Il Festival di Cannes 2018 presenta, durante la sesta giornata, i film in Concorso “Lazzaro felice” di Alice Rohrwacher sull’amicizia genuina tra due ragazzi e “Shoplifters” di Kore’eda Hizokazu storia di una famiglia povera ma felice. Fuori Concorso verrà proiettato, invece, “Le Grand Bain” di Gilles Lellouche. La sezione Un Certain Regard presenta “Manto” di Nandita Das e “¡ Muere, Monstruo, Muere!” di Alejandro Fadel.
Festival di Cannes 2018: diversi generi si incontrano
Il Festival di Cannes 2018, durante la sesta giornata, ci presenta in Concorso delle pellicole sulla bontà d’animo e sulla famiglia: “Lazzaro Felice” diretto da Alice Rohrwacher, segue la storia di amicizia tra Lazzaro, un giovane contadino, così buono da sembrare stupido, e Tancredi un ragazzo viziato dalla sua immaginazione sconfinata. Lazzaro ha una personalità che lo porta ad approcciarsi con il mondo in modo aperto e sereno, non riesce a pensare male del prossimo; “Shoplifters” di Kore’eda Hizokazu racconta le peripezie di una famiglia che sopravvive con la pensione della nonna, e nonostante questo riesce ad essere felice.
Fuori Concorso è, invece, la commedia di Gilles Lellouche “Le Grand Bain“, incentrata sulla vita di un quarantenne che, riprende in mano la sua vita partecipando a un corso di nuoto sincronizzato.
La categoria Un Certain Regard propone, in questa giornata, due genere completamente diversi: da una parte il film biografico “Manto” diretto da Nandita Das che, ambientato in India negli anni ’40, mette in scena la vita dello scrittore Saadat Hasan Manto; dall’altra l’horror di Alejandro Fadel “¡ Muere, Monstruo, Muere!“, basato sulla paura degli uomini verso gli altri e sul bisogno di possedere un mostro sul quale far ricadere tutte le colpe.
Come Special Screenings verrà proiettato il documentario su Papa Francesco diretto da Wim Wenders “Papa Francesco – Un uomo di parola“, in cui vengono affrontati tematiche difficili come l’ecologia, gli immigrati, la giustizia sociale e il consumismo.
Festival di Cannes 2018: da Quinzaine des Réalisateurs a Cannes Classics
La sezione Quinzaine des Réalisateurs presenta tre pellicole: “Leave No Trace” di Debra Granik, che ruota attorno al rapporto di un padre e una figlia; “Weldi” di Mohamed Ben Attia che narra la drammatica ricerca, da parte di due genitori, del figlio scomparso all’improvviso; “Climax” di Gaspar Noé ambientato negli anni ’90, tratta le vicende di un gruppo di ragazzi che viene drogato: l’effetto è per alcuni di sentirsi in paradiso, per altri di vivere l’inferno.
La Semaine de la Critique porta a Cannes il documentario sulla storia di un giornalista svizzero ucciso in circostanze anomale durante la guerra in Croazia “Chris the Swiss” diretto da Anja Kofmel. Per gli eventi speciali, verrà proiettato “Nos Batailles” di Guillaume Senez, che tratta la vita di un uomo abbandonato dalla moglie, che gli lascia la responsabilità dei figli.
Per Cannes Classics merita menzione il capolavoro di Stanley Kubrick “2001: Odissea nello spazio“, grandiosa opera di fantascienza.
Mariateresa Vurro