Italia vs USA, campanilismo vs globalizzazione, focaccia vs McDonald’s: questi temi del gustoso documentario di Nico Cirasola
Regia: Nico Cirasola – Cast: Dante Marmone, Luca Cirasola, Tiziana Schiavarelli, Lino Banfi, Renzo Arbore, Michele Placido, Nichi Vendola, Onofrio Pepe, Eric Jozsef – Genere: Commedia, colore, 78 minuti – Produzione: Italia, 2009 – Distribuzione: Bunker Lab – Data di uscita: 17 aprile 2009.
C’era una volta una piccola focacceria di Altamura in Puglia che riuscì a sconfiggere un grande McDonald’s… Così potrebbe iniziare la favola “Glocal” narrata da Nico Cirasola in “Focaccia Blues”. Al progetto hanno partecipato in forma amichevole illustri pugliesi doc, del calibro di Renzo Arbore, Michele Placido, Lino Banfi e dulcis in fundo il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
Si tratta di un fatto veramente accaduto nel 2001, come afferma nel film il giornalista di Liberation Eric Jozsef. La storia viene raccontata dalle voci degli abitanti di Altamura, dal sellaio, l’ultimo rimasto in paese, alla giovane signora che gestisce la pasticceria con la vecchia zia, nata ad inizio secolo a New York. E proprio lì vola il giornalista Onofrio Pepe, che fa conoscere la focaccia agli americani e che esplora la galassia McDonald’s.
In tutto questo, iniziano le vicende amorose della florida signora Rosa/Tiziana Sciavarelli e del suo fruttivendolo, amante dei sapori della terra, Dante. Direttamente dagli Usa, giunge anche Manuel con la sua potente macchina gialla, ma nulla potrà contro il vero amore e la focaccia!
In “Focaccia Blues” il tema della globalizzazione viene affrontato con leggerezza e ironia. Infatti, si ride tanto soprattutto nel corso dei siparietti gastronomici di Arbore e Banfi. I due giocano con il campanilismo pugliese, animando un incontro/scontro gastronomico tra Foggia e Bari e relativi lampascioni e funghi candoncelli.
Alla fine tutto il film può stare nella frase detta all’inizio da un Placido che fa il protezionista: “Abbiamo tutto quello che serve per vivere meglio, basta scegliere”. Una bella storia; la vittoria vera di Davide contro Golia e un progetto coraggioso del giovane produttore indipendente Alessandro Contessa. Niente male per i tempi duri che viviamo. Un solo appunto… va bene il sorriso e l’ironia ma perché non affondare un po’ di più gli artigli sul mostro Mc?
Ivana Faranda