Recensione
I Cassamortari: una black comedy poco “black” e poco “comedy”
“I Cassamortari”, per la direzione di Claudio Amendola, è una black comedy: tuttavia, sfortunatamente, poco “black” e poco “comedy”. Il film, che ruota attorno alle vicende di una famiglia di becchini, pur beneficiando di una compagine attorica valida e adeguata finisce per non avere né la scurezza sufficiente che si confà alle commedie nere, e neppure quell’umorismo tonico che permetta alla scurezza di manifestarsi sì, ma in maniera spiritosa.
La mano di Amendola è comunque abbastanza salda. E nonostante qualche ingenuità di troppo nella fase in special modo di ripresa, egli riesce in tutti i casi a dare dignitoso compimento ad una sceneggiatura la quale si presenta, malgrado una certa complessità nella stesura, piuttosto ben calibrata.
Delle buone recitazioni non bastano
Delle buone recitazioni (quella “di fino” di Gianmarco Tognazzi su tutte) ahilóro non bastano a far sì che “I Cassamortari” possa diventare qualcosa di più di un’evasione appena appena sufficiente. Come già rilevato, nonostante dei validi appigli per alcune considerazioni sulla vita e sulla morte che la pellicola inoppugnabilmente offre, si ride poco e si piange male; e il dondolamento oltremodo impervio e incerto fra la dimensione tragica e il lato invece comico, si può dire che non semplifichi certo la fruizione da parte dello spettatore.
Apprezziamo dunque le buone intenzioni di Amendola, ma avremmo tuttavia gradito un po’ più di coraggio nelle sue scelte espressivo-stilistiche per questo lavoro. Data in ogni caso la personalità ragguardevolmente audace dell’attore/regista, non dubitiamo che la prossima volta il nostro Claudio saprà fare molto di meglio.
Mirko Tommasi
Trama
- Regia: Claudio Amendola
- Cast: Massimo Ghini, Gianmarco Tognazzi, Lucia Ocone, Alessandro Sperduti, Piero Pelù, Alice Benvenuti, Giuliana Loiodice, Massimo Dapporto e Antonello Fassari
- Genere: Commedia
- Durata: n/d
- Produzione: Italia, 2022
- Distribuzione: Vision Distribution
- Data di uscita: dal 24 marzo su Prime Video, Sky Q e Now Smart Stick
La pellicola vede Claudio Amendola tornare dietro la macchina da presa dopo “La mossa del pinguino“ e “Il Permesso“: “Sono strafelice di aver finito il film senza aver avuto intoppi. Abbiamo raggirato il Covid e di questo siamo molto fieri, vuol dire che ci siamo comportati tutti in maniera corretta e giusta. Sono completamente innamorato di tutti gli attori del cast e non potevo sceglierne di migliori, sono davvero fiero di loro. Ritengo questo film il mio esame di laurea” ha commentato lo stesso Claudio Amendola.
I Cassamortari : la trama
“Tutti devono mori’, ma solo in pochi ce guadagnano”: è il motto della famiglia Pasti che da generazioni gestisce un’agenzia di pompe funebri. Dopo la morte del capofamiglia Giuseppe (Edoardo Leo), un uomo disposto a tutto pur di lucrare sulle disgrazie altrui, l’azienda di famiglia è passata nelle mani dei figli Giovanni (Massimo Ghini), Maria (Lucia Ocone), Marco (Gianmarco Tognazzi) e Matteo (Alessandro Sperduti). Giovanni è arido e avaro quanto il padre; Maria ha la “passione” per i vedovi; Marco è il più abile nella tanatoestetica; Matteo sogna di diventare un influencer e cura, molto male, tutto il settore della comunicazione social dell’azienda. Sarà proprio il suo modo di comunicare anticonvenzionale e politicamente scorretto mettere nei guai l’azienda. Unica salvezza? Collaborare con la manager Maddalena Grandi (Sonia Bergamasco), che decide di contattarli per il funerale del famoso cantante Gabriele Arcangelo (Piero Pelù), suo assistito, morto di overdose nel bel mezzo di una campagna di sensibilizzazione contro le droghe.