Oggi è stato presentato alla stampa il film “Il campione“, opera prima del regista Leonardo D’Agostini, interpretato da Stefano Accorsi e Andrea Carpenzano. Oltre al regista e ai due attori, erano presenti i produttori Matteo Rovere e Sydney Sibilia, gli interpreti Massimo Popolizio e Ludovica Martino, la co-autrice del soggetto Antonella Lattanzi e la sceneggiatrice Giulia Steigerwalt, e alcuni rappresentanti di Rai Cinema, The Space Cinema, UCI Cinemas e UNICI.
Il campione: protagonista della quinta edizione del progetto “Adotta un film”
“Il campione” è il nuovo film “adottato” per la quinta edizione di questa pregevole iniziativa. 01 Distribution e Rai Cinema hanno lanciato questo progetto con la finalità di mettere a disposizione di giovani autori esordienti una macchina produttiva e distributiva solitamente riservata a titoli dal sicuro successo commerciale, sfruttando la visibilità mediatica dei partner The Space Cinema, UCI Cinemas e UNICI. Le precedenti edizioni di “Adotta un film” hanno visto uscite prestigiose e raccolto consensi unanimi di pubblico e critica: “Smetto quando voglio” di Sydney Sibilia, “Se Dio vuole” di Edoardo Falcone, “Veloce come il vento” di Matteo Rovere e, l’anno scorso, “Metti la nonna in freezer” di Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi.
Ad oggi, sembra che la cosa più difficile da affrontare per un giovane regista di cinema italiano sia proprio il debutto. I produttori ed i distributori hanno paura delle “novità“. Esordire viene quasi definito come un atto “da eroi“, vista la tendenza degli ultimi anni di affidarsi sempre a volti e generi ben noti per non correre rischi al box office. Sydney Sibilia e Matteo Rovere, che sono entrambi reduci di successo dai loro rispettivi debutti, hanno deciso di mettere la loro esperienza al servizio di giovani opere prime che lo meritassero. Per Sibilia, questa iniziativa significa portare avanti film che lui stesso vorrebbe vedere come spettatore. Il loro scopo è permettere la creazione di un cinema differente, che punti alla qualità e che riporti gli spettatori italiani in sala.
Il Campione: una storia universale
Secondo le dichiarazioni degli autori, “Il Campione” non è un film che parla puramente del Calcio, ma una storia di formazione universale. Parla dello “star system” che ruota attorno a questo sport. I calciatori sono, in Italia, l’equivalente delle star del cinema americane.
All’inizio della pellicola, il protagonista Christian Ferro è un ragazzo arrogante, al culmine del successo. È pieno della “sicurezza apparente” data dalla sua fama, la sicurezza esteriore tipica delle rockstar. Tuttavia, è un ragazzo terribilmente solo. Soltanto grazie al rapporto con il professore interpretato da Stefano Accorsi imparerà a confrontarsi con se stesso, acquisendo un nuovo tipo di sicurezza: quella data dall’auto-consapevolezza, dall’ottenere risposta alla domanda più importante che tutti ci poniamo: “cosa voglio io, per me stesso, dalla mia vita?” È un tema universale nel quale tutti quanti possiamo riconoscerci.
Stefano Accorsi ha aggiunto che, oggi, la percezione del successo che tutti quanti possiamo ottenere grazie ai “social” condiziona inevitabilmente il nostro vivere quotidiano. Questo voler essere sempre al centro dell’attenzione, può farci perdere il contatto con la concretezza della vita. Il film tratta questo tema, così importante e centrale nel nostro presente, utilizzando il Calcio come metafora.
Il Campione: estrema accuratezza nei dettagli
Leonardo D’Agostini ha dichiarato di aver effettuato molte ricerche nella preparazione di questo film. Dovendo trattare di uno sport così ben noto e visibile, era necessario essere estremamente credibili e fedeli nella sua rappresentazione.
Le squadre che vengono rappresentate nel film sono reali. Alla A.S. Roma è stata presentata una bozza della sceneggiatura, e la società ha subito abbracciato e sostenuto il progetto, così come le altre squadre che vengono nominate nel film.
Tutte le ricerche sulle biografie di calciatori famosi hanno permesso agli autori di scrivere una storia fondata sulla realtà. Lo stesso Francesco Totti, a seguito di una proiezione privata, ha ammesso, riferendosi al mondo del Calcio: “Posso dirvi la verità? È proprio così“.
Il Campione: interpretare una leggenda ed il suo mentore
In questo film, Stefano Accorsi incarna il “buon professore” che tutti quanti avremmo voluto avere al liceo. “È una bella figura” ha asserito l’attore, parlando del proprio personaggio. “Fa questo mestiere con passione. È uno di quelli che, poi, ti ricordi.” Accorsi ha spiegato che, nella sua visione, un bravo professore non insegna e basta, ma capisce come insegnare. È quello che sa ascoltare i bisogni specifici dei suoi allievi, trovando un canale di comunicazione con ognuno di loro.
È stato chiesto ad Andrea Carpenzano se, da tifoso, si sia mai appassionato alle biografie dei calciatori famosi, o se ce ne sia stato uno in particolare a cui ispirarsi per questo lavoro. L’attore ha risposto di non essersi mai interessato alla vita privata dei calciatori. Ha sempre preferito stupirsi semplicemente delle meraviglie che compivano in campo.
Nicola De Santis
10/04/2019