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Il film “The Substance” arriva nelle sale italiane: tra ansie esistenziali e prove attoriali straordinarie

Con l’avvicinarsi dell’uscita di “The Substance”, il nuovo film di Coralie Fargeat che ha conquistato la giuria del Festival di Cannes con il premio per la migliore sceneggiatura, cresce l’attesa nel panorama cinematografico italiano. La pellicola, in programmazione dal 30 ottobre, si presenta come un’opera intrigante che mescola elementi di commedia nera e body horror, e offre una performance audace di Demi Moore, nel ruolo di protagoniste di una storia affascinante e inquietante. Prima della premiere ufficiale, I Wonder Pictures ha organizzato diverse anteprime speciali in tutto il paese il 25 ottobre.

Anteprime speciali in 20 città italiane

La prima occasione per vedere “The Substance” sarà alla Festa del Cinema di Roma il 17 ottobre, dove verrà inserito nella sezione Best of. La storia continuerà il 19 ottobre a Milano, presso la Fondazione Prada, dove le biglietterie hanno registrato un tutto esaurito in breve tempo. Per chi abita a Bologna, il film sarà proiettato il 20 ottobre al Pop Up Cinema. Queste presentazioni faranno da apripista a una serie di anteprime che si svolgeranno il 25 ottobre alle 21.00 in 20 città italiane, da Torino a Catania, passando per Verona e Cagliari, creando una rete nazionale di eventi dedicati a questo film attesissimo.

Il film “The Substance” arriva nelle sale italiane: tra ansie esistenziali e prove attoriali straordinarie

Dopo le anteprime, “The Substance” sarà proiettato anche al Trieste Science+Fiction Festival il 29 ottobre e parteciperà ai festeggiamenti del Lucca Comics&Games il 30 ottobre. Con un programma così ricco e variegato, gli appassionati di cinema avranno molte opportunità per immergersi in una narrazione che promette di stimolare riflessioni profonde e provocatorie.

La trama avvolgente di “The Substance”

La storia di “The Substance” ruota attorno a Elisabeth Sparkle, un’ex star di Hollywood che, a 50 anni, si sente fuori luogo e in parte dimenticata. Discriminata dal tempo e dall’industria cinematografica che la considera “troppo vecchia”, la protagonista cede alla tentazione di imbottigliarsi in un’opzione che promette di trasformarla nella sua versione ideale: una bellezza perfetta e senza tempo. Questo viaggio attraverso la ricerca del proprio io migliore metterà in crisi la sua identità e la porterà a confrontarsi con i costi inimmaginabili delle scelte fatte.

Elisabeth è interpretata da Demi Moore, affiancata da Margaret Qualley nella parte della sua “versione migliore” e più giovane, che incarna i sogni, le aspirazioni e le ansie di ogni individuo che cerca di raggiungere un ideale irraggiungibile. La contrapposizione tra le due attrici non è solo un espediente narrativo ma un profondo simbolo del conflitto interiore che ogni persona può vivere quando si scontra con le proprie insicurezze.

Un cast di talento e interpretazioni memorabili

Oltre alla presenza di Demi Moore e Margaret Qualley, “The Substance” vanta una composizione del cast che saprà intrigare il pubblico. Dennis Quaid interpreta il ruolo del boss televisivo che rappresenta la faccia spietata dell’industria, desideroso di sostituire Elisabeth con una giovane promessa. Questo personaggio simboleggia non solo le sfide del mondo dello spettacolo, ma anche i temi universali dell’ageismo e delle aspettative sociali nei confronti della bellezza femminile.

La regia di Coralie Fargeat crea una narrazione che non solo cattura l’attenzione per la sua trama, ma anche per la profondità emotiva che ogni attore riesce a trasmettere. L’opera è stata già candidata a discussioni di prestigio, tra cui una possibile nomination agli Oscar del 2025 per la performance di Demi Moore, che ha riscosso pareri positivi non solo per il coraggio della sua interpretazione, ma anche per la vulnerabilità e la complessità del personaggio che presenta sul grande schermo.

Con il suo mix di satira sociale e elementi horror, “The Substance” si prende la responsabilità di esaminare a fondo questioni che riguardano non solo il mondo dello spettacolo, ma anche il più ampio contesto culturale e sociale, portando il pubblico a riflettere sulle proprie scelte e sul significato di bellezza e successo.

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