Recensione
“I Nostri fantasmi” di Alessandro Capitani: una favola sentimentale sulle difficoltà del presente
C’è tanto materiale nel film “I nostri fantasmi”, presentato al Festival di Venezia 2021 alle Giornate degli Autori. La storia parte come un horror, con una casa infestata, ma è solo un abboccamento, peraltro palese per mettere in scena i quatto protagonisti, accomunati dalla precarietà e dalla solitudine. Loro sono Valerio (Michele Riondino) e il figlio Carlo (Orlando Forte), Myriam (Hadas Yaron) e la sua bimba piccola. I primi due vivono nascosti nel sottotetto di una casa e spaventano gli inquilini facendo rumori sinistri. Il trucco funziona solo finché non arriva Myriam in fuga da un compagno violento.
Non è la prima volta che i fantasmi entrano nel cinema e nel teatro (basti ricordare De Filippo), in questo caso, il gioco è subito scoperto, come vuole il regista e si arriva al cuore dell’opera. Il giovane Alessandro Capitani mette nel calderone di tutto, dalla denuncia sociale sul precariato alla violenza sulla donna, per finire con il plot sentimentale.
La narrazione scorre veloce e non ha alcun senso andare alla ricerca di verosimiglianza perché siamo evidentemente in una favola. Del resto, non a caso, padre e figlio “giocano” contro gli invasori come faceva Benigni nel campo di concentramento per proteggere il ragazzino dall’orrore che lo circondava. Ci sono molti spunti interessanti, forse troppi che svaniscono irrimediabilmente per deviare nel sentimentale che prende il sopravvento. Anche i personaggi di Valerio e Myriam, oppressi dal loro dolore, finiscono per mancare di spessore psicologico in una narrazione che a tratti ha la cifra stilistica del videoclip musicale.
Un’opera non perfettamente riuscita ma ben diretta e con un ottimo cast
Il film di Capitani è un’occasione persa, perché affronta a cuore aperto temi importati come il confronto con il passato da elaborare e quello dell’emergenza abitativa. La fotografia porta la firma di Daniele Ciprì e gli interpreti sono tutti eccellenti a partire dai due protagonisti, fino ad arrivare al giovanissimo Orlando Forte nei panni del piccolo Carlo, una vera rivelazione con la sua faccina truccata da fantasma e lo sguardo malinconico di un bambino che a sei anni ha già perso la sua innocenza. Niente da dire anche su Alessandro Haber, già diretto dal regista nel suo primo lungometraggio “In viaggio con Adele”, che riempie la scena con un personaggio piccolo ma importante.
Cosa non ha funzionato allora? Probabilmente la sceneggiatura e la stessa idea del film, che vorrebbe volare alto, ma non decolla e si perde in mille rivoli. Il regista ha parlato in conferenza stampa a Venezia di “Neorealismo rosa”, sull’onda immaginiamo della saga anni ’50 di “Poveri ma belli”. Visto da questo punto di vista, il film c’è ma con qualche ingenuità di troppo, non adatta ai nostri tempi.
La chiave sociale è solo accennata e non viene approfondita più di tanto. Quest’opera si può apprezzare effettivamente solo se vista come una favola leggera romantica, un well movie all’italiana, perfetto per una serata autunnale nelle sale cinematografiche finalmente riaperte. Una cosa è certa: di Orlando Forte sentiremo ancora parlare in futuro. Solo lui vale tutto il film.
Ivana Faranda
Trama
- Regia: Alessandro Capitani
- Cast: Michele Riondino, Hadas Yaron, Paolo Pierobon, Orlando Forte, Alessandro Haber
- Genere: Commedia, colore
- Durata: 90 minuti
- Produzione: Italia, 2021
- Distribuzione: Fenix Entertainment, Europictures
- Data di uscita: 30 settembre 2021
“I nostri fantasmi” è il secondo lungometraggio di Alessandro Capitani, giovane regista toscano già vincitore di un David di Donatello nel 2016 con il cortometraggio “Bellissima”. Il film stato presentato al 78° Festival di Venezia alle Giornate degli Autori.
I nostri fantasmi: la trama
In una casa torinese il giovane Valerio (Michele Riondino), rimasto vedovo, vive con il piccolo Carlo di sei anni (Orlando Forte) nel sottotetto della sua casa. I due cacciano gli inquilini spaventandoli e simulando i fantasmi. L’arrivo di Myriam, una giovane donna, in fuga dal marito violento, con la sua piccola sarà l’occasione per tutti loro di fare i conti con i loro demoni interiori.
Il cast e la lavorazione
Nel cast troviamo l’attrice israeliana Hadas Yaron, già Coppa Volpi nel 2012 con “La sposa promessa”, Michele Riondino, Alessandro Haber già diretto da Capitani nel suo primo film, Paolo Pierobon e per la prima sul grande schermo Orlando Forte, una vera rivelazione. Il regista ha mischiato i generi e affrontato vari temi, con un tono leggero da commedia romantica. Il film è stato girato alle porte di Torino e Cinecittà. Daniele Ciprì ha firmato la fotografia. La colonna sonora originale è di Michele Braga.
Note di regia
“Tra tutti gli ostacoli della vita, uno particolarmente ostacolante è il non riuscire a fare pace con il proprio passato. Valerio non riesce a volgersi indietro senza scorgere altro che vuoto e delusione. Impossibilitato a ricucire le ferite ancora aperte decide di rifuggirle trasformando il presente in un “gioco” con la vana speranza di proteggere suo figlio Carlo da quel mondo esterno che invece di “dare”, gli ha, egoisticamente e improvvisamente, tolto: una compagna, un lavoro, una casa.”