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Heidi

Recensione

Heidi – Recensione: un inno alla natura e un invito alla riflessione

Heidi

Tutti conoscono la storia di Heidi, la bambina che vive sulle montagne svizzere assieme al nonno e all’amico pastore Peter. I film hanno però la capacità, quando ben realizzati, di colpire maggiormente il pubblico rispetto ad un libro o ad un cartone animato, e “Heidi” riesce perfettamente nel suo intento: se la serie animata è sempre stata considerata fruibile solamente per i bambini, il film di Alain Gsponer è indirizzato invece proprio agli adulti.

Il tema principale e ricorrente è quello del rappporto con la natura: da una parte Heidi e il nonno, contenti di vivere sulle montagne, con pochi agi, cibo semplice e senza scarpe, dall’altra la famiglia di Klara abituata ad una vita quasi di ‘reclusione’, sempre all’interno della grande casa, con le finestre quasi sempre chiuse e pochissimo contatto con il mondo esterno. Appare evidente come il messaggio del film sia un invito a ritrovare quella comunione con la natura di cui la società ci ha privato e a non reprimere la nostra voglia di libertà per seguire delle rigide regole sociali spesso superflue.
A tutto questo si contrappone e allo stesso tempo intreccia un altro tema fondamentale: l’istruzione. Nella sua permanenza in casa di Klara, Heidi impara a leggere e a scrivere, capacità che in qualche modo la ‘eleva’ al di sopra dei paesani del suo villaggio sulle montagne e la arricchisce: non tutto ciò che proviene dalla società è, quindi, da condannare o da respingere, ma è giusto, come sempre, trovare un equilibrio.

Heidi: un mix tra il romanzo e la serie animata

La serie animata di “Heidi”, risultato di una collaborazione tedesca-giapponese, era molto fedele al romanzo originale di Johanna Spyri, con alcune minori differenze. Il film trae materiale da entrambe le fonti, scegliendo di mantenere in alcuni casi l’interpretazione della serie animata – come il personaggio di Peter, che ha maggiore rilievo rispetto al libro – e in altri quella del romanzo – come l’assenza del cane Nebbia o il rapporto di amicizia tra il padre di Klara e il dottor Classen. Il risultato è la storia che tutti conoscono e amano, arricchita da uno spessore introspettivo e una profondità comunicativa che rendono “Heidi” un’ottima visione per adulti e bambini.

Collaborano a rendere il film un successo le meravigliose riprese delle montagne, l’ottima fotografia e le bellissime musiche di Niki Reiser, che si accostano perfettamente agli stupendi paesaggi svizzeri.

Valeria Brunori

Trama

  • Regia: Alain Gsponer
  • Cast: Anuk Steffen, Bruno Ganz, Quirin Agrippi, Katharina Schüttler, Isabelle Ottmann, Jella Haase, Maxim Mehmet, Peter Lohmeyer, Peter Jecklin, Monica Gubser, Hannelore Hoger, Michael Kranz, Markus Hering, Christoph Gaugler, Heinrich Giskes
  • Genere: Commedia, colore
  • Durata 106 min
  • Produzione: Germania, Svizzera, 2015
  • Distribuzione: Lucky Red
  • Data di uscita: 24 marzo 2016

HeidiHeidi è una bambina che vive in una baita sulle montagne insieme al nonno e al suo unico amico, Peter. I due bambini aiutano l’anziano signore a gestire un gregge di capre e a svolgere i lavori quotidiani, conducendo una vita semplice e tranquilla a stretto contatto con la natura. Heidi è una bambina vivace e sorridente che ama correre per i prati e giocare con gli animali; un giorno, però, la sua routine viene interrotta dall’arrivo della zia, che ha deciso di portarla a vivere con sé in città per insegnarle a leggere e scrivere. La bambina segue il volere della zia e si ritrova a studiare con una ragazza poco più grande di lei, di nome Klara, che è sfortunatamente costretta a vivere su una sedia a rotelle. Le due fanno subito amicizia, lasciandosi travolgere ognuna dal mondo dell’altra.

Trailer

https://www.youtube.com/watch?v=JamJSN6rrf4

Heidi

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