Trama
- Regia: Giorgio Tirabassi
- Cast: Ricky Memphis, Giorgio Tirabassi, Roberta Mattei, Gianfelice Imparato, Paola Tiziana Cruciani, Cristiano Di Pietra, Mia Benedetta, Salvatore Striano, Federica Carruba, Toscano Liz Solari, Pasquale Petrolo, Marco Giallini, Valerio Mastandrea
- Genere: Commedia, colore
- Durata: 94 minuti
- Produzione: Italia, 2019
- Distribuzione: Medusa
- Data di uscita: 13 giugno 2019
“Il grande salto” è il primo lungometraggio del noto attore Giorgio Tirabassi, che nel 2001 aveva diretto il cortometraggio “Non dire gatto”, scritto in collaborazione con la sceneggiatrice Rossella De Venuto.
Il grande salto: la rapina della vita
Rufetto e Nello sono due ostinati rapinatori sulla quarantina che per un colpo andato male hanno dovuto scontare quattro anni in carcere. Espiata la loro colpa, i due ora vivono in un quartiere della periferia romana dove, nonostante tutto, continuano a sognare ed elaborare truffe. Progettano dunque la rapina della loro vita, quella che potrebbe davvero dare una svolta alla loro mediocre quotidianità. Sulla carta tutto appare molto semplice e lineare, ma immergersi nuovamente nella losca attività risulterà più difficile del previsto: convinti che il destino li abbia presi di mira, cercheranno in tutti i modi di vincere questa loro ultima scommessa.
Regia e Cast
“Il grande salto” è una produzione Sunshine Production. Nel cast, oltre allo stesso regista Giorgio Tirabassi (“Romanzo di una strage” del 2012 di Marco Tullio Giordana, “Paz!” del 2002 di Renato De Maria), troviamo Ricky Memphis (“Ma cosa ci dice il cervello” del 2019 di Riccardo Milani, “Loro” del 2018 di Paolo Sorrentino), Roberta Mattei (“Veloce come il vento” del 2016 di Matteo Rovere), Gianfelice Imparato (“La bellezza del somaro” del 2010 di Sergio Castellitto), Paola Tiziana Cruciani (“Nove lune e mezza” del 2017 di Michela Andreozzi), e la partecipazione di Pasquale “Lillo” Petrolo (“Attenti al gorilla” del 2019 di Luca Miniero), Marco Giallini (“Tutta colpa di Freud“del 2014 e “Perfetti sconosciuti” del 2016 di Paolo Genovese) e Valerio Mastandrea (“Fiore” del 2016 di Claudio Giovannesi).