Sessantasei film verranno oggi proiettati al Festival di Berlino 2017 tutti già mostrati nelle giornate precedenti; ma questa decima giornata di festival può ancora presentare qualche sorpresa, soprattutto nella sezione Classics.
Festival di Berlino 2017: Le interessanti proiezioni della sezione Classics
Oggi nella sezione Classics verrà proiettato “Avanti popolo” (come l’incipit del famoso inno comunista italiano “Bandiera rossa”), diretto dal compianto Rafi Bukai. La pellicola, considerata una pietra miliare del cinema israeliano, è una critica dal tono surreale alla guerra dei sei giorni, conflitto combattuto nel 1967 tra Israele da una parte ed Egitto, Siria e Giordania dall’altra; e il cui esito, la condizione giuridica dei territori occupati e il relativo problema dei rifugiati influenzano pesantemente ancora oggi la situazione geopolitica del Medio oriente. Una particolarità è il punto di vista attraverso il quale è focalizzata dal vicenda: quella dei ‘nemici’, due soldati egiziani in fuga.
Altro film in proiezione nella stessa sezione sarà “Canoa“, vincitore nel 1976 dell’orso Orso d’Argento – Premio speciale della Giuria e del premio Ariel (il maggior riconoscimento del cinema messicano) per la migliore sceneggiatura originale. Il regista Felipe Cazals racconta la storia, realmente accaduta, di cinque studenti universitari impegnati in un’escursione verso il vulcano Malintzin che, fermatisi per la notte presso un paesino rurale (San Miguel Canoa), vennero presi di mira dal parroco locale che li credette comunisti in fuga dalla capitale a causa della repressione, incitando quindi gli abitanti al linciaggio dei giovani.
Festival di Berlino 2017: ultimo giorno per “God’s Own Country”
Della sezione Panorama tra gli altri verrà proiettato, per l’ultima volta, “God’s Own Country“, del regista, scrittore e attore inglese Francis Lee, alla sua quarta pellicola.
Il film, vincitore al Sundance Film Festival nella categoria World Cinema Directing Award: Dramatic, narra la storia di Johnny Saxby, un ragazzo dello Yorkshire che ha deciso di sacrificare gli studi e un lavoro sicuro in città per gestire la fattoria di famiglia, dopo che suo padre Martin è rimasto invalido. La principale mansione di Johnny è quindi quella di allevatore di pecore, un’attività che rende la sua esistenza dura e piena di sacrifici e dalla quale riesce a evadere solo tramite l’alcol e il sesso occasionale. Con l’avvicinarsi della stagione dell’agnellatura, il padre decide di assumere Georghe, un immigrato rumeno nei confronti del quale Johnny si dimostra inizialmente diffidente. Col tempo però tra i due nascerà un forte legame che spingerà il giovane a intraprende un nuovo percorso di vita.
Giovanni Picano
18/02/2017