Recensione
Free Fire – Recensione: Quando le pistole annoiano
Una vecchia fabbrica abbandonata, due gang di criminali che devono concludere un affare, un carico d’armi e una valigetta di soldi. Tutti elementi abbastanza comuni di un certo cinema di azione e gangster.
Se non fosse che proprio la fabbrica abbandonata diventa l’unico luogo-non-luogo in cui si svolge l’ultimo film di Ben Wheatley. Da una parte la gang di irlandesi, dall’altra quella degli americani guidati da un sudafricano, poi due intermediari, un uomo e una donna.
Sin dall’inizio di “Free Fire” i toni sono chiari e basta un “piccolo” incidente di percorso per fare in modo che l’intero film si trasformi in una sparatoria continua, inframmezzata da dialoghi deliranti tra i protagonisti, il più delle volte sarcastici e spesso portati eccessivamente all’ennesima potenza.
Dopo un po’ anche l’evento di per sé straordinario della sparatoria e dello scontro tra le gang diventa piuttosto piatto, tale da sperare in una veloce risoluzione del finale, anche questo alquanto scontato. Alcune scene rappresentano un vago tentativo di dinamica dal sapore “tarantiniano”, sia dal punto di vista dei dialoghi che dello svolgimento vero e proprio delle scene, spesso in contrapposizione con la (piacevole) colonna sonora.
L’espediente della fabbrica abbandonata come unico palcoscenico, di per sé, avrebbe potuto dare carattere a un film, che invece arranca verso la fine. Anche la maggior parte dei personaggi stentano a emergere, a tal punto da confondersi quasi tra loro, se escludiamo gli intermediari, che, invece, rappresentano un tentativo di caratterizzazione. Un tentativo, appunto.
Free Fire: un sovrapporsi di colpi di pistola, insulti e piagnistei
Non è importante scoprire chi ha assoldato i cecchini o capire chi riuscirà a svignarsela con la valigetta di soldi; tutto passa in secondo piano a favore dell’assurdità della situazione in cui si alternano i personaggi. Anche il finale si rivela deludente: Wheatley lo lascia volutamente aperto, indugiando sull’espressione sconcertata dell’unica donna del cast (di tutto rispetto).
Ma a questo punto, poco importa… neanche la produzione di Martin Scorsese.
Trama
- Titolo originale: Free Fire
- Regia: Ben Wheatley
- Cast: Enzo Cilenti, Sam Riley, Michael Smiley, Cillian Murphy, Brie Larson, Armie Hammer, Sharlto Copley, Babou Ceesay
- Genere: Azione, Drammatico
- Durata: 90 minuti
- Produzione: Francia, Gran Bretagna, 2017
- Distribuzione: Movies Inspired
- Data di uscita: 7 dicembre 2017
Boston, anni ’70. In una fabbrica abbandonata Frank e Chris, membri dell’IRA in cerca di mitragliatori M-16, devono incontrare dei contrabbandieri americani, con a capo il sudamericano Vernon. Justine e Ord sono i mediatori dello scambio. Tutto procede come dovrebbe, almeno fin quando non parte uno sparo. Da quel momento in poi le gang non riporranno più le pistole nella fondina e l’incontro si trasformerà in una lotta per la sopravvivenza.
Free Fire: Scorsese alla produzione
Un cast d’eccezione quello del nuovo film di Ben Wheatley, Gangster film ambientato nell’America degli Anni Settanta. Enzo Cilenti, Sam Riley, Michael Smiley, Cillian Murphy, Brie Larson, Armie Hammer, Sharlto Copley, Babou Ceesay si vestono da gangster senza scrupoli per un film interamente ambientato in una fabbrica abbandonata e prodotto da Martin Scorsese, in cui la pistola è assoluta protagonista.
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