Recensione
Il colpo del cane: una buona regia, per una sceneggiatura che non regge
Dopo aver esordito alla regia nel 2017 con “Guarda in alto”, Fulvio Risuleo porta nelle sale il suo secondo lavoro “Il colpo del cane”.
Anche in questa pellicola il giovane regista romano dimostra il suo innegabile talento nel veicolare messaggi attraverso l’arte cinematografica, ma a differenza della sua opera prima, questo film sembra non essere supportato da una sceneggiatura solida.
Risuleo utilizza i suoi personaggi, Rana (Silvia D’Amico), Martina (Daphne Scoccia) e il metallaro Orazio (Edoardo Pesce), le cui vicende personali lo porteranno a diventare il ladro di cani dr. Mopsi, come delle figure retoriche, specchio di un contesto sociale che spinge l’essere umano a tutto per tentare di migliorare la propria condizione.
Le idee da cui il regista parte per la creazione del film sono estremamente valide, protagoniste e antagonista vengono analizzati e dati in pasto allo spettatore per quello che sono, e risulta difficile poter parteggiare per le une o per l’altro come in un qualsiasi viaggio dell’eroe.
Anche la struttura del film è interessante, seppur non nuova agli occhi del pubblico; la prima parte della storia è costruita come fosse un lungo preludio e la seconda vista come una digressione incentrata sull’antagonista. Una realtà che viene mostrata da punti di vista diversi, due campane che suonano la stessa canzone ma con tonalità differenti.
Sotto questo punto di vista al film si può dire davvero poco, anzi, è quasi doveroso apprezzare delle belle idee che riescono a vedere la luce.
Una menzione particolare va fatta all’attenzione che il regista ha dato al suono, che accompagna perfettamente la narrazione delle vicende, attraverso una musica che sembra adattarsi molto bene ai vari personaggi.
Buona la prima, meno la seconda
Purtroppo “Il colpo del cane” sembra crollare sotto il peso delle visioni registiche, a causa di una debole sceneggiatura a fare da struttura portante. Infatti se tutte queste idee, volte a denunciare un malessere sociali degli ultimi che si fanno la guerra tra loro, vestono una trama prevedibile e poco avvincente, come risultato avremo la classica Ferrari comprata per girare nel vialetto di casa. Questa realizzazione lascia un po’ l’amaro in bocca, perché Risuleo ha già dimostrato con “Guarda in alto” di saper strutturare uno script solido con personaggi ben scritti che andava di pari passo con il suo modo di interpretare una regia cinematografica. Purtroppo i primi a cadere sono gli attori stessi, che nonostante facciano di tutto per interpretare nel modo più realistico possibile il loro ruolo, finiscono per sembrare anch’essi dei buoni contenitori, ma con un contenuto non all’altezza.
Federico De Sivo
Trama
- Regia: Fulvio Risuleo
- Cast: Edoardo Pesce, Silvia D’Amico, Daphne Scoccia, Silvana Bosi, Anna Bonaiuto
- Genere: Commedia, colore
- Durata: 93 minuti
- Produzione: Italia, 2019
- Distribuzione: Vision Distribution
- Data di uscita: 19 settembre 2019
“Il colpo del cane” è un film del giovane italiano Fulvio Risuleo, classe 1991, già regista del film “Guarda in Alto” del 2017 e dei cortometraggi , “Lievito madre” del 2014 con cui ha ottenuto il terzo premio nella sezione Cinéfondation del festival di Cannes, “Reportage bizarre”, sempre del 2014, e “Varicella” del 2015, con cui ha vinto la Semaine de la Critique a Cannes.
Il colpo del cane: un bizzarro mistero da risolvere
Una coppia di ragazze, Rana e Marti, al loro primo giorno di lavoro come dogsitter, subiscono il furto del bulldog francese che era stato affidato loro da una ricca signora. Senza alternative decidono, quindi, di mettersi sulle tracce del ladro, il finto veterinario chiamato Dr. Mopsi, finendo per comportarsi anche loro come delle fuorilegge. Riusciranno a scoprire chi è in realtà il misterioso dottor Mopsi? E cosa lo ha spinto a trasformarsi in questa enigmatica figura?
Focus sul cast
Nel cast della pellicola “Il colpo del cane” figurano Edoardo Pesce (“Fortunata“, di Sergio Castellitto del 2017, “Il Cacciatore” serie tv di Stefano Lodovichi e Davide Marengo del 2018 e “Dogman” di Matteo Garrone del 2018), Daphne Scoccia (“Fiore” di Claudio Giovannesi del 2016), Silvia D’Amico (“Fino a qui tutto bene” di Roan Johnson del 2014, “Non essere cattivo” di Claudio Caligari del 2015, “The Place” di Paolo Genovese del 2017 ) e Anna Bonaiuto (“Loro” di Paolo Sorrentino del 2018, “Napoli velata” di Ferzan Özpetek del 2017, “La ragazza del lago” di Andrea Molaioli del 2007.
“Il colpo del cane” nasce dalla collaborazione tra TIMVISION Production e Revok Film ed è distribuito nelle sale da Vision Distribution.