Biografia
Vincitrice del premio Oscar per “Monster’s Ball”, Halle Berry è la prima interprete di colore ad aggiudicarsi la statuetta come Migliore Attrice Protagonista. Dall’effimero mondo dei concorsi di bellezza, ai quali prende parte spinta dalla madre, al fatato mondo di Hollywood passeranno diversi anni, nei quali, una Halle Berry alla ricerca di se stessa, affronterà duri momenti di vita, senza molti soldi in tasca, in una grande città come Chicago, dove si è trasferita per inseguire il sogno di diventare un attrice. I suoi sforzi sono stati decisamente ripagati.
Halle Berry, quel fascino accattivante che le porterà fortuna
(Cleveland, 14 Agosto 1966)
Halle Maria Berry nasce il 14 agosto del 1966 a Cleveland nello stato dell’Ohio. Judith Ann Hawkins, la madre, è un’infermiera angloamericana dell’ospedale psichiatrico, Jerome J. Berry, il padre, è un afroamericano con disturbi mentali e il cattivo vizio dell’alcol.
Ha una sorella, Heidi, con la quale però non ha più nessun rapporto. I genitori divorziano quando lei ha solo quattro anni ed è costretta a trasferirsi con la madre in un sobborgo di Cleveland abitato prevalentemente da bianchi.
Judith è una donna molto saggia e cerca di insegnarle come potenziare al massimo le sue qualità, come rafforzare la sua tenacia e la sua forza di volontà e come essere sempre sicura della sua immagine e della sua bellezza.
Studentessa brillante alla Bedford High School, reginetta di bellezza a Miss USA
Halle Berry frequenta la Bedford High School dove risulta una studentessa brillante con ottimi voti e molteplici interessi. Durante questi anni infatti è eletta più volte capoclasse, fa la cheerleader perché ama la danza e la ginnastica, diventa editore del giornalino della scuola e membro della società d’onore e infine è anche eletta reginetta del ballo della scuola per la sua straordinaria e accattivante bellezza.
Dopo queste importanti esperienze decide di studiare giornalismo radiotelevisivo al Cuyahoga Community College. Contemporaneamente nel 1986 si iscrive al suo primo concorso di bellezza, Miss Teen Ohio e lo vince.
Successivamente l’attrice viene eletta Miss Teen All American, Miss USA e arriva a rappresentare gli Stati Uniti nell’importantissimo concorso di bellezza Miss Mondo. Intanto però continua a studiare e riesce a ottenere un incarico come reporter per un’emittente locale che però si rivela una brutta e stressante esperienza.
Chicago il trampolino di lancio di un Halle Berry alle prese con i primi ruoli d’attrice
Sempre più inserita nel campo della moda, decide con un po’ di rammarico di lasciare gli studi e di trasferirsi a Chicago per lavorare come modella e indossatrice dato che la madre si rifiuta di prestarle ancora dei soldi. Notata da alcuni talent scout nel 1989 le viene proposto di lavorare nella serie TV “Living Dolls” e accetta.
Questo è il suo trampolino di lancio. Spike Lee infatti è subito colpito dalla sua bravura e dal suo corpo agile e mozzafiato e decide di darle una parte nel suo film “Jungle Fever” (1991) in cui interpreta un’insolita bellissima tossicodipendente cha affianca un già dotatissimo Samuel L. Jackson.
Il set si rivela galeotto, lì infatti conosce l’attore Wesley Snipes con cui ha una brevissima relazione. Improvvisamente poi nel 1992 lo lascia e sposa il giocatore di baseball David Justice di cui si dichiara innamoratissima.
I primi ruoli importanti a cominciare dagli anni ’90
Incoraggiata dallo stesso Aaron Spelling, Halle Berry riesce a ottenere i primi ruoli importanti in “Strictly Business” (1991), “L’ultimo boy scout” (1991), “Il principe delle donne” (1992) con il simpatico Eddie Murphy, “The Program” (1993) e “I Flinstones” (1994) in cui ha il ruolo di una seducente primitiva segretaria d’ufficio.
Seguono “Lontano da Isaiah” (1995), “Decisione critica” (1996), “In corsa con il sole” (1996), il cameo in “Girl 6 – Sesso in linea” (1996), “La moglie dell’uomo ricco” e “B*A*P*S” (1997) che non riscuotono molto successo a livello critico ma contribuiscono a farla conoscere sotto nuovi cinematografici e artistici punti di vista.
Intanto nel 1996, dopo alcune voci su presunti tradimenti, si lascia con David e tenta di suicidarsi col gas di scarico dell’automobile, ma per fortuna cambia idea appena in tempo.
Tra le migliori attrici di Hollywood, poi si trasformerà in un “X – Men”
Nel 1998 Halle Berry recita in “Bulworth – Il senatore” e la critica l’apprezza moltissimo per l’ottima interpretazione, permettendole di entrare nella lista dei miglior attori di Hollywood.
Nel 1999 invece vince il suo primo Golden Globe grazie al film per la TV “Introducing Dorothy Dandrige” in cui interpreta e omaggia la famosa attrice di colore morta a soli quarantadue anni perché straziata dalla droga, nonostante l’immenso successo con i musical “Porgy and Bess” e “Carmen Jones”.
Un’ondata di successo arriva nel 2000, anno in cui entra a far parte della saga di “X –Men” nelle vesti di Tempesta, la regina dei venti di Ororo Munroe. Il film basato sul fumetto della Marvel ha un seguito nel 2003 in cui Halle interpreta lo stesso amato ruolo. Segue il fortunato “Codice: Swordfish” (2001) in cui per esigenze di copione delizia i telespettatori con un topless da mille e una notte, che John Travolta vede molto da vicino.
007 la renderà una sensualissima Bond – girl
Dopo questo susseguirsi di successi sposa il musicista Eric Benet e vanno a vivere insieme a Los Angeles, portando con loro India, la figlia di Eric.
Nel 2002 dopo aver vinto l’Orso d’Argento al Festival di Berlino (2001), vince il Premio Oscar come Migliore Attrice per la sua straordinaria performance in “Monster’s Ball – L’ombra della vita” (2001) dove affianca Billy Bob Thornton.
Nel 2002 è la prima attrice di colore a interpretare una Bond-girl. Il film in questione è “007 – La morte può attendere” in cui Halle omaggia la bellissima diva Ursula Andress (“007 – Licenza di uccidere”) rigirando la scena in cui coperta da un unico piccolo succinto costume, esce dalle acque mostrando tutto il fascino e la sensualità delle sue curve. Questa scena la rende irresistibilmente famosa e viene contattata dalla Revlon per esserne il volto testimonial.
Una Catwoman che non piace alla critica, ma molto al pubblico: Halle Barry diventa un’icona sexy internazionale
Nel 2003 dopo il già citato “X –Men 2”, Halle Berry affianca la spagnola Penelope Cruz nel drammatico “Gothika”, in cui le viene assegnato il ruolo di una donna accusata dell’omicidio del marito che viene rinchiusa nello stesso manicomio in cui lavorava.
Intanto a causa delle continue violenze subite che le causano la perdita parziale dell’udito da un orecchio, si separa dal marito Eric e decide di intervenire nelle iniziative dell’Associazione Genesee Center che si occupa dei casi di donne e bambini costretti a subire abusi e violenze nel contesto famigliare.
Nel 2004 le viene assegnato un Razzie Award (l’anti Oscar) come peggiore attrice per l’interpretazione in “Catwoman” dove indossa le sexy attillate vesti dell’omonima eroina. Se l’interpretazione è stata bocciata la sua immagine di icona sexy sale alle stelle.
La famigerata stella sulla Walk of Fame di Hollywood la eleva a celebrità a tutti gli effetti
Nel 2006 l’Hasty Pudding Theatricals le assegna il premio “Donna dell’anno” e successivamente Halle Berry rivela di soffrire da tempo di un forma di diabete che le causa non pochi problemi. Seguono poi “X –Men: Conflitto finale” (2006); “Perfect Stranger” (2007); il drammatico “Noi due sconosciuti” (2007), dove è una moglie costretta a elaborare il lutto per la morte del marito, affiancata da un sempre eccellente Benicio Del Toro; “Frankie and Alice” (2010), in cui interpreta una donna affetta da personalità multipla, che vive uno scontro tra la propria identità e quella d’una razzista che odia vivere nel corpo di una donna di colore.
Alla fine del 2007 le dedicano una stella (è la 2.333esima) sull’ambitissimo Walk of Fame di Hollywood.
La Berry testimonial griffata di Versace: è lei la donna più sexy
Dopo un contratto con la maison Versace Halle Berry si fidanza felicemente col giovanissimo modello canadese Gabriel Aubry e nel 2008 dopo aver dato alla luce una bellissima bambina (il 16 marzo), il mensile Esquire la incorona “Donna più sexy” e parla di lei come una delle attrici più competenti e famose del panorama internazionale.
Halle ha così commentato questo titolo: “Essendo giunta all’età di quarant’anni e avendo avuto da poco un bambino, sono ben lieta di questo titolo anche se non ho ancora capito bene cosa significhi”. La relazione con Aubry dura fino al maggio 2010. Da qui inizierà una relazione con l’attore Olivier Martinez.
Nel 2011 è la coraggiosa esperta di squali con cui ama immergersi e nuotare senza l’uso di protezioni nel film “Dark Tide” di John Stockwell.
Romantica in “Capodanno a New York”, fantascientifica in “Cloud Atlas”, una ‘tempesta’ di ruoli
Nello stesso anno la vediamo nella commedia romantica “Capodanno a New York”, incentrato sulla vita di più personaggi accomunati dalla volontà di riscattarsi per l’inizio del nuovo anno.
Nel 2012 è al fianco di Tom Hanks in “Cloud Atlas”, pellicola fantascientifica tratta dal romanzo “L’atlante delle nuvole” di David Mitchell, in cui si intersecano sei storie ambientate in luoghi e tempi diversi, tra reincarnazioni e destini intrecciati.
In “The Call” (2013) si cala nei panni di una centralinista del pronto intervento destinata a salvare la vita di una giovane ragazza per telefono. È inoltre impegnata sul set di “Comic Movie”, film corale del 2013 diretto da molteplici registi e composto da 14 episodi i cui temi portanti sono la comicità esasperata e le situazioni più assurde. Al suo fianco ci sono altri big di Hollywood, come Naomi Watts, Gerard Butler, Richard Gere, Emma Stone e molti altri. Torna poi nel 2014 nei panni di Tempesta in “X-Men: Giorni di un Futuro Passato” di Bryan Singer.
Nel 2017 è nel cast di “Kingsman – Il cerchio d’oro” in cui ricopre il ruolo di Ginger Ale.
Giusy Del Salvatore
Filmografia
Halle Berry Filmografia – Cinema
- Jungle Fever, regia di Spike Lee (1991)
- Strictly Business, regia di Kevin Hooks (1991)
- L’ultimo boy scout, regia di Tony Scott (1991)
- Il principe delle donne, regia di Reginald Hudlin (1992)
- CB4, regia di Tamra Davis (1993)
- Famiglia in fuga, regia di Darrell Roodt (1993)
- The Program, regia di David S. Ward (1993)
- I Flintstones, regia di Brian Levant (1994)
- Lontano da Isaiah, regia di Stephen Gyllenhaal (1995)
- Decisione critica, regia di Stuart Baird (1996)
- In corsa con il sole, regia di Charles T. Kanganis (1996)
- Girl 6 – Sesso in linea, regia di Spike Lee (1996)
- La moglie di un uomo ricco, regia di Amy Holden Jones (1996)
- Vita da principesse, regia di Robert Townsend (1997)
- Bulworth – Il senatore, regia di Warren Beatty (1998)
- Why Do Fools Fall In Love, regia di Gregory Nava (1998)
- X-Men, regia di Bryan Singer (2000)
- Welcome to Hollywood, regia di Tony Markes Adam Rifkin – documentario (2000)
- Codice: Swordfish, regia di Dominic Sena (2001)
- Monster’s Ball, regia di Marc Forster (2001)
- Agente 007 – La morte può attendere, regia di Lee Tamahori (2002)
- X-Men 2, regia di Bryan Singer (2003)
- Gothika, regia di Mathieu Kassovitz (2003)
- Catwoman, regia di Pitof (2004)
- X-Men: Conflitto finale, regia di Brett Ratner (2006)
- Perfect Stranger, regia di James Foley (2007)
- Noi due sconosciuti, regia di Susanne Bier (2007)
- Frankie & Alice, regia di Geoffrey Sax (2010)
- Dark Tide, regia di John Stockwell (2011)
- Capodanno a New York, regia di Garry Marshall
- Cloud Atlas, regia di Andy e Lana Wachowski e Tom Tykwer (2012)
- The Call, regia di Brad Anderson (2013)
- Comic Movie, registi vari (2013)
- X-Men: Giorni di un Futuro Passato, regia di Bryan Singer (2014)
- Kidnap, regia di Luis Prieto (2017)
- Kings, regia di Deniz Gamze Ergüven (2017)
- Kingsman – Il cerchio d’oro, regia di Matthew Vaughn (2017)