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Finn Wolfhard rivela un’esperienza inquietante sul set di IT: un fantasma o solo uno scherzo?

Nel mondo del cinema horror, le esperienze paranormali possono essere tanto affascinanti quanto inquietanti. Finn Wolfhard, noto per il suo ruolo di Mike Wheeler nella serie cult Stranger Things, ha recentemente condiviso una storia sorprendente riguardante il set del film IT, diretto da Andy Muschietti. Questa rivelazione, emersa durante il Great Ghost Search, non solo accresce il mistero che circonda il popolare film del 2017, ma offre anche uno sguardo intimo sul dietro le quinte di un’opera basata sulla penna di Stephen King.

Un momento di paura sul set

Wolfhard ha iniziato la sua carriera da attore in ruoli che spesso sfiorano il soprannaturale, eppure ha sempre affermato di non aver mai avuto esperienze dirette con fantasmi. Tuttavia, durante le riprese di IT a Toronto, l’attore ha vissuto un episodio straordinario. “Ho partecipato a molti film e serie TV soprannaturali,” ha detto Wolfhard. “Tuttavia, non avevo mai visto un fantasma reale fino a quel momento.” Durante una sessione di esplorazione nella villa abbandonata in cui le riprese si stavano svolgendo, Wolfhard e altri membri della troupe si sono trovati di fronte a un evento inaspettato.

Finn Wolfhard rivela un’esperienza inquietante sul set di IT: un fantasma o solo uno scherzo?

Mentre si avventuravano tra i vari piani dell’edificio, l’attore ha descritto un’esperienza che ha gelato il sangue. “Siamo saliti fino all’ultimo piano,” ha raccontato. “C’era una stanza in cui abbiamo visto un uomo in abiti neri che sembrava intento a svolgere lavori da elettricista. All’inizio pensavamo fosse soltanto un membro della troupe.” Tuttavia, la scoperta che sarebbe seguita ha lasciato tutti interdetti: “Più tardi abbiamo scoperto che nessuno sapeva chi fosse e che nessuno lo aveva mai visto prima.”

La dimensione misteriosa del cinema

Questa testimonianza di Finn Wolfhard offre uno spunto interessante sulla natura del lavoro creativo nel mondo del cinema, dove la linea tra realtà e fantasia può facilmente sfumare. Mentre le produzioni cinematografiche possono trattare temi di paura e soprannaturale, gli attori e i membri della troupe sono spesso immersi in ambienti che possono risultare inquietanti, specialmente quando le riprese avvengono in luoghi storicamente significativi o carichi di leggende.

Wolfhard ha continuato a riflettere su quell’esperienza, lasciando aperta la questione se si trattasse davvero di un’apparizione soprannaturale o di uno scherzo ben orchestrato. “Non riesco a spiegare cosa abbiamo visto,” ha dichiarato. “Potrebbe essere stato solo uno scherzo, ma sicuramente è stato piuttosto spaventoso.”

Questa ambiguità ha ulteriormente alimentato l’interesse attorno al film, rendendo il lavoro di Muschietti ancora più intrigante. L’elemento soprannaturale gioca un ruolo chiave non solo nella trama del film, ma anche nell’atmosfera che circonda la produzione stessa.

Il cast e l’eredità di IT

Nel contesto del film, Finn Wolfhard ha interpretato il personaggio di Richie Tozier, un ruolo che gli ha permesso di esplorare le dinamiche tra i giovani protagonisti, alcuni dei quali, come Sophia Lillis e Jaden Lieberher, sono diventati volti noti nel panorama cinematografico attuale. La prima parte di IT è stata rilasciata nel 2017, seguita dal sequel nel 2019 che ha visto l’introduzione di un cast adulto di alto profilo, con nomi del calibro di Jessica Chastain, James McAvoy e Bill Hader.

Queste produzioni hanno non solo rinnovato l’interesse per le opere del maestro dell’horror Stephen King, ma hanno anche proiettato i giovani attori, inclusi Wolfhard e i suoi coetanei, verso nuove opportunità nel settore. Con il forte legame tra il mondo del cinema e la narrativa horror, l’esperienza di Wolfhard sul set di IT rimarrà impressa nella memoria di chi ha seguito il progetto, arricchendone il fascino e l’eredità.

In somma, la storia di Finn Wolfhard sul fantasma sul set aggiunge un tocco di mistero al già affascinante mondo di IT e continua a stimolare la curiosità dei fan, confermando come il confine tra il reale e l’immaginato possa trasformare l’esperienza cinematografica in qualcosa di veramente indimenticabile.

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