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Horror e possessioni: i film da rivedere prima di Smile 2

Con l’uscita di “Smile 2”, il mondo del cinema horror si arricchisce di nuove sfide spaventose. In questo contesto, un tuffo nei classici del genere può rivelarsi decisivo per i filmmaker appassionati e per gli amanti del brivido. I film horror che trattano il tema delle possessioni e delle maledizioni non solo intrattengono, ma offrono anche riflessioni più profonde sulla natura umana. Ecco una selezione di pellicole da recuperare, in grado di spaventarvi e, al tempo stesso, di stimolare la vostra immaginazione.

The Ring: un classico intramontabile

“The Ring”, diretto da Gore Verbinski nel 2002, è un film che resta impresso nella memoria collettiva degli appassionati di horror. Ispirato al giapponese “Ring”, il lungometraggio introduce una maledizione pervasiva, la cui origine è una misteriosa videocassetta. Chiunque la guardi riceve un messaggio inquietante: ha solo sette giorni di vita prima di incontrare una fine orrenda, per mano della sinistra Samara, un personaggio divenuto iconico.

Horror e possessioni: i film da rivedere prima di Smile 2

L’atmosfera angosciante, sin dalle prime scene, crea un senso di urgenza. La protagonista, Rachel, fece un’inesplorata discesa nel mondo oscuro della maledizione, cercando di salvare sé stessa e il figlio. Il film non si limita a spaventare, ma gioca anche con la psicologia dei personaggi, mentre la capacità di Samara di manipolare gli eventi a suo favore espande il concetto di possessione in chiave psicologica. “The Ring” è un perfetto esempio di come il genere horror possa affrontare il tema della morte e della sua inevitabilità attraverso un elemento sovrannaturale.

It Follows: una maledizione insegue la verità

“It Follows”, pellicola del 2014 diretta da David Robert Mitchell, offre una visione contemporanea e inquietante del concetto di maledizione. A differenza di altre narrazioni horror, la minaccia in “It Follows” è rappresentata da un’entità che si manifesta dopo un rapporto sessuale; un fardello che la protagonista, Jay, deve affrontare nel tentativo di sopravvivere. La maledizione si trasferisce di persona in persona, creando una tensione palpabile e un senso di impotenza.

Sia nel design sonoro che nelle immagini, il film si distingue per un’estetica inquietante, creando un’atmosfera di crescente paranoia. La presenza costante dell’entità, che può assumere qualunque forma, confonde le linee tra fiducia e tradimento tra i protagonisti. “It Follows” non è solo un horror; è una riflessione sul sesso, la vulnerabilità e la paura di ciò che si cela nel buio. Sebbene le connessioni all’opera di Parker Finn siano vaghe, l’elemento della maledizione come fonte di angoscia psichica è innegabilmente presente.

The Babadook: un’interpretazione del trauma

Realizzato nel 2014 da Jennifer Kent, “The Babadook” è un film che dà nuova vita al genere horror, affrontando il tema del lutto e del trauma attraverso una lente rappresentativa. La trama ruota attorno ad Amelia e suo figlio Samuel, che si imbattono nel misterioso libro “Mr. Babadook”. La figura del Babadook non è solo una creatura da temere, ma diventa il simbolo del dolore e delle paure represse di Amelia, che furono amplificati dalla perdita del marito.

Il film esplora come il trauma possa manifestarsi in modi inaspettati, piegando la psiche dei personaggi mentre la tensione cresce. La lotta interiore di Amelia, fra il desiderio di proteggere suo figlio e la sua incapacità di affrontare il proprio dolore, rende il film un’analisi profonda delle esperienze umane. “The Babadook” ha riscosso riconoscimenti internazionali e ha contribuito a ridefinire il genere horror, dimostrando che è possibile raccontare storie di paura radicate nella realtà e nelle emozioni.

Fallen: la lotta contro il male invisibile

“Fallen”, un thriller del 1998 diretto da Gregory Hoblit e interpretato da Denzel Washington, offre un’interpretazione sorprendente della possessione. Incentrato su un detective che scopre l’esistenza di un demone, Azazel, capace di trasferire la propria essenza tra diversi corpi, il film svela le dinamiche del male in modo innovativo.

La narrazione si sviluppa in un crescendo di tensione man mano che il protagonista cerca di fermare la catena di omicidi legata a questo spirito maligno. L’idea che il male possa abitare dentro di noi, rendendoci vulnerabili, scava in profondità nel subconscio. Con una sceneggiatura avvincente e momenti di grande angoscia, “Fallen” riesce a mantenere il pubblico con il fiato sospeso, dimostrando che la possessione può manifestarsi in varie forme, non necessariamente legate a fenomeni soprannaturali visibili.

News dal futuro: una nuova visione di Possession

Recentemente, si è diffusa la voce che Parker Finn, il regista di “Smile” e del suo sequel, stia lavorando a una rivisitazione del cult movie “Possession” del 1981, diretto da Andrzej Żuławski. Questa pellicola controversa, che affronta la crisi di un matrimonio attraverso l’elemento della possessione, ha lasciato un segno indelebile nel panorama horror.

La storia segue la disintegrazione del matrimonio tra Mark e Anna, rivelando la crescente follia di Anna e la sua strana affinità con un’entità misteriosa. Qui, il confine tra realtà e orrore diventa sempre più sottile. La rivisitazione di questo classico potrebbe portare nuove dimensioni al tema della possessione, rendendolo ancora più attuale e fruibile per le nuove generazioni di spettatori.

Mentre il cinema horror continua ad evolversi, il recupero dei classici permette di riflettere su tematiche umane profonde e durature, rendendo l’esperienza visiva non solo intrattenimento, ma anche un’opportunità per confrontarsi con i propri demoni interiori.

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