Recensione
Il matrimonio di Rosa: un film interessante sul doveroso amore per se stessi
“Il matrimonio di Rosa” è un film spiritoso e divertente che racconta le vicende di una famiglia disfunzionale, come tante, il cui fulcro è Rosa, la nostra protagonista. Rosa ha un’innata generosità che la porta a prodigarsi per gli altri, quasi sempre a discapito di se stessa. Che siano amici, parenti, fidanzato o colleghi di lavoro, Rosa non dice mai di no, su di lei puoi contare sempre, soprattutto per risolvere problemi e seccature, che non si possono o non si vogliono fare. Ma come è ovvio prima o poi le energie vengono meno, e succede anche a Rosa, che all’improvviso si sente sopraffatta da tutto e tutti, prendendo coscienza di essere sfruttata al lavoro e da coloro che ama. Più o meno consapevolmente tutti si appoggiano alla donna, che nessuno sospetterebbe mai possa essere una colonna traballante.
La svolta arriva per caso, o forse no, è certo che per Rosa niente sarà più come prima, ma come far capire a chi ama che ha deciso di riprendere in mano la sua vita, rispettarsi ed amarsi, ‘finché morte non ci separi’?
Una commedia in cui i personaggi inizialmente faticano a mostrare se stessi
Icìar Bollaìn dirige amabilmente un racconto scoppiettante in cui, nonostante l’aria surreale che lo pervade, tiene i piedi ben saldi in una realtà che accomuna tante famiglie. Spesso si mente anche con i propri cari, per non far brutta figura, perché manca il coraggio di ammettere un fallimento, per non aumentare i fardelli che ciascuno porta. Ne “Il matrimonio di Rosa” si osserva come pian piano i ‘nodi vengono al pettine’ e la scelta della donna scoperchia un vaso di Pandora da cui fuoriescono eventi inaspettati. Appresso al ‘matrimonio di Rosa’ via via si sgretola tutta l’impalcatura che sosteneva i legami familiari, denudando ciascuno delle proprie sovrastrutture, facendo affiorare debolezze e difficoltà con le quali non si riusciva a fare i conti.
Con grande brio e leggerezza si indaga sul necessario amore che si deve nutrire per se stessi, senza il quale è impossibile potersi relazionare in maniera equilibrata col mondo che ci sta attorno, Rosa comprende che gli altri approfittano di lei perché è lei a permetterlo. In tanti si rimanda all’infinito un progetto, un’ambizione, un desiderio, quasi convinti che esista una sorta di vita parallela in cui poter pensare a se stessi, ma la vita, come comprende Rosa, è questa, è adesso, prima lo si comprende, meglio è.
Un film che diverte con garbo e dolcezza
Una sceneggiatura di sostanza, sostenuta da interpretazioni spumeggianti, accompagna lo spettatore in questa divertente girandola emotiva, tra imprevisti e situazioni comiche. Un finale corale, a tratti felliniano, sublima emozioni e desideri.
Candela Peña è bravissima nel dare spessore ed intensità a questa donna determinata, che nonostante si lasci svuotare fisicamente ed emotivamente dagli altri, lo fa con grande consapevolezza, senza mai perdere il controllo di sé, ed è proprio questo che le permette di tenere il timone con vigore, per se e per gli altri. Il resto del cast non è da meno, formidabile Sergi Lòpez nei panni del fratello della protagonista, il suo Armando è inguaiato e divertente.
“Il matrimonio di Rosa”, tra sorrisi e risate, lascia ampio spazio alla riflessione, sulle relazioni familiari, su quanto sia complicato trovare il proprio posto al mondo, realizzare i propri sogni, far felice chi si ama, fare il lavoro che si desidera, riuscire a dire ‘no’, anche quando per indole siamo portati all’obbedienza.
Maria Grazia Bosu
Trama
- Titolo originale: La boda de rosa
- Regia: Icíar Bollaín
- Cast: Candela Peña, Sergi López, Nathalie Poza, Ramón Barea, Paula Usero
- Genere: commedia, colore
- Durata: 97 minuti
- Produzione: Spagna, Francia, 2020
- Distribuzione: Officine Ubu
- Data di uscita: 16 settembre 2021
“Il matrimonio di Rosa” è un film che diverte e fa riflettere, con un cast che vede Candela Peña nei panni della protagonista, Sergi López in quelli di Armando, suo fratello e, tra gli altri, Nathalie Poza, Ramón Barea e Paula Usero. A dirigere il film Icíar Bollaín.
Il matrimonio di Rosa: trama
Rosa lavora come costumista, un lavoro estenuante per il quale raccoglie i meriti la sua capa. La sua è una famiglia complicata, come tante, in questo mondo dove si va sempre di corsa: un fratello ingombrante, un padre onnipresente che non riesce a superare la perdita della moglie trova conforto solo in Rosa, una sorella piuttosto sfuggente, un fidanzato che vede a malapena ed una figlia con due bambini piccoli che vive a Manchester.
In procinto di compiere 45 anni, la donna si rende conto di aver sempre anteposto le esigenze degli altri alle sue, e decide di riprendere il controllo del proprio tempo, o almeno di provarci.
Il sogno di Rosa è riaprire la vecchia sartoria della madre, ma prima vorrebbe organizzare un matrimonio molto speciale: un matrimonio con sé stessa, in cui spiegare a tutti che ha deciso, finalmente, di amarsi e rispettarsi. Senza rivelare a nessuno le proprie intenzioni Rosa convoca i fratelli e la figlia a Benicasim, il paese di origine della madre, come testimoni del suo ‘matrimonio’. Scoprirà che i fratelli e la figlia hanno altri piani e ognuno i propri problemi, e che cambiare la propria vita non sarà una facile impresa…
Trailer