi. L’evento promette di essere un viaggio coinvolgente nelle radici storiche e culturali di una festività che celebra la vita e la morte.
Le celebrazioni al centro di San Lazzaro
Oggi, 1 novembre, la chiesa di San Lazzaro ospita l’altare dei morti, un’installazione ricca di offerte e oggetti simbolici che rappresentano il ricordo dei defunti. Gli orari di apertura prevedono una visita dalle 10 alle 19, mentre domani, 2 novembre, si potrà accedere all’altare dalle 12 alle 16. Per il festival, il tema scelto è “Xantolo, per non dimenticare“, un termine che si riferisce alla celebrazione tradizionale del Dia de Muertos nella regione Huasteca. Durante queste due giornate, si riscopriranno antiche credenze preispaniche, secondo cui, nella notte tra il primo e il 2 novembre, le anime tornano a visitare i loro cari. Questo evento non è solo un’opportunità per commemorare i defunti, ma anche per immergersi completamente nei colori e nei suoni di una festa che è al contempo dolce e gioiosa.
La manifestazione è stata organizzata grazie a un ampio coinvolgimento, promosso da Cielito Lindo, Colectivo Mariposas de Amaranto, l’Associazione Nazionale di Azione Sociale, e Ahuechtzin Mexican Handcraft. Tale iniziativa trova supporto anche nel patrocinio onorario del Consolato generale del Messico a Milano, e nella collaborazione di diverse realtà locali come Cooperativa Ruah, Daste e Fileo Centro studi e formazione. La sinergia tra questi gruppi ha permesso di realizzare un evento ricco di proposte e attività per tutte le età.
Gusto e cultura attraverso la cucina messicana
Ogni sera, dalle 19 fino a domenica, sarà possibile assaporare i piatti tipici della cucina messicana, grazie a un’affascinante collaborazione tra la chef Elisa Diaz, presidente dell’associazione Viva México, e la brigata di Daste Bistrò. La cucina messicana è un viaggio sensoriale che offre una varietà di sapori e tecniche culinarie uniche. In questo contesto, i visitatori potranno degustare autentiche specialità gastronomiche, contribuendo così a rendere l’esperienza del festival ancora più intrigante.
Domani, 2 novembre, alle 17, sarà inaugurato ufficialmente l’altare dei morti, accompagnato da una spiegazione sulla tradizione messicana, a cura dell’antropologa ed etnostorica Vanesa Gutierrez. A seguire, si terranno una serie di laboratori, tra cui quelli di danza folkloristica de los Huehues, la lavorazione della cartoneria tradizionale di cartapesta, e attività dedicate alla lettura e alla gastronomia. Queste iniziative rappresentano un’opportunità per apprendere e interagire con le tradizioni messicane.
Il programma continua con le danze folcloristiche del Gruppo danza Catrinus e la caratteristica sfilata di Catrinas, figure simboliche che incarnano la rappresentazione della morte. Questo corteo, illuminato dalla luce delle candele, non solo celebra il Dia de Muertos, ma premia anche la Catrina più bella e originale, creata dal noto stilista Victor Mucio, specializzato in costumi fantasy e haute-couture. L’atmosfera culminerà con un concerto del mezzosoprano Lilly Montserrat, creando un finale suggestivo per una giornata dedicata alla cultura e al ricordo.
Attività per grandi e piccini
Domenica, 3 novembre, il programma si arricchisce di ulteriori attività, a partire dalle 16, con una merenda a base del tradizionale “pane dei morti“. Per coinvolgere anche i più giovani, è previsto un laboratorio di maschere per bambini, a cura di Teschio di Zucchero, un blog dedicato al Giorno dei Morti, ideato da Dulce Pedraza. Questa iniziativa non solo diverte, ma offre anche un’opportunità educativa per i bambini di esplorare la cultura messicana in modo creativo.
Alle 17, ci sarà una lezione di Flor Di Fango, alias Francisco Hueyatl León, illustratore e artista visivo, che si concentrerà su aspetti visivi della cultura messicana. Inoltre, si svolgerà la presentazione del libro “Alebrijes” di Samira Zuabi Garcia, che offre una visione artistica e letteraria sulla tradizione messicana. Infine, a chiudere il weekend ci saranno spettacolari danze messicane preispaniche, eseguite dal gruppo culturale Ehecatl Quetzal Cuauhli, un’iniziativa che evidenzia e promuove il patrimonio indigeno del Messico.
Questa ricca offerta di eventi e attività rende il festival “In Messico la morte è cultura viva” un’importante occasione per conoscere e celebrare una tradizione culturale che continua a nutrire l’identità del popolo messicano.