Una sinfonia visionaria e un viaggio verso le origini in Argentina. Entrambi i film in Concorso della quinta giornata del Festival di Venezia 2016 sono girati a quattro mani da registi che hanno fatto loro il linguaggio del documentario. Fuori Concorso, invece, l’ultimo lavoro di Mel Gibson. Per Venezia Classici due cult italiani che hanno lasciato il segno e un documentario sul genio visionario di David Linch.
Il Festival di Venezia 2016 propone in Concorso un documentario sperimentale a cavallo tra filosofia e matematica e un viaggio nella lontana Argentina
La selezione ufficiale della quinta giornata di Venezia 73 è quanto mai interessante. C’è molta attesa per il documentario italosvizzero “Spira Mirabilis” di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, coppia anche nella vita, già premiata in passato a Torino e a Locarno. Il loro lavoro è un viaggio nell’immortalità che spazia in diversi luoghi del mondo. Dal potente simbolo della meravigliosa spirale del matematico Jackob Benoulli parte una cosmogonia di immagini e suoni. Qualcosa di assolutamente unico che stupirà pubblico e critica.
Originale anche il secondo film in Concorso, “El Ciudadano Illustre” di Mariano Cohn e Gastón Duprat, una produzione argentina. Un Premio Nobel ritorna nel suo paese natale da cui è partito molti anni prima. Tanti gli incontri che lasceranno il segno sulla sua vita con un crescendo di violenza.
Molto più mainstream “Hacksaw Ridge” di Mel Gibson che passa Fuori Concorso. Nel film si racconta la vita di Desmond T. Doss, il primo obiettore di coscienza a vincere la medaglia d’onore del Congresso per aver salvato molti suoi compagni durante la battaglia di Okinawa mentre stava servendo come medico. Desmond T. Doss fu insignito di due Bronze Stars e tre Purple Hearts, benché fosse il primo obiettore della storia americana.
Il Festival di Venezia 2016 nelle sezioni collaterali racconta il coraggio di cambiare e di non soccombere alle tragedie
È di Katell Quillévére, molto amato a Cannes e in Francia, uno dei lavori della sezione Orizzonti. “Reparer les vivants” è un una storia di morte ma anche di speranza sul tema della donazione degli organi. Fanno parte del cast Tahar Rahim, Emmanuelle Seigner, Anne Dorval, Bouli Lanners, Kool Shen.
È italiano l’altro lavoro della giornata di Michele Vannucci, dal titolo “Il più grande sogno”, sul desiderio di un giovane appena uscito di galera che vuole cambiare la sua vita. Il padre è un piccolo delinquente di borgata, riuscirà il figlio a uscire dal suo karma negativo?
“Invisibili”, di Edoardo De Angelis per le Giornate degli Autori, segue la strana esistenza di due gemelle siamesi adulte, la cui serenità paradossalmente cesserà proprio quando si potrebbero separare.
Grandi classici e un ritratto di un maestro del cinema americano sono la degna ciliegina del 5° giorno del Festival di Venezia 2016
Per Venezia Classici, oggi tre titoli imperdibili. Sono italianissimi i primi due: “Tutti a casa” di Luigi Comencini e “La battaglia di Algeri” di Gillo Pontecorvo, entrambi centrati sulla guerra. Nella stessa sezione “An american Warewolf in London” di John Landis e il documentario “David Lynch: The Art Life” di Jon Nguyen, Olivia Neergaard-Holm, RickBarnes.
Ivana Faranda
Festival di Venezia 2016: programma completo del 5 Settembre