Festival di Venezia 2015: vince il Sud America, meritato successo di Valeria Golino
Sono stati accolti con qualche perplessità il Leone d’Oro al giovane regista venezuelano Lorenzo Vigas per il suo primo film “Desde Allà” e il Leone d’Argento a “El Clan” di Pablo Trapero. Questo a causa delle origini del presidente della giuria, il messicano Alfonso Cuaròn, che a prima vista ha avuto un occhio di riguardo per la cinematografia del suo continente.
Al di là delle polemiche, la pellicola che si è aggiudicata il Leone d’Oro è un film forte che il Premio lo merita. È una storia ruvida, con lo splendido diciannovenne Luis Viga, che esplora le profondità più recondite dell’animo umano. Girato da un esordiente di indubbio talento, ha avuto l’avallo dello scrittore Guillermo Arriaga, che ne firmato la sceneggiatura e ha coprodotto il film.
Pochi dubbi anche sul Leone d’Argento di “El Clan” del cineasta argentino Pablo Trapero. Le vicende criminali di Arquìmedes Puccio diventano al di là del loro crudo realismo una metafora della situazione politica dell’Argentina degli anni della dittatura.
Originale senz’altro il film che si è aggiudicato il Gran Premio della Giuria “Anomalisa” di Charlie Kaufman e Duke Johnson. Il primo film d’animazione a luci rosse è un capolavoro del politically incorrect, prodotto tra l’altro in crowdfunding.
All’insegna dell’impegno politico, invece, il Premio Speciale della Giuria conferito al film “Abluka” del regista turco Emin Alper, una storia senza speranza nella Turchia di Erdogan.
Assolutamente meritate le due Coppe Volpi miglior attore e miglior attrice a Fabrice Luchini e Valeria Golino.
È stato dato per vincente sin dalla prima proiezione del film di Christian Vincent “L’Hermine” l’attore francese Fabrice Luchini. Il suo giudice integerrimo ha colpito tutti al cuore e in realtà lui un premio importante l’avrebbe meritato già da tempo, visto il suo talento indiscusso.
Nulla da dire anche sul riconoscimento dato a Valeria Golino per la sua interpretazione in “Per amor vostro” di Giuseppe Gaudino. L’attrice, regista e produttrice è già stata premiata a Venezia nel lontano 1986. Alla soglia dei cinquanta anni è ancora un’attrice a tutto tondo e ha diviso idealmente il premio con il suo compagno Riccardo Scamarcio, coproduttore del film.
Festival di Venezia 2015: pioggia di premi per “Non essere cattivo”
Forse sull’onda emotiva della recente scomparsa del regista di “Amore tossico”, il grande vincitore morale del cinema italiano a questo Festival di Venezia è stato “Non essere cattivo”, già uscito nelle sale. Al film di Calligari e al suo interprete Luca Marinelli sono andati il Premio Francesco Pasinetti come miglior film e miglior attore. Ma la pellicola si è aggiudicata anche il Premio Fedic, il Premio Scherni di Qualità-Carlo Mazzacurati e il Premio Gillo Pontecorvo- Arcobaleno Latino.
Piccole soddisfazioni, invece, per i maestri Bellocchio e Gitai che per le loro opere sono stati insigniti rispettivamente del prestigioso Premio Fipresci e del Premio Human Rights Nights. E così si chiude una kermesse riuscita solo in parte.
Ivana Faranda
14/09/15