Il recente annuncio dell’uscita di “Venom 3” ha suscitato dibattiti tra critici e appassionati della Marvel riguardo al futuro di Patrick Mulligan, un personaggio emerso nel capitolo precedente della saga. La sua storia è intricata e affascinante, intrecciata con quella dei simbionti, creature aliene che hanno conquistato il cuore dei lettori e degli spettatori. In questo articolo, esploreremo il percorso di Mulligan e il suo legame con Toxin, scoprendo le origini e le evoluzioni di questo intrigante personaggio.
Le origini di Toxin: una creazione della lotta tra simbionti
L’universo Marvel ha dato vita a numerosi personaggi iconici, e Toxin non fa eccezione. La prima apparizione di Toxin risale al 2004, quando Carnage, uno dei simbionti più temuti, si rende conto di essere “incinto”. Questo evento insolito è stato spiegato attraverso la biologia dei Klyntar, il nome originale dei simbionti, che si riproducono asessualmente. Il concetto di progenie tra simbionti viene esplorato in profondità, mostrando come Carnage sia una progenie di Venom, mentre Toxin è considerato il millesimo esponente della loro stirpe.
Nella serie limitata “Venom vs. Carnage“, il personaggio di Venom rivela la vera natura di Toxin, creando un conflitto anche all’interno della famiglia dei simbionti. Carnage, temendo che Toxin possa rivelarsi più potente di lui, decide di eliminarlo. Tuttavia, il poliziotto Patrick Mulligan diventa involontariamente l’ospite di questo nuovo simbionte, mettendo in moto una complessa dinamica di lotta tra poteri e identità.
Patrick Mulligan e il suo difficile percorso di accettazione
L’incontro tra Patrick Mulligan e Toxin segna l’inizio di un viaggio tortuoso. Inizialmente, Mulligan non sa come gestire la nuova entità che è dentro di lui. Con l’aiuto di Spider-Man, il poliziotto cerca di imparare a controllare Toxin, affrontando la sfida di mantenere il simbionte sulla retta via. Questa interazione tra un eroe umano e un simbionte rappresenta un tema ricorrente nei fumetti Marvel: il conflitto tra bene e male, il desiderio di giustizia e la lotta contro le pulsioni oscure.
Nel 2005, la miniserie “Toxin” presenta un patto audace tra Mulligan e il simbionte: egli concede a Toxin delle ore di libertà, a condizione che non commetta atti criminosi. Tuttavia, la pressione e i pensieri autolesionisti che derivano dalla convivenza con Toxin complicano ulteriormente la vita di Mulligan. Quest’ultimo si confronta con drammi personali, ma trova la determinazione di accettare il suo destino dopo aver catturato l’assassino di suo padre, un momento cruciale che segna il suo percorso di crescita personale.
La tragica fine di Patrick Mulligan e l’ulteriore evoluzione di Toxin
Nonostante gli sforzi di Mulligan per fare del bene come Toxin, la sua storia giunge a un tragico epilogo. In “Venom “, si scopre con grande tristezza che Mulligan perde la vita, succube del potere di Blackheart, il quale strappa Toxin via da lui per creare un esercito di simbionti guerrieri. Questo colpo di scena incide profondamente sul continuum narrativo, evidenziando il costante conflitto e la sofferenza implica nella vita di chi maneggia tali poteri.
La storia non finisce qui, poiché il simbionte Toxin continua a vivere attraverso altri ospiti. Dopo la morte di Mulligan, Toxin si lega a Eddie Brock, noto per essere l’originale Venom. Questa trasformazione porta a scontri drammatici nel quale Toxin e Venom devono unire le forze per affrontare la minaccia comune, rappresentando una fusione delle loro storie precedenti. Brock, ora nei panni di Toxin, diventa il “Protettore Letale”, ma il suo sacrificio per fermare il demone Chthon segna un’altra perdita dolorosa per i lettori.
La rinascita di Toxin e il futuro nel settore del cinema Marvel
Dopo le oscure vicende che hanno segnato la vita di Mulligan e le sfide affrontate da Toxin, il personaggio trova nuova vita durante l’arco narrativo “King in Black“, dove si lega a un adolescente di nome Bren Waters. Questa nuova connessione sembra portare Toxin a uno stato di maggiore armonia e simbiosi rispetto ai legami precedenti. La storia si evolve, mettendo in luce un percorso di redenzione e crescita, non solo per il simbionte ma anche per il suo giovane ospite.
Attualmente, l’ultima apparizione di Toxin è stata in “Venom #28“, dove ha salvato Bren e ha scelto di diventare parte di lui in uno stato dormiente, lasciando i fan in attesa di ulteriori sviluppi. Con l’uscita imminente di “Venom: The Last Dance“, dove si rumoreggia la presenza del possente Dio dei simbionti, Knull, le possibilità di vedere nuovamente Toxin e Mulligan sul grande schermo hanno riacceso le speranze degli appassionati dell’universo Marvel, dimostrando che le storie di questi personaggi complessi sono tutt’altro che finite.