Recensione
I Care a Lot: la frase più minacciosa pronunciata da Rosamund Pike
“I Care a Lot” è una dark comedy dove due spietati e invincibili villain si sfidano all’ultimo sangue, o meglio all’ultimo dollaro. Il film descrive un mondo brutale dove vince chi è più infimo, perfido e insensibile. Per quanto la magistrale interpretazione di Rosamund Pike, protagonista indiscussa, e di Peter Dinklage, folle antagonista, susciti una certa empatia, si tratta di due personaggi davvero senza cuore, che devono ottenere sempre ciò che vogliono, oltre che una meritata vendetta per un torto subito. Il film prosegue fra piani geniali, determinazione e momenti di suspence, senza dimenticare anche una serie colpi di scena inaspettati.
Ma la pellicola è in realtà un’opera d’arte di sceneggiatura: la tagliente ironia e sicurezza di Marla Grayson, la rabbia dell’anziana Peterson, i silenzi e le minacce del boss Lunyov e dei suoi fidati collaboratori. Le battute che tutti gli attori si scambiano, quando si sfidano o quando meditano i loro piani, hanno un’ottima tempismo, una forza emotiva e un ritmo perfetto.
Equilibrata e brillante, la scrittura di J Blakeson è uno dei grandi pregi del film, che forse pecca leggermente nell’empatia. Non è un film che parla di eroi contro antagonisti, né di anti eroi contro villain, ma di squali contro squali, dove coraggio e violenza non sembrano conoscere limiti.
La protagonista è una tutrice legale che sfiora la disumanità, dall’animo aggressivo ma dall’aspetto elegante e composto, capace di ingannare chiunque e di filtrare gli occhi di chi la guarda.
Un microcosmo surreale metafora di un’amara realtà
È proprio il contrasto, presente anche nel personaggio di Dinklage e nell’intero mondo di “I Care a Lot”, a rendere il percorso della protagonista e del suo antagonista complementare e, seppur indifendibile, che obbliga lo spettatore a schierarsi. Alla fine il film non fa che sottolineare una verità: si è pronti davvero a tutto per raggiungere i propri obiettivi. Il racconto e il regista Blakeson non se lo chiedono, ma lo dichiarano apertamente, facendo parlare e agire ogni personaggio della storia. Non c’è un futuro roseo nell’universo di “I Care a Lot”, ad avere successo sarà sempre chi sarà disposto a sporcarsi le mani.
Una metafora esagerata e vincente che rappresenta una realtà con la quale troppo spesso bisogna fare i conti. Un messaggio amaro e che spinge a lottare, sempre, per quanto nel film a farlo siano due criminali che si approfittano delle persone più fragili. Con una regia dinamica e una fotografia ricca di colori caldi e chiari, “I Care a Lot” intrattiene e coinvolge, riprendendosi nella seconda parte del racconto e ricordando che il karma, infondo, esiste davvero.
22/02/2021
Giorgia Terranova
Trama
- Regia: J Blakeson
- Cast: Rosamund Pike, Peter Dinklage, Eiza González, Dianne Wiest, Isiah Whitlock Jr., Macon Blair, Alicia Witt, Damian Young, Chris Messina
- Genere: commedia nera
- Durata: 118 minuti
- Produzione: Stati Uniti, 2020
- Distribuzione: Amazon Prime Video
- Data di uscita: 19 febbraio 2021
“I Care a Lot”, diretto J Blakeson, con protagonista Rosamund Pike, è una dark comedy dai risvolti thriller e drama, che presentando i suoi personaggi, mostra anche un mondo composto da vittime innocenti. Con nel cast anche Peter Dinklage, il film è scontro tra villain spietati e pronti a vincere a qualsiasi costo.
I Care a Lot: la trama
Marla Grayson, tutrice legale dalle mille risorse, schiava di un desiderio di ricchezza sempre maggiore, è continuamente alla ricerca di nuove prede. Queste sono anziani benestanti, preferibilmente senza nessun parente, che la Grayson e la sua complice infermiera faranno trasferire in una casa di cura grazie alla falsa diagnosi di non essere in grado di badare a se stessi. Marla non sbaglia un colpo e per lei e Fran, socia e amante, sembra essere arrivata l’occasione che aspettavano da tempo: Jennifer Peterson.
Ricca, sola e senza eredi, il patrimonio della donna è immenso e Marla è sempre più decisa a impadronirsene. Ma Jennifer Peterson non è l’ingenua e indifesa anziana che è facile da convincere o ingannare, e soprattuto, forse non è così sola come sembra. Nonostante minacce e avvertimenti, a Marla non piace perdere; ma il gioco al quale prende parte diventa sempre più pericoloso e spietato.