Tanti appuntamenti al Lido per la nona giornata della 75esima edizione del Festival del cinema di Venezia. Per Venezia 75 due le pellicole presentate: l’italiano “Capri Revolution” di Mario Martone e l’australiano “The Nightngale” con Sam Caflin,
Festival di Venezia 2018: due i film in Concorso per la nona giornata della 75esima edizione
Il festival del cinema di Venezia è sempre stato noto per il suo carattere poliedrico e aperto al dialogo, ma quest’anno in particolare i film portati in concorso vogliono essere una finestra sul mondo che ci circonda.
“Capri-Revolution” è la pellicola in Concorso che apre la giornata, con la quale il suo regista Mario Martone ci riporta indietro nel tempo fino al 1914 nel bellissimo scenario dell’isola di Capri, che in un mondo minacciato dall’incubo della Prima Guerra Mondiale rappresentava l’unico rifugio per tutti coloro che sognavano la libertà.
Segue “The Nightingale” della stravagante regista Jennifer Kent, che avanza un thriller ambientato nell’Australia del 1800, in cui una ragazza ferita dalla perdita della sua famiglia chiede aiuto a un aborigeno per ottenere vendetta.
Festival di Venezia 2018: l’arte del Fuori Concorso propone “Ombra” di Zhang Yimou
Per il 6 settembre tra i film Fuori Concorso – Fiction compare una sola prima visione presentata al grande pubblico: “Ombra” il nuovo film di Zhang Yimou, premiato con il Jaeger-LeCourt Glory to Filmmaker Award. Al centro della storia di “Ombra” un re in esilio che, durante il periodo dei Tre Regni, supportato dal suo generale cerca di riprendersi ciò che ha perso. Yimou non è però il solo ad essere celebrato, il regista canadese David Cronenberg viene infatti onorato con il prestigioso Leone d’Oro alla carriera e con la proiezione di un suo classico del 1993 “M. Butterfly”.
Festival di Venezia 2018: Orizzonti, Sconfini e Classici, le altre sezioni del Festival
Tra i film che rientrano nelle altre categoria del Festival di Venezia 2018, da Orizzonti a Sconfini, vengono presentati al grande pubblico interessanti prime visioni, come l’attesissimo “Soni” di Ivan Ayr, (sezione Orizzonti), che racconta la storia di due poliziotte indiane che intraprendono una vera e propria crociata contro le violenze sulle donne.
Nella categoria Sconfini troviamo invece “Il banchiere anarchico”, un docu-fiction ambizioso di Giulio Base, incentrato su un dialogo tra un ricco banchiere e una sua conoscenza del passato.
Non potevano infine mancare i classici, la 75esima edizione ci propone infatti degli interessanti restauri, come il dramma del 1974 “Il portiere di Notte” di Liliana Cavani, “Il posto” del 1961 di Ermanno Olmi e l’horror del 1988 “Essi vivono” di John Carpenter.
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Aurora Mocci