Biografia
Gene Kelly è un genio della coreografia, è riuscito a sfondare a Hollywood grazie a un fascino senza pari e a una serie di successi ancora oggi da vedere e rivedere.
Gene Kelly: la star che amava “cantare sotto la pioggia”
(Pittsburgh, Pennsylvania, 23 agosto 1912 – Los Angeles, California, 2 febbraio 1996)
Ballerino, attore, cantante, coreografo e regista, Gene Kelly è divenuto leggendario per il suo modo di ballare, atletico e scanzonato, grazie al quale ha dato vita a personaggi e scene entrate a far parte della storia del musical.
Dotato di talento innato e di padronanza della tecnica classica della danza, acquisita nel corso degli studi intrapresi sin da bambino, Gene Kelly è stato geniale soprattutto per il suo modo di inserire la danza in scene di vita ordinaria, con abiti quotidiani: egli interpreta attraverso il ballo e la musica i sentimenti dell’uomo comune, e in questo sta la sua originalità, che lo differenzia da altri maestri del genere a lui contemporanei, come Fred Astaire, a cui spesso viene paragonato. Gene Kelly ha voluto cambiare profondamente il senso del ballo nel musical, integrandolo nella trama, di cui diviene parte fondamentale e non più semplice accessorio come avveniva in precedenza.
Gene Kelly: fondere la passione per la danza e le esperienze di ogni giorno
Da questa visione innovativa è scaturita una delle sue interpretazioni più famose: quella di “Singin’ in the rain” (1952), in cui danza creando un’originalissima coreografia servendosi solo di un ombrello. Egli stesso ha poi successivamente dichiarato di aver tratto l’ispirazione dal modo in cui i ragazzi amano giocare sotto la pioggia.
Nato e cresciuto a Pittsburgh, in Pennsylvania, terzo dei cinque figli di una famiglia di commercianti, inizia a studiare danza sin da piccolo, insieme a suo fratello minore, Fred. Durante gli anni del college utilizza la sua competenza per pagarsi gli studi di Economia: fonda infatti una scuola di danza, la “Gene Kelly Studio Of The Dance” e si esibisce in un duo amatoriale con suo fratello Fred.
Verso la fine degli Anni Trenta debutta a Broadway con piccoli ruoli in spettacoli come “Leave It To Me”, accanto a Mary Martin, e “One For The Money”.
Nel 1940 ha un ruolo da protagonista in “Pal Joey”, che lo rende popolare, così che l’anno successivo la Metro Goldwyn Meyer, ai tempi produzione più importante di Hollywood, gli offre un contratto, grazie al quale nel 1942 Kelly recita in “For Me And My Gal” al fianco di Judy Garland.
Una carriera ormai un’ascesa, combattendo l’appiattimento cinematografico
Da quel momento la sua carriera è in continua ascesa, ed egli dà prova di essere anche un abile coreografo.
Nel 1944 interpreta il balletto dell’”Alter Ego”, nel film “Cover Girl”, al fianco di Rita Hayworth, in cui danza con se stesso per mezzo di
una doppia esposizione della pellicola. Il tutto richiede un enorme sforzo di precisione e la scena risulta incredibile se pensiamo alla scarsità di mezzi tecnici dell’epoca.
Continuando sulla strada dell’innovazione tecnica, riscuote un grande successo nel 1945 danzando, per la prima volta nella storia del cinema, accanto ad un personaggio animato, Jerry Mouse, in “Anchors Aweigh”. L’esperimento è molto innovativo, per le difficoltà tecniche di esecuzione e di sincronizzazione con i disegni animati, ben ventiquattro disegni per ogni secondo del balletto.
L’anno successivo interpreta un memorabile duetto, l’unico della sua carriera, con Fred Astaire, in “Ziegfeld Follies”. L’energia e l’atleticità di Kelly messe a confronto con l’eleganza e la grazia di Fred Astaire, per la gioia dei fan.
Gene Kelly: dà nuova vita al musical con la sua incontenibile energia
Negli Anni Cinquanta è protagonista di successi memorabili, come “Un Americano a Parigi” (1951), con le musiche di George Gershwin, di cui cura le coreografie e che gli vale un Academy Award per l’abilità dimostrata come ballerino, attore, cantante, coreografo e regista.
L’anno seguente il suo successo raggiunge l’apice con “Singing in The Rain” (1952), che, grazie alla celeberrima coreografia con l’ombrello, è divenuta la sua opera più famosa.
Quando il genere musicale inizia a essere meno in auge, a partire dagli Anni Sessanta, Kelly si dedica alla sua attività di regista attore e produttore, rivolgendo il suo interesse al mondo televisivo, partecipando a varietà e telefilm.
Negli anni seguenti abbandona gradualmente la recitazione, interpretando solo ruoli secondari in serie televisive come “The Muppet Show” e “Love Boat”.
Negli Anni Novanta, ormai vecchio e malato di cuore, sposa la sua terza moglie, l’allora trentatreenne Patricia Ward, e si ritira nella sua casa di Beverly Hills, dove morì il 2 febbraio 1996.
In occasione della celebrazione del centenario della nascita dell’artista, al Lincoln Center di New York, la vedova Patricia Ward Kelly ha rivelato alcune curiosità sulla carriera artistica di Gene Kelly. In particolare ha ricordato gli sforzi compiuti dall’artista per dare profondità ai balletti, evitando l’appiattimento cinematografico. A tal fine egli ricorreva al movimento continuo dei ballerini verso la telecamera, utilizzando la luce ed il colore per dare il senso della terza dimensione. Insomma un artista a tutto tondo, che lei descrive anche come un uomo profondamente romantico e colmo di attenzioni che, quando doveva ballare con la moglie in occasioni pubbliche, per non farla sfigurare, fingeva di avere dolore a una gamba, per poi ballare con lei la notte di Capodanno nell’intimità della loro casa.
Isabella Gasparutti
Filmografia
Gene Kelly Filmografia – Attore
- For Me and My Gal, regia di Busby Berkeley (1942)
- Mademoiselle du Barry, regia di Roy Del Ruth (1943)
- Pilot #5, regia di George Sidney (1943)
- La parata delle stelle, regia di George Sidney (1943)
- La croce di Lorena, regia di Tay Garnett (1943)
- Fascino, regia di Charles Vidor (1944)
- Vacanze di Natale, regia di Robert Siodmak (1944)
- Due marinai e una ragazza (Canta che ti passa), regia di George Sidney (1945)
- Ziegfeld Follies, regia di Lemuel Ayers, Roy Del Ruth (1945)
- Living in a Big Way, regia di Gregory La Cava (1947)
- Il pirata, regia di Vincente Minnelli (1948)
- I tre moschettieri, regia di George Sidney (1948)
- Facciamo il tifo insieme, regia di Busby Berkeley (1949)
- Un giorno a New York, regia di Gene Kelly e Stanley Donen (1949)
- La legge del silenzio, regia di Richard Thorpe (1949)
- L’allegra fattoria, regia di Charles Walters (1950)
- Un americano a Parigi, regia di Vincente Minnelli (1951)
- It’s a Big Country, regia di Clarence Brown e Don Hartman (1951)
- Cantando sotto la pioggia, regia di Gene Kelly e Stanley Donen (1952)
- I lupi mannari, regia di Andrew Marton (1952)
- Il siluro della morte, regia di John Boulting e Roy Boulting (1954)
- Brigadoon, regia di Vincente Minnelli (1954)
- Così parla il cuore, regia di Stanley Donen (1954)
- È sempre bel tempo, regia di Gene Kelly e Stanley Donen (1955)
- The Magic Lamp (1956)
- Trittico d’amore, regia di Gene Kelly (1956)
- Destinazione Parigi, regia di Gene Kelly (1957)
- Les Girls, regia di George Cukor (1957)
- Vertigine, regia di Irving Rapper (1958)
- …e l’uomo creò Satana, regia di Stanley Kramer (1960)
- Facciamo l’amore, regia di George Cukor (1960)
- Going My Way (Serie TV, 30 episodi) (1962-1963)
- La signora e i suoi mariti, regia di J. Lee Thompson (1964)
- Josephine, regia di Jacques Demy (1966)
- La signora a 40 carati, regia di Milton Katselas (1973)
- C’era una volta Hollywood, regia di Jack Haley Jr. (1974)
- Hollywood… Hollywood, regia di Gene Kelly (1976)
- Le strabilianti avventure di Superasso, regia di Gordon Douglas (1977)
- Xanadu, regia di Robert Greenwald (1980)
- That’s Entertainment III, regia di Bud Friedgen (1994)
Gene Kelly Filmografia – Regista
- Un giorno a New York (1949)
- Cantando sotto la pioggia (1952)
- È sempre bel tempo (1955)
- Trittico d’amore (1956)
- Destinazione Parigi (1957)
- Il tunnel dell’amore (1958)
- Gigò (1962)
- Una guida per l’uomo sposato (1967)
- Hello, Dolly! (1969)
- Non stuzzicate i cowboys che dormono (1970)
- Hollywood… Hollywood (1976)