Biografia
La brillante carriera di Franca Valeri, che cresce frequentando il teatro e appassionandosi anche a quello operistico musicale, comincia quando Franca era ancora una giovane ragazza che amava la recitazione. Dividendosi tra Milano, Riccione e Venezia, diverrà un’attrice di lunga carriera , protagonista celebratissima del cinema italiano di Totò, Alberto Sordi e Sofia Loren, con i quali avrà la possibilità di collaborare.
Franca Valeri, l’interprete caratterista
(Milano, 31 luglio 1920 – Roma, 9 agosto 2020)
È la più intellettuale delle attrici italiane di lungo corso, è anche sceneggiatrice, regista di cinema e di lirica, nonché autrice.
Franca Valeri, nasce nel 1920 a Milano da una famiglia d’origine ebrea ma è da sempre romana d’adozione. Entra nel mondo dello spettacolo quasi per caso, seguendo il futuro marito Vittorio Caprioli con cui fonda insieme ad Alberto Bonucci “Il teatro dei Gobbi”.
Il suo personaggio della Signora Cesira nasce nella trasmissione radiofonica “Il rosso e il nero”, fucina di talenti della commedia all’italiana. La sua signorina snob è il ritratto di una certa borghesia ipocrita e colta di matrice milanese, ma la Valeri è anche la popolana “Signora Cecioni”, perennemente al telefono con Mammà.
Il teatro negli anni cinquanta e le grandi pellicole: la Valeri tra Fellini, Risi e De Filippo
Esordisce a teatro nel 1951 accanto a Caprioli da cui divorzierà nel 1974. Il cinema la scopre con “Luci del varietà” (1950), film d’esordio alla regia di Federico Fellini accanto a Lattuada. Da piccolo personaggio in “Totò a colori” di Steno, del 1952, passa al ruolo da protagonista in “Piccola posta” (1955) dello stesso regista, accanto a un Alberto Sordi ancora agli esordi e a Peppino De Filippo. Intanto con Eduardo aveva girato nel 1954 la versione cinematografica di “Questi fantasmi”.
Nel 1955, diretta da Dino Risi, è la cugina bruttina settentrionale di una splendida Sophia Loren partenopea che le soffia tutti i possibili fidanzati ne “Il segno di Venere”. Il film è fortemente sostenuto da Vittorio De Sica e la Valeri collabora anche alla scrittura con il regista, Flaiano, Anton e Zavattini. Tra gli interpreti anche una notevole Tina Pica e Alberto Sordi. E proprio con lui, il futuro borghese piccolo piccolo, in “Un eroe dei nostri tempi” (1955) rappresenterà l’Italietta del tempo con la “cattiveria” del regista toscano Mario Monicelli.
La consacrazione dell’attrice, sul set con i grandi nomi del cinema italiano dell’epoca
Accanto a mostri sacri del calibro di Mastroianni, De Sica, Carotenuto, Garinei e Ave Ninchi, ancora nel 1955, è ne “Il bigamo”, diretto da Luciano Emmer e scritto da Age & Scarpelli. La Valeri si guadagnerà definitivamente il suo posto al sole come caratterista ne “Il Vedovo” (1959) di Dino Risi, accanto a uno straordinario Alberto Sordi. Una strepitosamente antipatica Valeri è la moglie ricca di cui un poveruomo cerca, senza riuscirci, di liberarsi, con toni di commedia alternati a humour nero.
Sulla stessa scia la storia raccontata ne “Il moralista” (1959) di Giorgio Bianchi, con una Valeri ancora una volta bruttina ragazza da marito, corteggiata da un losco Alberto Sordi.Oltre a una piccola parte in “Rocco e i suoi fratelli” di Visconti nel 1960, arriva, nel 1961, “Crimen” giallo di Mario Camerini con Sordi, Gassman, Manfredi e una bellissima Silvana Mangano.
Vita privata e professionale incrociate: Franca Valeri ‘diretta’ dal marito regista
Lo stesso anno segna l’esordio alla regia del marito con “Leoni al sole”, tratto da un romanzo di Raffaele La Capria. A Positano si incrociano le avventura estive di un gruppo di vitelloni non più giovanissimi e l’attrice milanese si innamora, per essere piantata poco dopo, del francese Philippe Leroy. Nel 1962 la scena è a Parigi in “Parigi o cara” sempre diretto da Caprioli, storia di una donna di strada che fugge in Francia per trovare l’amore.
Tra i diversi film dell’anno successivo da segnalare il personaggio della Valeri femminista ante litteram ne “Gli onorevoli” di Sergio Corbucci accanto al monarchico Totò con il suo “Vota Antonio!”. È del 1968 “Scusi, facciamo l’amore?” l’ultimo lungometraggio in cui è diretta dal marito.
L’allontanamento dal cinema e il ritorno al teatro
Non memorabili i lavori degli anni successivi, a parte come nota di colore, la partecipazione alla parodia più famosa della storia del cinema italiano “Ultimo tango a Zagarol” al fianco di Franco Franchi nel 1973. Con il tempo si allontana sempre di più dal cinema per dedicarsi al teatro, riscuotendo molto successo nella regia di diverse opere liriche.
Nel 1980 gira accanto a Monica Vitti la commedia d’equivoci “Non ti conosco più amore” di Sergio Corbucci.
Il ritorno in tv e una carriera sempre in fermento
Dopo una lunga assenza dal piccolo schermo nel 1995 l’attrice è accanto a Gino Bramieri nella Sit-com di Mediaset “Norma e Felice”. Il 2000 la vede impegnata con Manfredi in “Linda, il brigadiere e…” e nella serie tv “Come quando fuori piove” di Mario Monicelli.
Nel 2001 è tra le doppiatrici italiane di “Atlantis – L’impero perduto”, mentre nel 2003 il suo eclettismo la porta a collaborare con il rapper Frankie hi-nrg mc, per il prologo ed epilogo dell’album “Ero un autarchico”.
La decennale passione della Valeri per la lirica, la scrittura e il cinema hanno trovato la loro simbiosi ideale nel film di Giorgio Ferrara “Tosca e le altre due” nel 2003, tratto da un’omonima commedia dell’attrice milanese, di cui è essa stessa interprete accanto ad Adriana Asti.
Nel dicembre 2010 Franca Valeri esce la sua autobiografia “Bugiarda no, reticente”, in cui racconta la sua lunga carriera da autodidatta. Nel 2011 si dedica al teatro con “Non tutto è risolto” di cui è autrice e protagonista, e “La vedova Socrate”, entrambe rappresentate al Valle di Roma.
Muore il 9 agosto del 2020 nella sua casa di Roma, pochi giorni dopo il suo 100º compleanno.[18]
Ivana Faranda
Filmografia
Franca Valeri Filmografia – Cinema
- Luci del varietà, regia di Federico Fellini e Alberto Lattuada (1950)
- I due sergenti, regia di Carlo Alberto Chiesa (1951)
- Solo per te Lucia, regia di Franco Rossi (1952)
- Totò a colori, regia di Steno (1952)
- Villa Borghese, regia di Vittorio De Sica e Gianni Franciolini (1953)
- Questi fantasmi, regia di Eduardo De Filippo (1954)
- Le signorine dello 04, regia di Gianni Franciolini (1955)
- Un eroe dei nostri tempi, regia di Mario Monicelli (1955)
- Piccola posta, regia di Steno (1955)
- Il segno di Venere, regia di Dino Risi (1955)
- Il bigamo, regia di Luciano Emmer (1956)
- Mariti in città, regia di Luigi Comencini (1957)
- La ragazza del palio, regia di Luigi Zampa (1958)
- Il moralista, regia di Giorgio Bianchi (1959)
- Il vedovo, regia di Dino Risi (1959)
- Arrangiatevi!, regia di Mauro Bolognini (1959)
- Non perdiamo la testa, regia di Mario Mattoli (1959)
- Rocco e i suoi fratelli, non accreditata, regia di Luchino Visconti (1960)
- Mariti in pericolo, regia di Mauro Morassi (1961)
- Crimen, regia di Mario Camerini (1961)
- Leoni al sole, regia di Vittorio Caprioli (1961)
- I motorizzati, regia di Camillo Mastrocinque (1962)
- Parigi o cara, regia di Vittorio Caprioli (1962)
- Gli onorevoli, regia di Sergio Corbucci (1963)
- I cuori infranti, episodio “La manina di Fatma”, regia di Vittorio Caprioli (1963)
- Il giorno più corto, regia di Sergio Corbucci (1963)
- I maniaci, regia di Lucio Fulci (1964)
- La ragazza del bersagliere, regia di Alessandro Blasetti (1966)
- Io, io, io… e gli altri, regia di Alessandro Blasetti (1966)
- Scusi, facciamo l’amore?, regia di Vittorio Caprioli (1967)
- Basta guardarla, regia di Luciano Salce (1970)
- Nel giorno del Signore, regia di Bruno Corbucci (1970)
- Ettore lo fusto, regia di Enzo G. Castellari (1972)
- Ultimo tango a Zagarol, regia di Nando Cicero (1973)
- La signora gioca bene a scopa?, regia di Giuliano Carnimeo (1974)
- L’Italia s’è rotta, regia di Steno (1976)
- Come ti rapisco il pupo, regia di Lucio De Caro (1976)
- Grazie tante – Arrivederci, regia di Mauro Ivaldi (1977)
- La bidonata, regia di Luciano Ercoli (1977)
- Tanto va la gatta al lardo…, regia di Marco Aleandri (1978)
- Non ti conosco più amore, regia di Sergio Corbucci (1980)
- C’est pas moi, c’est lui, regia di Pierre Richard (1980)
- Amore in prima classe, regia di Salvatore Samperi (1980)
- Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento, regia di Nando Cicero (1983)
- Tosca e altre due, regia di Giorgio Ferrara (2003)
Franca Valeri Filmografia – Televisione
- Felicita Colombo, film per la tv, regia di Antonello Falqui (1968)
- Le donne balorde, sceneggiato, regia di Giacomo Colli (1970)
- Sì, vendetta…, regia di Mario Ferrero, sceneggiatura di Franca Valeri (Sceneggiato) (1974)
- Nel mondo di Alice, regia di Guido Stagnaro, con Milena Vukotic (Sceneggiato) (1974)
- Papà prende moglie, regia di Nini Salerno (1993)
- Norma e Felice, regia di Giorgio Vignali (Serie TV) (1995-1997)
- Caro maestro, serie televisiva, regia di Rossella Izzo (1996)
- Caro maestro 2, regia di Rossella Izzo (1997)
- Come quando fuori piove, miniserie, regia di Mario Monicelli (2000)
- Linda e il brigadiere (Serie TV) (2000)