La partecipazione del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria alla 26a edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, tenutasi dal 31 ottobre al 3 novembre a Paestum, ha messo in luce l’impegno della struttura nel promuovere e valorizzare il patrimonio storico e culturale calabrese. La manifestazione ha offerto un’importante piattaforma per gli scambi professionali e la condivisione di best practices, attirando l’attenzione di visitatori e esperti del settore.
Un evento di grande rilevanza
Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria ha presentato un elegante stand che ha rappresentato non solo un punto di riferimento per il patrimonio archeologico, ma anche un’opportunità per approfondire discussioni su tematiche centrali per la cultura e la conservazione delle opere. Tra i momenti salienti, il museo ha organizzato due panel significativi. Gli eventi hanno trattato argomenti cruciali, dalla conservazione dei celebri Bronzi di Riace alla promozione dell’accessibilità alla cultura, dimostrando un forte impegno verso la valorizzazione e la tutela delle collezioni.
Durante la manifestazione, il museo ha attratto un vasto pubblico con le sue iniziative, stimolando l’interesse su come preservare e rendere fruibile il ricco patrimonio culturale. La presenza a Paestum ha rappresentato un’opportunità per il museo non solo di esporre il proprio patrimonio, ma anche di eseguire un check-up sullo stato di conservazione delle opere più iconiche, garantendo così una maggiore protezione delle collezioni storiche.
Check-up bronzi 2024: una nuova fase di conservazione
Il primo panel, dedicato al “Check-up Bronzi 2024“, ha presentato i risultati di un progetto innovativo finalizzato a garantire la conservazione preventiva dei Bronzi di Riace. La collaborazione tra il Museo Archeologico, l’Istituto Centrale per il Restauro e l’Università di Genova ha dato vita a questo ambizioso piano che ha già portato a significativi progressi nel monitoraggio delle condizioni conservativa di queste due straordinarie opere d’arte.
Durante il panel, sono stati discussi vari aspetti della campagna di monitoraggio avviata, che include la verifica delle condizioni microambientali e le indagini diagnostiche sui Bronzi. Queste attività non solo permetteranno di salvaguardare le statue ma garantiranno anche che eventuali interventi di manutenzione siano svolti con il massimo rispetto per l’integrità e la stabilità delle opere. Il direttore del museo, Fabrizio Sudano, insieme a diversi esperti del settore, ha condiviso dettagli fondamentali riguardanti gli approcci e le tecniche utilizzate per garantire la migliore conservazione possibile dei Bronzi, dimostrando l’importanza della cooperazione interdisciplinare nel campo della conservazione del patrimonio.
Accessibilità 2.0: nuovi orizzonti per il MARC
Il secondo panel, intitolato “Il MARC verso l’accessibilità 2.0: nuove iniziative per avvicinare i pubblici alle collezioni“, ha affrontato il tema della cultura accessibile. Con una crescente attenzione rivolta alle tematiche di inclusività, il museo ha voluto presentare le attività intraprese nel corso del 2024 per rendere le proprie collezioni fruibili a un pubblico sempre più ampio.
Un punto focale delle discussioni è stato il progetto FARMA , sviluppato in collaborazione con Living Camera, volto ad integrare la realtà aumentata nel percorso espositivo. Sfruttare le tecnologie moderne rappresenta oggi un passo fondamentale per rendere l’esperienza museale più coinvolgente e user-friendly. Inoltre, il museo ha lanciato un’iniziativa concreta dedicata alla creazione di percorsi educativi progettati in collaborazione con la Cooperativa Sociale Laboratorio di Innovazione Sociale, attraverso i quali vengono offerte opportunità di apprendimento accessibile per categorie svantaggiate.
Relatori come Fabrizio Sudano e Claudia Ventura hanno evidenziato le potenzialità di questi progetti, illustrando come l’accessibilità non possa limitarsi ad un aspetto fisico, ma debba abbracciare anche le dimensioni cognitive e sensoriali, contribuendo così a costruire un museo del futuro, aperto e accogliente per tutti.
L’impegno del museo per una cultura inclusiva e dinamica
La partecipazione del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico non è stata solo una vetrina per le sue collezioni, ma anche un chiaro segnale di impegno nella promozione di una cultura inclusiva. Il museo sta attivamente lavorando per instaurare un dialogo continuo con il pubblico, supportando valori di inclusione sociale e innovazione nel campo della valorizzazione del patrimonio culturale. Tali iniziative testimoniano l’intenzione del museo di diventare un faro di riferimento per la comunità culturale, non solo in Calabria, ma in tutto il panorama nazionale.
Le parole del direttore Fabrizio Sudano
Fabrizio Sudano, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo alla presenza del museo alla manifestazione di Paestum. Con un focus sulle polemiche riguardanti i Bronzi di Riace, ha ribadito la volontà di mantenere le statue nella loro città d’origine. Inoltre, ha sottolineato l’importanza dei recenti lavori di restauro e monitoraggio, enfatizzando la necessità di una gestione accurata per preservare l’integrità storica delle opere.
In merito alle innovazioni in atto, Sudano ha espresso la sua soddisfazione e il suo ottimismo per il futuro, evidenziando la volontà di collaborare con diverse realtà per promuovere un museo sempre più accessibile e inclusivo. A tal proposito, ha parlato con entusiasmo dell’iniziativa “Safari“, progettata per coinvolgere i bambini in attività ludico-educative, stimolando la curiosità nei giovani per il patrimonio culturale.
Il diretto coinvolgimento del pubblico e il focus sull’accessibilità sono elementi chiave per il museo nella sua missione di valorizzazione e conservazione del patrimonio archeologico nazionale.