Una fiaba a tinte dark per condannare la dittatura di Francisco Franco
(El Laberinto del Fauno) Regia: Guillermo Del Toro – Cast: Sergi López, Maribel Verdú, Ivana Baquero, Doug Jones, Alex Angulo – Genere: Fantasy, horror, colore, 112 minuti – Produzione: Messico, Spagna, USA, 2006 – Data di uscita: 24 novembre 2006.
“Il labirinto del fauno” è un film del regista messicano Guillermo del Toro, vincitore di ben tre Premi Oscar nel 2007: Miglior Fotografia, Miglior Scenografia e Miglior Trucco.
La storia si svolge nella Spagna del generalissimo Franco nell’anno 1944. Ofelia è una bambina che si trasferisce con la mamma a casa del patrigno: il Capitano Vidal. La piccola per sfuggire al misero mondo che la circonda e agli orribili problemi di una Guerra Civile viene in contatto con un fauno che la introduce in un mondo fantastico, ma altrettanto reale e tangibile. Attraverso delle prove magiche intrinseche, come tutta la pellicola del resto, di riferimenti mitologici, Ofelia dovrà dimostrare di essere di nuovo all’altezza di ritornare a casa, essendo la metempsicosi di una principessina di tanti secoli fa.
Guillermo del Toro con questa fiaba a tinte dark, poco adatta ai bambini, riscopre e condanna un periodo cupo della storia spagnola, quello dell’inizio della dittatura di Francisco Franco. Non a caso il film detiene ancora il record di incassi della penisola iberica: un record che difficilmente verrà battuto!
Cosa c’è di sbagliato in questa pellicola? La risposta è semplice e viene da sé: nulla. È tutto perfetto; inutile elogiare la fotografia, la sceneggiatura o la regia perché sarebbe solo ridondante! A dover essere certamente approfondito è il lavoro sul make up, preferito al 3D (saggia scelta!), approfittando del sempre attuale metodo dell’animatronic. Come non pensare alla perfezione del fauno o alla meravigliosa prova ai limiti del surrealismo con protagonista Pale Man?
Nel mondo creato da Guillermo del Toro infatti il mostro è sempre dietro l’angolo: anche se alla fine della fiera la vera horribilis creatura non è altro che l’essere umano. Indubbiamente il miglior film fantasy europeo mai realizzato.
Tiziano Filipponi