Recensione
Il Principe di Roma: Dickens nella Roma papalina
Edoardo Falcone riesce nella non semplice impresa di trasporre “Canto di Natale” di Charles Dickens nella Roma papalina, dove lo Scrooge di turno è un ricco romano con l’obiettivo di acquisire un titolo nobiliare grazie ad un matrimonio di convenienza. Qui manca il Natale, ma rimangono gli spiriti e il ravvedimento, cuore del racconto di Dickens.
A vestire i panni del protagonista è un Marco Giallini decisamente in forma, che porta sullo schermo una delle sue migliori interpretazioni, grazie ad una recitazione composta e misurata, dalla quale emergono tutte le sue capacità attoriali. Bartolomeo vagherà tra passato, presente e futuro, prendendo, come Dickens insegna, consapevolezza di se, delle sue colpe, e delle responsabilità che lo attendono.
Il Principe di Roma: un film che diverte con garbo
Nonostante il registro meno aulico rispetto al testo cui si ispira, il film di Falcone, che ha che ha scritto la sceneggiatura assieme a Paolo Costella, ne conserva tutta l’essenza e la profondità. “Il Principe di Roma” diverte, grazie a battute mai banali e ad un ‘romanesco’ ben adoperato, che permette di creare dialoghi scoppiettanti. Giallini è a suo agio come pochi nel recitare nell’idioma della città che gli ha dato le origini, ingrediente non da poco in una ricetta filmica arricchita da costumi e scenografie molto curate, che ci trasportano in un’ambientazione cinematografica che riporta alla mente i film di Luigi Magni.
Attorno a Giallini un nutrito cast di professionisti, che spazia da Filippo Timi nei panni di Giordano Bruno (filosofo condannato a morte per eresia) a Sergio Rubini in quelli del Principe Accoramboni. Giulia Bevilacqua è Teta, da sempre affezionata a Bartolomeo, Giuseppe Battiston veste i pesanti panni di Papa Borgia, Andrea Sartoretti è Eugenio, un tempo amico dell’avido Bartolomeo, mentre Denise Tantucci è Beatrice Cenci (una giovane donna che nel XVI secolo fu condannata a morte per aver ucciso il padre, che la sottoponeva a continue violenze), che assieme a Giordano Bruno e papa Borgia accompagna l’uomo nel suo peregrinare.
Questo di Falcone è un film spensierato, che poggia sulle solide fondamenta di un soggetto che il regista ha elaborato assieme a Marco Martani, e ha il gran pregio di saper coniugare sostanza e ironia. Falcone dirige nuovamente Giallini dopo “Io sono Babbo Natale” e a quanto pare l’accoppiata è ancora vincente.
Il nuovo lungometraggio di Falcone è un salto di livello professionale per un regista, fino ad ora forse troppo legato ai meccanismi della commedia italica. Allontanandosi dai rodati schemi narrativi dimostra una maturità espressiva che incanta il pubblico senza compiacerlo, proponendo una storia piacevole, senza punti di stallo. Il film è stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2022.
Maria Grazia Bosu
Trama
- Regia: Edoardo Falcone
- Cast: Marco Giallini, Giulia Bevilacqua, Filippo Timi, Sergio Rubini, Denise Tantucci, Andrea Sartoretti e Giuseppe Battiston
- Genere: Commedia, colore
- Durata: n/d
- Produzione: Italia, 2022
- Distribuzione: n/d
“Il principe di Roma” è un film diretto da Edoardo Falcone con Marco Giallini protagonista. La pellicola è prodotta da Lucky Red con Rai Cinema in collaborazione con Sky.
Il principe di Roma: trama
A Roma nel 1829, Bartolomeo (Marco Giallini), uomo facoltoso e avido di possedere sempre più potere, desidera a tutti i costi diventare un nobile. Per far si che questo possa accadere deve sposare la figlia del principe Accoramboni con cui stringe un accordo segreto. Nel tentativo di recuperare il denaro necessario per raggiungere il suo scopo realizzerà un incredibile viaggio che lo porterà tra passato, presente e futuro. Nel suo peregrinare incontrerà personaggi d’eccezione e si ritroverà a fare i conti con stesso arrivando così a nuove consapevolezze.
Il film nasce dalla voglia di adattare il classico di Charles Dickens “Il canto di Natale” a una realtà tipicamente italiana e, nello specifico, romana. A partire da questo presupposto, il malvagio e antipatico Ebenezer Scrooge diventa Bartolomeo, uno uomo d’affari romano privo di scrupoli la cui più grande ambizione è diventare nobile. L’obiettivo è portare al cinema una storia divertente, appassionate e commovente che non teme il passare del tempo con il suo messaggio.
Il film nasce da un soggetto di Edoardo Falcone, che ha realizzato il soggetto con Marco Martani e da una sceneggiatura scritta in coppia con Paolo Costella.
Regista e protagonista
Lo sceneggiatore e regista Edoardo Falcone ha all’attivo dietro la macchina da presa tre film oltre a questo. “Il principe di Roma” rappresenta la terza collaborazione con Marco Giallini dopo “Se Dio vuole” del 2015 e “Io sono Babbo Natale” del 2021.
Marco Giallini, amatissimo nel ruolo di Rocco Schiavone, la cui serie è ancora in corso, ha all’attivo, tra gli ultimi lavori prima di questo, “É per il tuo bene” (2020) e “Ritorno al crimine” (2021).