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Giorgio Locatelli chiude la Locanda di Londra e si prepara a una nuova avventura alla National Gallery

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Giorgio Locatelli, noto chef italiano, ha recentemente annunciato la chiusura della sua Locanda a Londra, un evento che ha sorpreso molti. Dopo il cenone di Capodanno, Locatelli ha deciso di intraprendere una nuova strada, lasciandosi alle spalle un’esperienza di ristorazione che durava da oltre due decenni. La sua scelta è stata motivata da una pressione insostenibile legata alla gestione di un ampio staff e alla necessità di trovare un equilibrio tra vita professionale e personale.

La chiusura della Locanda: un passo necessario

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Locatelli ha spiegato le ragioni dietro la chiusura della sua Locanda. “Eravamo aperti tutti i giorni con uno staff di 76-84 persone da gestire: troppa pressione”, ha dichiarato. Questa situazione ha portato lui e sua moglie Plaxy a rendersi conto che il weekend successivo alla chiusura era il loro primo weekend libero dal 2002. La decisione di chiudere il ristorante è stata quindi una scelta ponderata, necessaria per recuperare un po’ di normalità nella loro vita.

Locatelli ha sottolineato come la gestione di un ristorante di successo comporti enormi responsabilità, e la sua scelta di chiudere è stata anche una riflessione su ciò che desidera per il futuro. Con il passare degli anni, la pressione e le aspettative sono aumentate, rendendo difficile mantenere l’equilibrio tra lavoro e vita privata.

Un nuovo inizio alla National Gallery

Con la chiusura della Locanda, Locatelli si prepara a una nuova avventura: l’apertura di un ristorante presso la National Gallery di Londra. Il 10 maggio, il ristorante Locatelli’s, insieme al Bar Giorgio e a un club, apriranno le porte. “Abbiamo già 400 prenotazioni in attesa”, ha affermato con entusiasmo. Tuttavia, Locatelli ha chiarito che il suo ruolo sarà diverso rispetto al passato. “Dovrò motivare il personale, non pagarlo. A quello penseranno i partner”, ha spiegato.

Questa nuova fase della sua carriera rappresenta un’opportunità per concentrarsi maggiormente sulla cucina, un aspetto che Locatelli considera fondamentale. “Non sono un bravo businessman. Anzi, sono terribile con i soldi”, ha confessato, evidenziando la sua preferenza per la creatività culinaria piuttosto che per la gestione finanziaria.

La cena al Quirinale con re Carlo

Locatelli ha anche condiviso un aneddoto riguardante una cena tenutasi al Quirinale con re Carlo. “Il presidente della Repubblica mi ha chiamato per nome e ha detto che gli piace MasterChef, che onore!”, ha raccontato. Tuttavia, ha anche notato un aspetto negativo della serata: “Ho fatto fatica a stringere la mano a qualche ministro italiano”. Questo evento ha rappresentato un momento significativo per Locatelli, che ha sempre cercato di mantenere un legame con le sue radici italiane.

Riflettendo sulla sua carriera, Locatelli ha affermato che rifarebbe il cuoco, l’unico mestiere che conosce. Tuttavia, ha espresso il desiderio di evitare alcune esperienze negative del passato. “A Londra e Parigi sono stato umiliato in tutti i modi”, ha dichiarato, sottolineando la necessità di un cambiamento nell’educazione culinaria. “Oggi quel tipo di educazione in cucina è ridicola”, ha aggiunto, evidenziando l’importanza di un ambiente di lavoro rispettoso e motivante.

Un aneddoto sorprendente e la Michelin

Infine, Locatelli ha condiviso un curioso aneddoto riguardante una coppia che gli ha offerto 25 mila sterline per preparare due piatti di tagliolini al tartufo bianco a Doha. Nonostante il suo successo, Locatelli ha scelto di non partecipare alle cerimonie della Michelin. “Sono andato alla prima. Perché mischiarmi con quegli invasati?”, ha commentato, rivelando che la sua motivazione non è mai stata la ricerca di riconoscimenti, ma piuttosto la soddisfazione di avere un ristorante pieno.

Con la chiusura della Locanda e l’imminente apertura del nuovo ristorante, Giorgio Locatelli si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua carriera, mantenendo sempre viva la passione per la cucina e l’arte culinaria.

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Luigi Gigli

Luigi Gigli

Sono Luigi Gigli, critico d'arte, scenografo e amante del mondo dello spettacolo. Mi appassiona tutto ciò che ruota intorno a gossip, serie TV, film e programmi televisivi. Con il mio background in video editing e scenografia, analizzo e racconto con uno sguardo unico le tendenze e i dietro le quinte di questo affascinante universo.

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