Recensione
Hitler contro Picasso e gli altri – Recensione: un docufilm raffinato per opere d’arte denigrate
Con “Hitler contro Picasso e gli altri” il regista Claudio Poli realizza un docufilm raffinato per descrivere una delle attività poco lecite dei collaboratori di Hitler nel collezionare l’arte europea e l’uso distorto che il Reich voleva farne in senso politico e sociologico. Già nella seconda metà degli anni 30 la Germania, sotto gli ordini del dittatore, aveva raccolto una grande quantità di opere d’arte, tra pitture, sculture, arazzi, mobilia e suppellettili sequestrate in musei tedeschi, in case private e in gallerie di collezionisti ebrei. Molte di queste opere, appartenenti a correnti moderniste, non erano in linea con l’idea di bellezza propagandata dal nazismo, e vennero definite arte degenerata, cosmopolita e bolscevica; si organizzò un’esposizione e un tour in dodici città tra Austria e Germania, affinché il pubblico potesse imparare a disprezzarla.
Tra gli artisti all’indice figurano Max Beckmann, Paul Klee, Oscar Kokoschka, Otto Dix e Marc Chagall. Contemporaneamente fu organizzata una Grande Esposizione di Arte Germanica che rappresentasse la pura razza ariana, che riuniva opere classiche neoclassiche o classicheggianti.
L’ossessione nazista per l’arte non finì qui: con il conseguimento dei successi militari, i tedeschi poterono mettere le mani su una quantità di opere d’arte nei musei, chiese ed edifici di Francia ed Olanda ed anche trovare il modo di impossessarsi di varie collezioni private, soprattutto possedute da famiglie ebraiche; spesso se ne sentivano autorizzati, dopo che i deportati avevano “ abbandonato” le loro collezioni, altre volte promettendo loro un visto per paesi in cui avrebbero potuto vivere in tranquillità. Si calcola che siano state sequestrate più di 5 milioni di opere d’arte in tutta Europa.
Hitler contro Picasso e gli altri: un’analisi attenta e approfondita sull’arte
“Hitler contro Picasso e gli altri” raccoglie i fatti, compiendo una minuziosa ricerca di documenti e opere ormai sparpagliati in tutto il mondo. Giornalisti, scrittori, storici ed esperti d’arte vengono intervistati sull’argomento, ma il regista entra anche nelle case degli eredi che stanno compiendo una battaglia legale per farsi restituire le opere derubate ai nonni, morti in qualche campo di concentramento.
I fatti sono raccontati in maniera approfondita, arrivando a svelarci aspetti legati all’opera d’arte che vanno al di là del mero pregio esecutivo o al valore monetario. I capolavori prodotti dall’uomo sono stati sempre rubati, in tutte le epoche, dal singolo individuo o dal conquistatore di turno, l’arte è un tipo di creazione che attrae, non solo per la sua bellezza ma per il suo potere seduttivo, comunicativo, sociologico e politico.
Picasso ha detto: “la pittura è uno strumento di guerra offensiva e difensiva contro il nemico”. Un’opera d’arte colloca chi la possiede in una comfort zone, delineata dal possessore stesso a seconda della valenza che gli attribuisce.
Con stupore ascoltiamo nel film la storia di Cornelius Gurlitt, morto nel 2014, figlio di un mercante del regime nazista. Nella sue case sono state ritrovate 1500 opere dell’800 e primi 900 ereditate dal padre. Cornelius nel 2012 per lo stato tedesco non esisteva, privo di documenti, viveva la sua vita con un imponente collezione in casa, quasi tutta di opere trafugate. Sembra che la polizia non volesse rivelare il ritrovamento nell’attesa di trovarle un collocamento, se non fosse per la rivista Focus che con uno scoop ha denunciato la cosa, spingendo le forze dell’ordine a rilasciare delle dichiarazioni ufficiali. Ancora una volta l’arte arriva a influenzare il comportamento umano, seducendolo al possesso e inducendo comportamenti illeciti.
Hitler contro Picasso e gli altri: Toni Servillo al servizio dell’arte
La narrazione di “Hitler contro Picasso e gli altri” scorre in maniera fluida: le scelte registiche, la fotografia e le ambientazioni sono ricercate e pertinenti. Musei, archivi, case private si alternano a pochi fotogrammi che inquadrano le città di appartenenza. Toni Servillo, inquadrato in ambientazioni relative a una biblioteca con studio e scrivania, intervalla la rappresentazione con spiegazioni che raccordano le parti.
Gli autori non si sono dimenticati di inserire una buona colonna sonora che, curata da Remo Anzovino, segue le vicende con una varietà di soluzioni. Sono contemplate scritture per orchestra sinfonica, cori di voci bianche, una singola violoncellista, artista di strada sotto le arcate di Parigi, un sacerdote che suona un organo di chiesa e anche uno degli eredi, anziano, che con le sue dita nodose suona il pianoforte commuovendoci a tal punto da lasciarsi perdonare qualche trascurabile tasto sbagliato.
Marco Marchetti
Trama
- Regia: Claudio Poli
- Cast: Toni Servillo
- Genere: Documentario, Evento
- Durata: 105 minuti
- Produzione: Italia, 2017
- Distrubuzione: Nexo Digital
- Data di uscita: 13 marzo 2018
“Hitler contro Picasso e gli altri” è un documentario/evento diretto da Claudio Poli e prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital. Realizzato a partire da un soggetto di Didi Gnocchi con sceneggiatura di Sabina Fedeli e Arianna Marelli, e musiche di Remo Anzovino. Questo lavoro impreziosito dalla partecipazione di Toni Servillo, rientra nel progetto della Grande Arte al Cinema. Tra i partner figurano Radio DEEJAY, Sky Arte HD, MYmovies.it e ARTE.IT.
Hitler contro Picasso e gli altri: la restituzione dell’arte alla storia
Nel 1937 a Monaco il regime nazista organizzò a Monaco un’esposizione dell’allora appellata “arte degenerata” per denigrare l’arte ebraica e, contemporaneamente, una mostra, “La Grande Esposizione di Arte Germanica”, per celebrare la “pura arte ariana”. Nello stesso periodo iniziò un vero e proprio grande saccheggio di oltre 16.000 opere d’arte di artisti ebrei in Germania e ben 5 milioni in tutta Europa per la realizzazione del Louvre di Linz (mai attuata) e di Carinhall. Muri imbrattati da scritte come: “Incompetenti e ciarlatani”, “Un insulto agli eroi tedeschi della Grande Guerra”,”Decadenza per scopi letterari e commerciali”. Una mostra itinerante in tour in 12 città, tra Austria e Germania, con un’affluenza di circa 2 milioni di persone.
“Hitler contro Picasso e gli altri” realizza un viaggio tra Parigi, New York, l’Olanda e la Germania alla ricerca di testimonianze dirette dei protagonisti di quegli anni, prendendo spunto da quattro esposizioni di questi ultimi anni dedicate all’arte trafugata. Si inizia da “21 rue La Boétie” a Parigi, nata con l’intento di esporre parte di un prezioso patrimonio recuperato, la collezione di uno dei più grandi collezionisti e mercanti di inizio ‘900, Paul Rosenberg, con opere da Picasso a Matisse; per passare alla mostra di Deventer, in Olanda, dal nome “Looted Art”, con i quadri recuperati dai depositi statali olandesi e dalle collezioni razziate dai nazisti; si procede poi con l’esposizione di Berna e Bonn, “Dossier Gurlitt”, in cui si trova la collezione segreta di Cornelius Gurlitt. Tra le tele della collezione trafugata figurano capolavori di Chagall, Monet, Picasso e Matisse.
Tra i nomi presenti nel documentario troviamo anche Simon Goodman (che riscopre in vecchi scatoloni la collezione di famiglia di opere d’arte di Degas, Renoir e Botticelli; sequestrata ai tempi da Hitler e Goering), Edgar Feuchtwanger (vicino di casa di Adolph Hitler, prima della deportazione del padre a Dachau) e Tom Selldorff (che ha recuperato quattordici opere appartenute alla sua famiglia, sottratte negli anni ’30).
Nel documentario evento ci saranno autorevoli interventi di esperti di storia dell’arte come il giornalista Pierre Assouline, Eva Kleeman e Daaf Ledeboer, Markus Krischer e Cynthia Saltzmann.
Trailer
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