Recensione
Il premio – Recensione: Alessandro Gassman torna alla regia con un delizioso road movie
Alla sua terza prova dietro la macchina da presa Alessandro Gassmann decide di cimentarsi in una commedia, territorio battuto come attore ma non come regista, confezionando una pellicola piacevole, godibile, che indaga con leggerezza le dinamiche di una famiglia non proprio tradizionale.
Tutto ruota attorno alla figura di Giovanni Passamonte, scrittore di successo, insignito del premio Nobel per la letteratura, che detto premio deve andare ritirarlo. Ma quello che sembrava un solitario viaggio in macchina (“perché a prendere l’aereo si caga sotto”, come dice il figlio Oreste), con la sola compagnia del fidato segretario-autista Rinaldo, si trasforma, per un imprevisto dell’ultimo minuto, in un road movie familiare, che metterà alla prova gli animi e farà emergere imprevedibili reazioni emotive.
Per Giovanni sarà anche l’opportunità per ritrovare i luoghi della sua ‘libera’ giovinezza, un guardarsi alle spalle che non ha il sapore di un triste ‘tirare le somme’, quanto di una nostalgica occhiatina verso ciò che si è vissuto con gioia. Per i due figli, perennemente inadeguati, ancora alla ricerca di uno spazio nel mondo, sarà una possibilità di crescita, e un’opportunità per conoscere meglio il padre, capace ancora di sorprenderli.
Il premio: un cast ben assortito con un Proietti che regala un’interpretazione regale
Giovanni è interpretato con garbo e amore da un Gigi Proietti in stato di grazia, che sa illuminare lo schermo senza monopolizzarlo, concedendo il giusto spazio a tutti coloro che gli ruotano attorno. La sua è un’interpretazione misurata, mai sopra le righe, dove anche i silenzi sono eloquenti. Giovanni è un personaggio che ha vissuto fuori dalle regole, sopratutto in campo sentimentale, e che ha goduto di un grande successo, per il quale forse ha sacrificato altre cose, non meno importanti. A vestire i panni del figlio lo stesso Gassmann, a suo agio nel ruolo di quest’uomo dai tanti limiti, un po’ ingenuo, sovrastato dalla figura paterna, per lui quasi estranea.
Il volto social del viaggio verso Stoccolma, seppur non richiesto, è curato da Lucrezia, un’altra figlia di Giovanni, che non perde occasione per mortificare il povero Oreste. Anna Foglietta è perfetta interprete di questa donna accentratrice e irrisolta, alla ricerca della strada maestra. Rinaldo ha il volto e lo spirito di Rocco Papaleo, sempre in parte nei panni di quest’uomo devoto ed efficiente, che ha condiviso l’intera vita con lo scrittore. Erica Blanc interpreta un’eccentrica amica di vecchia data del premio nobel, cui viene riservato un surreale siparietto.
Il premio: un film ben pensato e ben realizzato
A movimenti di macchina più standardizzati si fondono guizzi freschi e frizzanti, che denotano una crescita del Gassmann regista, che si spende dietro alla macchina da presa quanto sul set, e va ricordato è autore anche del soggetto e della sceneggiatura, assieme a Massimiliano Bruno e Valter Lupo. I dialoghi, a tratti ironici, a tratti più intensi, mai banali, sono la trave portante di un racconto sempre in perfetto equilibrio tra risata e malinconia, dove alcuni innesti surreali o quanto mai pittoreschi, fanno risultare ancor più credibile il resto del racconto.
Se a questo aggiungiamo una fotografia ben curata, e una colonna sonora che ben sa sottolineare i momenti salienti delle vicende narrate, ecco che il risultato è un film godibile e divertente, che delinea questa figura paterna iconica con grande amore, seppur nella sua assenza, forse perché in qualche tratto Gassmann ha voluto rivederci il padre Vittorio.
La colonna sonora è composta a quattro mani da Maurizio Filardo e Wrongonyou, al secolo Marco Zitelli, che nel film fa anche il suo esordio come attore nei panni di Andrea, il figlio venticinquenne di Oreste, facendo la sua bella figura, a fianco di attori ben più rodati. Accanto a lui, in una doppia veste artistica c’è Matilda De Angelis, che continua a intrecciare la sua primaria carriera di cantante con quella di attrice, prestando voce volto a Britta, un’amica di Andrea.
Maria Grazia Bosu.
Trama
- Regia: Alessandro Gassmann
- Cast: Gigi Proietti, Alessandro Gassmann, Rocco Papaleo, Anna Foglietta, Matilda De Angelis, Marco Zitelli, Andrea Johansson, Erika Blanc, Elettra Mallaby
- Genere: Commedia, colore
- Durata: 100 minuti
- Prosuzione: Italia, Danimarca, 2017
- Distribuzione: Vision Distribution
- Data di uscita: 6 dicembre 2017
Un viaggio verso Stoccolma per ritirare il premio Nobel per la letteraturata: questa è l’avventura che si appresta a fare Giovanni Passamonte, uno scrittore di fama internazionale che ha paura di prendere l’aereo. Per l’occasione l’uomo viene accompagnato dal suo fido assistente Rinaldo e con sorpresa dai sui due figli. Oreste, primo figlio, è il proprietario di una palestra in fallimento; mentre Lucrezia, la seconda figlia, è una blogger sull’orlo del collasso. Questo percorso da Roma a Stoccolma sarà per i quattro ricco di imprevisti e incertezze, l’entrata in scena di nuovi personaggi aiuterà la famiglia a conoscersi meglio.
Il premio: un viaggio da Nobel
“Il premio” è una commedia scritta e diretta da Alessandro Gassmann al suo terzo lungometraggio da regista, dopo “Razzabastarda” del 2013, candidato a tre David di Donatello e tre Nastri d’argento, e “Torn – Strappati” del 2015.
Ad interpretare lo scrittore, fresco vincitore del premio Nobel è uno dei più grandi attori italiani Gigi Proietti (“Febbre da cavallo” di Steno, “Panni sporchi” di Mario Monicelli), che ritorna a lavorare con Alessandro Gassmann dopo aver collaborato con lui nella realizzazione del film “Di padre in figlio”, nel 1982. Rinaldo è interpretato da Rocco Papaleo (“Un boss in salotto” di Luca Miniero, “Basilicata coast to coast” film diretto da lui stesso accompagnato proprio da Alessandro Gassmann).
Nel film “Il premio” i due figli sono interpretati da Alessandro Gassmann nel ruolo di Oreste e Anna Foglietta (“Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese, “Nessuno mi può giudicare” di Massimiliano Bruno).
A completare il cast ci saranno Matilda De Angelis (“Veloce come il vento” di Matteo Rovere), Erica Blanc e Amanda Lear.
“Il premio” è una co-produzione italo-danese, prodotto da Italian International Film – Space Rocket Nation con Vision Distribution.