Recensione
Il Cratere: il film indipendente italiano che ha trionfato al Tokyo International Film Festival
“Il Cratere” è un film indipendente, una piccola produzione con intenti molto ambiziosi. Due registi, che sono anche produttori, e che si sono occupati da soli di riprese, fotografia, presa diretta e montaggio della pellicola. Due interpreti alla loro prima esperienza, che non sono attori ma realmente padre e figlia, e che prestano le loro vite e i loro nomi reali per raccontare questa storia di riscatto.
La trama è estremamente semplice: Rosario è un uomo di mezza età insoddisfatto della sua vita e del suo lavoro. Ha una figlia, Sharon, che dimostra fin da piccola di possedere una voce di una bellezza fuori dal comune ed un ottimo talento canoro. Rosario decide allora di far ricadere sulle spalle della figlia la responsabilità del suo riscatto sociale, trasformando il sogno della ragazza di divenire una cantante in un vero e proprio incubo.
Il Cratere: pregi e limiti di uno stile unico ed innovativo
Il film è interamente girato in primissimo piano. La telecamera è perennemente fissa sui dettagli. Incollata ai volti ed ai corpi dei protagonisti. Non vediamo mai il contesto nel quale le azioni si svolgono. Come Rosario, anche lo spettatore vede Sharon quasi sfocata, a pezzi, non ne coglie mai l’interezza della figura.
Inoltre tutti i dialoghi nascono dalle prove con gli attori. Le parole sono evidentemente state assimilate e rimodellate sui loro interpreti. Se questo, da un lato, rende tutto estremamente autentico, eliminando qualunque artificiosità, fa anche precipitare buona parte della pellicola nei piccoli gesti quotidiani che i protagonisti compiono. In controtendenza rispetto a ciò che affermava Alfred Hitchcock, cioè che: “il cinema è come la vita senza le parti noiose”, qui le parti noiose sono presenti eccome, e vengono filmate con dovizia di particolari. Se all’inizio questo esperimento attira per il suo essere inedito, rischia alla lunga di venire, per l’appunto, a noia.
Poi, in alcune scene, il film esplode e regala momenti di un’intensità estrema e sinceramente commovente. Peccato, perché sarebbe forse bastato un montaggio leggermente più serrato per far guadagnare molti punti ad un lungometraggio altrimenti davvero interessante.
Il Cratere: colonna sonora
Pur essendo stata realizzata in ristrettezza di mezzi, la presa diretta risulta incredibilmente chiara e ben registrata. I dialoghi sono sempre estremamente intellegibili, il missaggio sonoro particolarmente curato e le canzoni molto ben integrate. La colonna sonora è piacevole da ascoltare e sempre funzionale al racconto. Inoltre la protagonista, Sharon, come viene dichiarato nel film, è davvero un’ottima cantante.
Nicola De Santis
Trama
- Regia: Luca Bellino, Silvia Luzi
- Cast: Sharon Caroccia, Rosario Caroccia, Tina Amariutei, Assunta Arcella, Imma Benvenuto, Eros Caroccia, Rosario Caroccia Junior, Rosario Petrone, Davide Russo, Genny Valentino
- Genere: Drammatico, colore
- Durata: 93 minuti
- Produzione: Italia, 2017
- Distribuzione: La Sarraz Pictures
- Data uscita: 12 aprile 2018
“Il cratere” è un film che segue le vicende di Rosario – un padre single e un venditore ambulante, che trascorre le sue giornate alle feste di piazza a regalare i peluches alle persone che pescano un numero vincente – e di sua figlia Sharon, una tredicenne di bell’aspetto e con una voce angelica.
Rosario è consapevole del talento della figlia e niente lo ferma nell’usarlo come un’arma, nella speranza di sopravvivere e ottenere un riscatto sociale, dichiarando cosi la guerra al futuro e al destino. La corsa dietro al successo, però, si trasforma in un’ossessione e rende il dono di Sharon una condanna.
Il cratere: un dramma sui vinti e i diseredati piegati alla miseria della vita
“Il cratere” è un lungometraggio di docufinzione realizzato grazie alla collaborazione dei due giovani registi Luca Bellino e Silvia Luzi. Il duo ha già collaborato precedentemente per altri lavori come i documentari “La minaccia” e “Dell’arte della guerra”.
Grazie a “Il cratere”, distribuito nelle sale da La Sarraz Pictures, Luca Bellino e Silvia Luzi hanno ricevuto molti riconoscimenti internazionali, tra cui lo Special Jury Prize al 30’ Tokyo International Film Festival nel 2017.
Sempre insieme i due artisti hanno fondato la casa di produzione Tfilm.
Sharon Caroccia: il talento come riscatto nella vita reale
La protagonista Sharon Caroccia, figlia di Rosario Caroccia, nella vita reale è una quindicenne napoletana di grande talento, che il 16 febbraio 2018 ha calcato il grande palco del Teatro Ariston, cantando “Nessuno mi può giudicare” di Caterina Caselli al primo talent musicale live SanremoYoung, trasmesso su Raiuno.
Trailer
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