Un film che ha saputo sfuggire alla censura e conquistare il cuore degli spettatori cinesi è “Her Story”, una commedia femminista diretta da Shao Yihui. Uscito in Cina a novembre 2024, il film ha rapidamente guadagnato popolarità, diventando un campione di incassi e attirando l’attenzione per la sua audace narrazione. Con una sceneggiatura solida e un umorismo incisivo, “Her Story” affronta temi di emancipazione femminile e uguaglianza di genere, proponendo una visione fresca e provocatoria.
Il successo inaspettato di “Her Story”
“Her Story” ha fatto il suo debutto internazionale al Far East Film Festival, inizialmente distribuito in poche città cinesi. Tuttavia, grazie al passaparola, il film ha rapidamente guadagnato visibilità, incassando oltre 100 milioni di dollari in poche settimane. La pellicola ha ottenuto un punteggio di 9,1 su 10 su Douban, uno dei principali siti di recensioni cinesi, e ha suscitato un notevole interesse a livello internazionale, venendo paragonato a “Barbie” di Greta Gerwig. La forza del film risiede nella sua capacità di trattare temi complessi come l’uguaglianza di genere e il diritto delle donne all’autodeterminazione con un approccio leggero e divertente, rendendolo accessibile anche a un pubblico meno sensibile a queste tematiche.
Un fenomeno culturale in crescita
“Her Story” si inserisce in una tendenza crescente nel panorama cinematografico cinese, caratterizzata da film diretti e interpretati da donne. Pellicole come “Hi, Mom” e “Yolo”, entrambe della comica Jia Ling, hanno aperto la strada a una nuova generazione di film che mettono in primo piano le esperienze femminili. Nel 2024, il 58% degli acquisti di biglietti online in Cina sono stati effettuati da donne, un aumento significativo rispetto all’anno precedente. Questo trend dimostra come il pubblico femminile stia diventando sempre più influente nel settore cinematografico, contribuendo al successo di opere che affrontano questioni di genere e diritti delle donne.
La trama di “Her Story”
La storia di “Her Story” si svolge a Shanghai, una città che rappresenta un mix di modernità e tradizione. La protagonista, Wang Tiemei, interpretata da Song Jia, è una giornalista di successo che, dopo il divorzio dal marito disoccupato, decide di cambiare vita per prendersi cura della figlia Moli, una bambina audace e sincera. Wang trova un lavoro part-time in un’agenzia di comunicazione e si trasferisce in un vecchio palazzo di Shanghai, dove incontra la sua vicina Xiao Ye, una giovane musicista con un passato difficile. Insieme, le due donne affrontano le sfide della vita quotidiana e si impegnano a riappropriarsi della loro indipendenza.
La regia di Shao Yihui e il suo approccio audace
Shao Yihui, alla sua seconda regia, ha scelto di affrontare temi delicati come la sessualità femminile e la violenza di genere con un linguaggio diretto e senza filtri. La sua capacità di mescolare umorismo e critica sociale ha reso “Her Story” un’opera unica nel suo genere. Il film, pur mantenendo un tono leggero, affronta questioni serie e scardina i tabù, ricevendo apprezzamenti anche da parte dei media ufficiali. La regista riesce a presentare una narrazione che, pur essendo intrattenente, non perde di vista l’importanza dei messaggi che intende trasmettere.
Un mix di comicità e impegno sociale
“Her Story” si distingue per i suoi dialoghi vivaci e per i riferimenti a icone femministe e figure storiche. La piccola Moli, con la sua schiettezza, diventa il veicolo attraverso cui vengono affrontati temi come il ciclo mestruale e l’omosessualità, rendendo il film accessibile e coinvolgente. Gli scambi di battute tra i personaggi sono ricchi di citazioni e riferimenti culturali, creando un’atmosfera di leggerezza che invita alla riflessione. La commedia si trasforma così in un potente strumento di denuncia sociale, capace di intrattenere e sensibilizzare il pubblico su temi di grande rilevanza.
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